Francesco Bizzini ha scritto:
Inklings ha scritto:
"Per me è oggettivo" è un'espressione priva di senso. Tu puoi continuare a ripeterla alla nausea, ma non significa una beneamata minchia e rende semplicemente impossibile qualsiasi tentativo di comunicazione e dialogo
Se tu vedi un pino davanti a te, per te è oggettivo che esista anche senza chiamare un secondo soggetto a testimoniare, né ti serve cercare un manuale di scienza cognitiva per avvalorare la tua oggettività. PER ME è oggettivo che sia così. PER TE no. Punto, non vedo dove stia il problema, hai forse problemi ad accettare che qualcuno la pensi come vuole e ti lasci, a sua volta, pensare come vuoi?
Dialogo per te e gli altri "animosi" (presenti e passati, redivivi) è semplicemente convincere gli altri a pensarla come volete voi.
Io - da anarchico - lascio libero chiunque di esprimersi e mi esprimo liberamente, che garbi o meno.
Allora, sinceramente, mi sto annoiando, e questa tua simulazione di analfabetismo funzionale (visto che sono sicurissimo che possa capire una cosa del genere ma ti stia sforzando molto per non capirla) inizia a scassare.
Facciamo il giochino dell'esempio allora, visto che le argomentazioni qua fioccano.
"Il pino esiste". Date delle condizioni di esistenza (es. "presenza", "percepibilità ad una molteplicità di soggetti diversi", etc.), questa affermazione è verificabile o falsificabile. Si può andare a vedere che è così o non è così verificandone le condizioni. L'affermazione è oggettivamente vera o oggettivamente falsa. Non c'è un "PER ME", non c'è un "PER TE", non c'è un "PER MIO CUGINO". E' vera o falsa. Certo, nel tempo si potrà mostrare che la convinzione era sbagliata, per molteplici ragioni diversi (si sono scelte condizioni inadeguate, i dati a disposizione sono stati interpretati male, etc.), e per questo è possibile CORREGGERLA. Questo non significa che la convinzione determina il fenomeno. Il fenomeno è sempre lo stesso, è oggettivo, cioè valido intersoggettivamente ed indipendentemente dall'opinione di un soggetto (ergo, il tuo "PER ME" non cambia, non determina, non modifica, non aggiunge NULLA al fenomeno). "PER ME" è oggettivo non ha senso, è pleonastico, inutile, e nel tuo caso un tentativo di spacciare pareri personali per affermazioni dotate di valore normativo. Punto.
Andiamo adesso all'espressione "adoro/mi piace/trovo figo The Great Khali" (totalmente diversa dall'espressione "the Great Khali è un ottimo wrestler", che una volta definite delle condizioni di verificabilità dell'abilità di wrestler riconosciute ad un livello generale può essere oggettivamente vera o falsa) . Questa espressione non è verificabile e non è falsificabile, o meglio, non è accessibile ad altri che al soggetto che la pronuncia/pensa. Non ha condizioni. PER SUA NATURA, non può avere validità intersoggettiva e non può essere oggettiva. Non la si può contestare o confermare. La si ascolta, si pensa "Sticazzi", e la cosa finisce lì, anche perchè non ha nemmeno un'utilità per la discussione.
Il problema è che tutti usi espressioni come "Gli indi darlings(?) hanno rovinato il wrestling", che è un'affermazione che rientra nel campo dell'oggettività ( tutti possono vedere dati sull'andamento del wrestling mondiale da quando ci sono gli indie darlings(?)), ci aggiungi "PER ME", così puoi evitare di portare ipotesi di verifica di quello che dici (mentre è dieci pagine che vengono portati argomenti nell'altro senso), e dici che è
soggettivamente oggettivo.
L'ho messa nel modo più semplice che posso, più di così non riesco.
Vuoi dire che i wrestler delle indies TI fanno cagare? Benissimo. Non ce ne frega una mazza, ma liberissimo (ANARCHICO!) di dirlo.
Vuoi dire che i wrestler delle indies fanno cagare adducendo come unica motivazione che la pensi così? Aspettati le risposte, e anche le perculate, di chi non PENSA ma SA (e può dire e argomentare perchè) che questo E' FALSO.
Mi scuso con i moderatori se è troppo, ma dopo un po' perdo la pazienza anch'io.
Ma come dice Ricky Gervais, su Internet (e anche fuori) "siamo arrivati al punto che la mia opinione non vale quanto la tua opinione, ma quanto i tuoi fatti".