Forse tu lo hai scritto solo per provocazione, ma c'è del vero in quello che affermi. Non sono un cultore di cartoni animati o di fumetti, ma memore della mia pre-adolescenziale passione per i Masters of the Universe, ho guardato insieme a mio figlio di cinque anni e mezzo il remake di She-Ra and The Princesses of Power su Netflix. Ebbene, ammetto di essere rimasto piuttosto basito. Qui si va ben oltre al politicamente corretto, proponendo un'autentica propaganda sulla pelle dei bambini. Non ci sarebbe nessun problema se un personaggio fosse stato gay (anche se, in tutta sincerità, non vedo la necessità di includere i gusti o gli orientamenti sessuali in un cartone animato per bambini che parla di tutt'altro...) o se i protagonisti avessero rappresentato varie etnie o tipologie fisiche (bianchi, neri, gialli, grassi, magri, ecc.) e nella prima serie sembrava che la strada intrapresa fosse questa, anche se alcuni aspetti potevano far pensare che in seguito si sarebbe andati oltre.Colosso ha scritto:Gli eroi caratteristici di questo periodo sono quelli politicamente corretti (eroi gay, donne, afroamericani, asiatici, musulmani) ma non si può dire che vadano di moda perchè il pubblico di riferimento restano i maschi bianchi che non supportano questi personaggi.
Ma nella seconda serie, in pratica viene fuori che tutti i personaggi che in qualche modo mostrano dei sentimenti per qualcuno, sono omosessuali. Scorpia è innamorata di Catra e ci prova continuamente con lei. Bow, che nel reboot è presentato come nero, è invaghito di Falco del Mare, anche lui molto effemminato e dagli orientamenti non ben definiti. Tra l'altro Bow, l'unico maschio tra i protagonisti, è figlio di due padri, entrambi neri e gay, che sono sposati tra loro. I pochi personaggi maschi della serie sono stati completamente privati della loro virilità e mascolinità e resi praticamente una via di mezzo tra Cristiano Malgioglio e Concita Wurst. Di maschi bianchi eterosessuali non se ne vede manco l'ombra, anzi, forse l'unico che incarna questa tipologia è il cattivo dei cattivi, Hordak, al quale è stata sostituita la nota cresta con, guarda caso, un ciuffo alla Donald Trump.
Badate bene, non sono omofobo e non ho assolutamente niente contro chi ha un orientamento sessuale differente, anche perché ritengo che ognuno abbia la sacrosanta libertà di esprimere la propria sessualità nel modo che lo fa sentire meglio. Ma quella di She-Ra su Netflix la trovo pura propaganda che punta a promuovere un messaggio distorto facendo passare le eccezioni (che hanno tutto il diritto di esistere) per quella che, di norma, è la regola. La maggior parte della persone nel mondo sono eterosessuali, esistono maschi più virili ed altri che lo sono meno ed esistono anche i maschi bianchi. A che pro cancellare completamente queste figure da un contesto come quello di un cartone animato, anziché inserirle insieme a tutte le altre? Non so, io mi sono trovato molto a disagio a vedere questa serie e non perché c'erano dei protagonisti gay, bensì perché appare chiara che l'intenzione degli autori fosse proprio quella di privare TUTTI i personaggi maschili della propria virilità e mascolinità, definita da costoro (così come dall'autrice di Steve Universe) come "tossica".
Eppure in He-Man, fratello di She-Ra (che ovviamente non compare in questa serie... e forse è meglio così...), pur presentandosi come un uomo virile e mascolino, francamente non l'ho mai vista questa "tossicità".