Per lo scenario jappo, con la chiusura dell'ultimo decennio, cosa lascia in prospettiva futura?
Una NJPW con ormai mire espansionistiche senza precedenti, che si appresta ad aprire il nuovo decennio con due show che segneranno la storia della compagnia, dato che per la prima volta lo show al Tokyo Dome si "divide" in due giornate, con un afflusso di pubblico mai visto in precedenza.
Sicuramente una NOAH incapace di riprendersi dopo la definitiva decadenza degli ultimi anni. La gloriosa federazione di Misawa, nonostante numerosi vari rebranding, non riesce a fare il passo giusto per stare sul pezzo delle altre.
A differenza dell'AJPW che invece completa il 2019 con la definitiva redenzione dopo un cambio radicale nella seconda parte del decennio, affidando completamente le chiavi al giovane Kento Miyahara come punto cardine del nuovo progetto, scelto e coccolato da Jun Akiyama, autore madre della rinascita, in attesa di un nuovo step per pensare di poter competere con la ben più ricca New Japan.
Lo scenario indipendente rimane a galla più che ottimamente, come dimostra il percorso della BJW tra i suoi strong heavyweight e i suoi death match e la Dragon Gate nonostante il pesantissimo addio di Shingo Takagi.
Ma chi invece sembra lanciare la sfida in maniera forte e repentina è la DDT, sia per la vicinanza, per certi versi, al prodotto NJPW ma soprattutto per la forza economica dopo il cambio di proprietà. Abema TV e più o meno ai livelli di Bushiroad come solidità economica, quindi pronta ad investire maggiormente sulla compagnia, partendo già da una fortissima base di partenza.
Questo è attualmente lo scenario, in attesa del 2020 dove ci dirà i primi piccoli verdetti per quanto riguarda il lungo periodo.
