Wrestling nei paesi sovietici
- andreawarrior
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Wrestling nei paesi sovietici
Il wrestling predeterminato che noi conosciamo, prima era composto da 3 discipline reali, il catch wrestling, molto in voga negli USA, la lotta grecoromana, molto in voga in Europa e il pehlwani wrestling in India.
A quei tempi (Fine 800 primi anni del 900) molti campioni erano russi, estoni, ucraini, quindi dei paesi sovietici, anche se non esisteva ancora l'URSS, su tutti George Hackenschmidt, Ivan Poddubny, Alexander Aberg e George Lurich, ma anche i giganti da circo Temirbolat Kanukov e Svyatogor.
Nel 1908 George Hackenschmidth fu il primo russo cattivo a lottare negli USA contro il primo eroe americano Frank Gotch, anche se era estone e non era uno straniero nazionalista invasore.
Poi quando a metà degli anni 10 il wrestling è diventato work, i sovietici non hanno accettato la predeterminazione e i wrestlers russi sono scomparsi.
Poi nel corso degli anni molti wrestlers hanno interpretato il russo cattivo, Ivan Koloff che era canadese e Nikolai Volkov che era croato, su tutti.
In pratica non essendoci più wrestlers russi, se li sono dovuti inventare.
La domanda è: se il wrestling in russia non fosse morto dopo la predeterminazione, avremmo avuto grandi faide USA vs URSS? Immagino un Survivor series con grandi campioni americani contro grandi campioni sovietici, anche perchè Ivan Koloff a parte un breve regno nel 1971, non è mai stato un top heel e Nikolai Volkov un titolo mondiale neanche l'ha vinto.
A quei tempi (Fine 800 primi anni del 900) molti campioni erano russi, estoni, ucraini, quindi dei paesi sovietici, anche se non esisteva ancora l'URSS, su tutti George Hackenschmidt, Ivan Poddubny, Alexander Aberg e George Lurich, ma anche i giganti da circo Temirbolat Kanukov e Svyatogor.
Nel 1908 George Hackenschmidth fu il primo russo cattivo a lottare negli USA contro il primo eroe americano Frank Gotch, anche se era estone e non era uno straniero nazionalista invasore.
Poi quando a metà degli anni 10 il wrestling è diventato work, i sovietici non hanno accettato la predeterminazione e i wrestlers russi sono scomparsi.
Poi nel corso degli anni molti wrestlers hanno interpretato il russo cattivo, Ivan Koloff che era canadese e Nikolai Volkov che era croato, su tutti.
In pratica non essendoci più wrestlers russi, se li sono dovuti inventare.
La domanda è: se il wrestling in russia non fosse morto dopo la predeterminazione, avremmo avuto grandi faide USA vs URSS? Immagino un Survivor series con grandi campioni americani contro grandi campioni sovietici, anche perchè Ivan Koloff a parte un breve regno nel 1971, non è mai stato un top heel e Nikolai Volkov un titolo mondiale neanche l'ha vinto.
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Re: Wrestling nei paesi sovietici
Durante il periodo della guerra fredda, credo proprio di no. La situazione geopolitica non penso che lo avrebbe permesso. Di fatto, in quel periodo le promotion americane furono costrette ad inventarsi i propri "sovietici", prendendo cittadini di nazioni geograficamente "vicine" all'URSS (come il croato Nikolai Volkoff) o addirittura inventandoseli di sana pianta come nei casi del canadese Ivan Koloff (vero nome Oreal Perras) o l'americanissimo Nikita Koloff (vero nome Nelson Simpson).andreawarrior ha scritto:La domanda è: se il wrestling in russia non fosse morto dopo la predeterminazione, avremmo avuto grandi faide USA vs URSS? Immagino un Survivor series con grandi campioni americani contro grandi campioni sovietici, anche perchè Ivan Koloff a parte un breve regno nel 1971, non è mai stato un top heel e Nikolai Volkov un titolo mondiale neanche l'ha vinto.
Tutti noi credevamo che fossero veramente russi, perché erano bravi ad interpretare il personaggio, ma nel periodo della guerra fredda, considerando anche che USA e URSS si boicottarono i Giochi Olimpici a vicenda, credo che sarebbe stato un grosso problema avere dei wrestler russi a lavorare regolarmente per la WWE.
Noi nati tra la fine degli anni settanta e gli anni ottanta abbiamo vissuto soltanto la fase finale di quel periodo, ma il discorso è che se pur "fredda", quella è stata a tutti gli effetti una guerra e nei decenni precedenti, in più di un'occasione, ci è mancato davvero poco perché il conflitto armato non partisse sul serio.
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Re: Wrestling nei paesi sovietici
Mi sa che hai ragione Titan, ricordo che nel 1986 il cestista sovietico Arvydas Sabonis dopo aver incantato il mondo ai mondiali di basket, fu scelto dalla NBA, ma non ci potè andare, perchè l'URSS bloccò il trasferimento.
Re: Wrestling nei paesi sovietici
Già solo per prendere Zavarov la Juve ebbe mille problemi burocratici, e i rapporti tra Italia e Urrs non erano certo tesi come quelli tra le due superpotenze.
Re: Wrestling nei paesi sovietici
Fra l'altro rispetto agli sport "veri" c'è anche l'aspetto "work" da considerare.
Un confronto fra atleti è una cosa, un'esibizione dove svolgimento e finale sono scritti è un'altra: un performer sovietico sarebbe stato sicuramente meno disposto ad interpretare un personaggio stereotipato pensato per esaltare l'eroe americano di turno. Lo stesso principio per cui nel wrestling web di casa nostra si sono sprecate dozzialiardi di critiche su Santino Marella perché "è stereotipato!!11!1", e noi non siamo certo in guerra con gli Stati Uniti né viviamo di un'ideologia che concorre con quella esaltata dagli Stati Uniti in tutto il mondo (senza contare che lo stesso Marella è stato face per buona parte della carriera).
Un confronto fra atleti è una cosa, un'esibizione dove svolgimento e finale sono scritti è un'altra: un performer sovietico sarebbe stato sicuramente meno disposto ad interpretare un personaggio stereotipato pensato per esaltare l'eroe americano di turno. Lo stesso principio per cui nel wrestling web di casa nostra si sono sprecate dozzialiardi di critiche su Santino Marella perché "è stereotipato!!11!1", e noi non siamo certo in guerra con gli Stati Uniti né viviamo di un'ideologia che concorre con quella esaltata dagli Stati Uniti in tutto il mondo (senza contare che lo stesso Marella è stato face per buona parte della carriera).
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Re: Wrestling nei paesi sovietici
Jagger questo non credo che fosse un problema, ad esempio Kamala ha fatto per tutta la sua carriera il selvaggio dell'Uganda (gimmick autorazzista), perchè lo pagavano bene.
Non credo che fare l'Ivan Drago del wrestling, fosse umuliante, io se fossi stato russo, avrei sognato di farlo.
Non credo che fare l'Ivan Drago del wrestling, fosse umuliante, io se fossi stato russo, avrei sognato di farlo.
Re: Wrestling nei paesi sovietici
Kamala che se non ricordo male si chiama James Harris ed è anche lui americanissimo.andreawarrior ha scritto:Jagger questo non credo che fosse un problema, ad esempio Kamala ha fatto per tutta la sua carriera il selvaggio dell'Uganda (gimmick autorazzista), perchè lo pagavano bene.
Non credo che fare l'Ivan Drago del wrestling, fosse umuliante, io se fossi stato russo, avrei sognato di farlo.
Detto questo, onestamente pure io se fossi pagato con lo stipendio di Marella andrei avanti a Cobra, pizza, pasta, mandolino, opera e "you're a culo cacato" per vent'anni. Senza nessun problema.
Ma appunto, sono io, nel 2018, italiano, fan di wrestling.
Qui si sta parlando di un'altra nazione (e i russi hanno sempre avuto un fortissimo orgoglio nazionale, prima, durante e dopo l'URSS, roba che noi italiani ci sogniamo), di un altro periodo (kayfabe ferrea, già interpretare un Vladimir Kozlov o un Rusev degli ultimi anni è sicuramente più facile), di una guerra strisciante decennale, di uno stato di contrapposizione totale anche ideologica, e di gente che non poteva neanche essere fan di wrestling in partenza visto appunto il rifiuto del concetto di "work". Non esiste proprio il paragone.
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Re: Wrestling nei paesi sovietici
Nella sua autobiografia, il compianto Freddie Blassie racconta che quando assegnarono a Nikolai Volkoff la gimmick del sovietico, lui stava per mettersi a piangere. Così andò da Blassie dicendogli: "Freddie, io sono jugoslavo e la mia famiglia é dovuta fuggire qui in America a causa delle persecuzioni dei sovietici, non possono costringermi ad interpretare uno di loro, io li odio!!!".
Blassie, che delle gimmick aveva capito tutto, gli rispose: "Perfetto! Questa é la tua occasione per mostrare al mondo quanto sono bastardi quei dannati comunisti!".
Interpretando uno di loro.
Blassie, che delle gimmick aveva capito tutto, gli rispose: "Perfetto! Questa é la tua occasione per mostrare al mondo quanto sono bastardi quei dannati comunisti!".
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Re: Wrestling nei paesi sovietici
Nikolai Volkoff ha vinto i tag team titles con Iron Sheik a Wrestlemania 1, e se non ricordo male qualche titolo in NWA. Titolo assoluto mai. Nel 1995 fece parte della stable di Ted Dibiase ma ebbe match di poco conto...
*No Holds Barred*