Grazie maestro Ditko
Per Spider Man e Strange
Per essere nella storia del fumetto
Per lo scarso contatto con i fan e il tuo addio nel silenzio e scoperto giorni dopo
I fan Marvel e Dc non ti dimenticheranno
Ciao Steve
Re: Ciao Steve
Ha fatto anche tantissimo per la Dc creando personaggi come Creeper, Hawk e Dove, Question.
Alla Marvel e' uno dei Padri Fondatori che risultava gia' attivo nell'era pre-supereroi. Le storie dell'Uomo Ragno erano formalmente scritte da Lee, ma Ditko ci metteva tantissimo del suo in intuizioni e idee . A lui si deve anche la creazione di tutti i nemici storici di Spidey. Il Ragno di Ditko e' estremamente diverso da quello di Romita, anche se lo scrittore sarebbe lo stesso.
Se ne va una delle figure piu' importanti della storia del.fumetto americano.
Alla Marvel e' uno dei Padri Fondatori che risultava gia' attivo nell'era pre-supereroi. Le storie dell'Uomo Ragno erano formalmente scritte da Lee, ma Ditko ci metteva tantissimo del suo in intuizioni e idee . A lui si deve anche la creazione di tutti i nemici storici di Spidey. Il Ragno di Ditko e' estremamente diverso da quello di Romita, anche se lo scrittore sarebbe lo stesso.
Se ne va una delle figure piu' importanti della storia del.fumetto americano.
- ironmaiden
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Re: Ciao Steve
alcune sue storie erano epiche: in 22 pagine raccontava episodi densissimi che oggi gli sceneggiatori narrano in 12-24 episodi circa (quando va bene).
Con questo non voglio dire che ai tempi era tutto bellissimo e oggi fa schifo tutto, non fraintendetemi. Però le sue storie hanno avuto una grande importanza.
Inoltre sull'Uomo Ragno in alcuni cicli narrativi soprattutto degli inizi, il suo influsso fu molto più importante di quello che si pensa. Da quel che ho letto Stan Lee (impegnato con praticamente più di 10 testate al mese) dava solo un soggetto di storia più che una sceneggiatore, e Ditko la svolgeva in maniera quasi autoriale (cioè come autore completo scrittore+disegnatore).
Inoltre inventò il dottor Strange, personaggio importantissimo.
In una intervista, è bello ricordarlo, siccome i tanti giornalisti-appassionati post '68 che sono sempre fan di cose psichedeliche fini a sé stesse e di droghe e del loro utilizzo, lo interfistarono e gli chiesero cosa ne pensasse del fatto che le sue storie su Strange avessero influito sulla cultura pop e sul mondo della creatività droga-centrico.
Il povero Steve che evidentemente non era come uno di questi intellettualoidi post '68 che sono convinti di arrivare a livelli di inventiva e creatività di un certo spessore anche grazie alle droghe e agli allucinogeni, li spiazzò, affermandosi dispiaciuto e mortificato del fatto che i suoi fumetti potessero in qualche modo aver influito su una cosa come questa.
Si vede che era una persona di altri tempi ed altri valori, visto che inorridì nel sentirsi addebitata una simile colpa, che invece per i radical chic di un tempo e di oggi invece è una cosa di cui vantarsi.
Come se ci fosse di cui vantarsi nell'essere alcolisti o dipendenti da cibo e altre cose che in eccesso danneggiano la salute.
A me la sua affermazione ha ricordato quela più recente fatta da David Lynch riguardo le droghe. In un mondo come quello di oggi in cui i cosiddetti intellettuali e artisti sembrano non poterne fare a meno, e vedono in esse l'unico modo di creare, il regista americano ha affermato di essere assolutamente contrario all'utilizzo di sostanza di questo tipo e di avere provato solo due volte la marijuana quando era giovane. Per Lynch che conduce uno stile di vita molto sano, la creatività si ha grazie allo studio di altre opere d'arte e grazie, nel suo caso, alla meditazione.
Scusate se è OT ma pensando a Ditko ho fatto questa connessione con Lynch...due autori sotto certi aspetti che possono far fraintendere come il processo creativo non è frutto di alterazioni varie del proprio stato di coscienza grazie a sostanze non salutari che distruggono il nostro corpo, ma è frutto di anni e anni di meditazione sulle storie, di studio di altri autori, e di lavoro sodo.
Lo stesso lavoro sodo che Ditko faceva assieme a Stan Lee e Jack Kirby. Scrivere quei fumetti così densi di avvenimenti e di scrittura vera e propria, non solo di immagini, ai tempi doveva essere una vera faticaccia.
Mi dispiace solo di non avere mai conosciuto il Ditko DC Comics.
Adoro la DC, ma spesso i cosiddetti esperti di fumetti dei vari siti italiani ne parlano pochissimo, sia perché in Italia spesso in passato venne pubblicata male sia perché in mala fede in quanto panini-marvel italia centrici,
Con questo non voglio dire che ai tempi era tutto bellissimo e oggi fa schifo tutto, non fraintendetemi. Però le sue storie hanno avuto una grande importanza.
Inoltre sull'Uomo Ragno in alcuni cicli narrativi soprattutto degli inizi, il suo influsso fu molto più importante di quello che si pensa. Da quel che ho letto Stan Lee (impegnato con praticamente più di 10 testate al mese) dava solo un soggetto di storia più che una sceneggiatore, e Ditko la svolgeva in maniera quasi autoriale (cioè come autore completo scrittore+disegnatore).
Inoltre inventò il dottor Strange, personaggio importantissimo.
In una intervista, è bello ricordarlo, siccome i tanti giornalisti-appassionati post '68 che sono sempre fan di cose psichedeliche fini a sé stesse e di droghe e del loro utilizzo, lo interfistarono e gli chiesero cosa ne pensasse del fatto che le sue storie su Strange avessero influito sulla cultura pop e sul mondo della creatività droga-centrico.
Il povero Steve che evidentemente non era come uno di questi intellettualoidi post '68 che sono convinti di arrivare a livelli di inventiva e creatività di un certo spessore anche grazie alle droghe e agli allucinogeni, li spiazzò, affermandosi dispiaciuto e mortificato del fatto che i suoi fumetti potessero in qualche modo aver influito su una cosa come questa.
Si vede che era una persona di altri tempi ed altri valori, visto che inorridì nel sentirsi addebitata una simile colpa, che invece per i radical chic di un tempo e di oggi invece è una cosa di cui vantarsi.
Come se ci fosse di cui vantarsi nell'essere alcolisti o dipendenti da cibo e altre cose che in eccesso danneggiano la salute.
A me la sua affermazione ha ricordato quela più recente fatta da David Lynch riguardo le droghe. In un mondo come quello di oggi in cui i cosiddetti intellettuali e artisti sembrano non poterne fare a meno, e vedono in esse l'unico modo di creare, il regista americano ha affermato di essere assolutamente contrario all'utilizzo di sostanza di questo tipo e di avere provato solo due volte la marijuana quando era giovane. Per Lynch che conduce uno stile di vita molto sano, la creatività si ha grazie allo studio di altre opere d'arte e grazie, nel suo caso, alla meditazione.
Scusate se è OT ma pensando a Ditko ho fatto questa connessione con Lynch...due autori sotto certi aspetti che possono far fraintendere come il processo creativo non è frutto di alterazioni varie del proprio stato di coscienza grazie a sostanze non salutari che distruggono il nostro corpo, ma è frutto di anni e anni di meditazione sulle storie, di studio di altri autori, e di lavoro sodo.
Lo stesso lavoro sodo che Ditko faceva assieme a Stan Lee e Jack Kirby. Scrivere quei fumetti così densi di avvenimenti e di scrittura vera e propria, non solo di immagini, ai tempi doveva essere una vera faticaccia.
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Re: Ciao Steve
Scusate davvero se sono andato OT. Inoltre parlo da persona che ha avuto e ha anche adesso (benché ridotta) una dipendenza alcolica. Ma non aiuta a niente e di certo non me ne vado in giro a vantarmene, anzi...
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