SRV ha scritto:...non vorrei che diventasse la casa degli scontenti WWE... Insomma... un conto secondo me sono i due rodhes e ambrose, un conto sarebbe se mettessero sotto contratto SR o Strowman oppure convincessero punk a tornare...
Benvenuto e non ti preoccupare, non c'è bisogno di "capirne molto di wrestling" per scrivere su un forum, siamo tutti semplici fans e scriviamo per scambiarci opinioni e divertirci.
Posso tranquillizzarti che la questione che poni, in realtà è un falso problema, che periodicamente viene sollevato sui forum o sui social da alcuni fans che, nella maggior parte dei casi, vivono le promotion come una sorta di tifo calcistico e questo impedisce loro di avere una visione d'insieme e lungimirante.
La storia insegna che una nuova promotion che deve affacciarsi sul mercato, ha bisogno di nomi di richiamo per poter invogliare il pubblico a seguirla. Vince McMahon, nel 1984, ha reso la sua WWF un fenomeno internazionale portando via alla American Wrestling Association nomi quali Hulk Hogan, The Iron Sheik, Paul Orndorff, Andrè the Giant, Bobby "The Brain" Heenan e "Mean" Gene Okerlund. Lo stesse fece Eric Bischoff nel 1994, portando alla WCW Hulk Hogan, "Macho Man" Randy Savage e tutti gli altri.
Certo, hai ragione anche tu, non è che Khan, Rhodes e soci possano prendere personaggi di terza o quarta fascia della WWE e renderli immediatamente main-eventer alla AEW, sia perché questo potrebbe dare l'impressione che alla AEW hanno sfondato perché il livello è più basso, sia perché se non riuscivano a rendere alla WWE, può anche essere possibile che non fossero tutto 'sto granché (anche se non è detto... basti pensare a Steve Austin, Undertaker, Kevin Nash, Scott Hall e Triple H che erano tutti mid-carder alla WCW e che sono tutti divenuti leggende alla WWE...).
Insomma, l'importante è avere delle accortezze e fino ad ora mi sembra che alla AEW abbiano mostrato di stare molto attenti a creare una propria immagine che non sia quella di un surrogato della WWE.
D'altronde Chris Jericho è stato il primo campione indiscusso che ha riunificato i titoli mondiali WWE e WCW, Jon Moxley (Dean Ambrose) è un ex campione dei pesi massimi WWE, Dustin Rhodes è una leggenda del wrestling che è stato chiamato soltanto per chiudere la carriera insieme al fratello Cody, che da parte sua si è liberato da anni del suo personaggio WWE, diventando una delle superstars più ambite a livello internazionale e conquistando titoli in Giappone (NJPW) e negli USA (NWA, ROH).
Ieri sera ho finalmente finito di vedere l'evento. Ribadisco che quello che si è visto a Double or Nothing, in generale non è proprio il tipo di wrestling che piace a me, però i match tra Cody e Dustin Rhodes, nonché il main-event tra Kenny Omega e Chris Jericho li ho trovati davvero molto belli e coinvolgenti. L'arrivo sul finale di Jon Moxley è stato un chiaro omaggio al debutto di Scott Hall a WCW Monday Nitro (l'inizio del New World Order) avvenuto esattamente ventitrè anni fa, più o meno nello stesso giorno. Jericho mi ha fatto morire dalle risate ad inizio match quando si è incazzato con l'arbitro perché non riusciva a togliere dal ring quella botte di legno che non ho capito a cosa diavolo servisse...