Classifiche musicali

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AL Snow
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da AL Snow »

Mr. Mackey ha scritto:
bellissimi questi, con la scena UK anni 90' io ci sono cresciuto, mentre ho sempre snobbato la scena USA anni 90, salvo riprenderlo in quest'ultimi anni. Alcuni consigli:

Di Battisti meritano tutti gli album dell'ultimo periodo con Panella (gli album bianchi) forse addirittura Hegel è quello che arriva più stanco.

Suede: meritano tutti gli album, non ti fermare ai primi due. Coming Up è un capolavoro pop, praticamente tutti i pezzi potevano diventare singoli. Anche il successivo Sci-Fi Lullabies merita, seppur è più un lavoro di raccolte e singoli minori. Poi da lì sono calati.

Blur: merita tutta la discografia anni 90'

Manic Street Preachers: qua ti puoi fermare a Holy Bible, dalla morte di Richey Edwards (che era di gran lunga il migliore tra loro) hanno iniziato a far cagare.

Pulp: bellissimi i due dischi che hai elencato, merita molto anche il precedente His 'n' Hers

Mansun: grandissimo album anche Six, tra le band brit-pop più sottovalutate.

Massive Attack: anche io ho messo Mezzanine nella TOP-10, ma i precedenti Blue Lines e Protection sono su livelli altrettanto alti.

Tra le band fondamentali di quegli anni del brit-pop: Elastica, Kula Shaker, Supergrass e sopratutti i Divine Comedy, che tra l'altro sono quelli invecchiati meglio di tutti, con album successivi agli anni 90' ancora su livelli altissimi.

I Travis io invece li metterei tra le band minori, meritano invece anche i Super Furry Animals del grandissimo Gruff Rhys.
Anche io son vecchiotto e cresciuto con il britpop conosco bene tutte le discografie dei vari gruppi e concordo abbastanza.

Per i Suede però dopo Coming up si entra in una fase di stanca fino allo scioglimento, sorpreso invece dai due dischi della reunion ho visto anche un loro concerto un paio di anni fa.
Sui MSP invece devo dire che per quanto calino nel dopo Edwards qualche bella canzone l'hanno sempre tirata fuori.
I Travis sicuramente minori anche perchè hanno fatto 2 canzoni e su quelle ci hanno fatto una discografia, anche l'ultimo album è identico.

Sul resto condivido in pieno
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da AL Snow »

Mr. Mackey ha scritto:
NXT Club ha scritto: Non discuto degli album che non conosco ma gli 883 anche no dai.
loro effettivamente sono sempre stati snobbati e schifati dalla "critica alta", secondo me come band pop funzionano molto, io possiedo i primi due dischi e tutt'oggi li metto su con grande piacere. Mauro Repetto poi sicuramente va annoverato tra i grandissimi della musica italiana. Gran parte della ondata indie di oggi mi sembra francamente molto minore rispetto i primi 883.
Gli 883 sono tutto cuore e poco altro, difficile apprezzarli se non li hai vissuti da ragazzo nel loro momento d'oro perchè i loro testi erano fortemente legati a quell'epoca.
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AL Snow
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da AL Snow »

Steam ha scritto:Volevo fare una top 10 di cantautrici ma arrivato a 5 mi sono bloccato, quindi la trasformo in top 10 di cantautori in generale, però alcuni nomi che saranno nella top del decennio li ho tolti se no non ci infilavo le tipe e ripetevo nomi

1. Elliott Smith - Either / Or
2. Cat Power - Moon Pix
3. Bonnie Prince Billy - I See a Darkness
4. Ani DiFranco - Not a Pretty Girl
5. Eels - Electro-Shock Blues
6. Lisa Germano - Geek the Girl
7. Richard Buckner - Devotion + Doubt
8. Fiona Apple - When the Pawn
9. Pedro The Lion - It's Hard To Find A Friend
10. Natalie Merchant - Tigerlily
Ops, ti stavo chiedendo un parere su Ani Di Franco non avendo visto che l'avevi messa al 4
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TheKingEdoardo
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da TheKingEdoardo »

Ecco la mia top 10 degli anni 90 generale. Come sempre, un disco per artista. Niente dischi live e niente dischi italiani (ho già fatto la classifica a parte).



1) Loveless - My Bloody Valentine
Il punto di arrivo della musica rock, un oceano di dolcissimo rumore, la perfetta testimonianza di questo decennio così emotivamente intenso.

2) What Burns Never Returns - Don Caballero
La fusione perfetta tra tecnica e sensibilità. Alieno e metafisico, un titano che toglie il respiro ogni volta che lo si ascolta ma che al tempo stesso commuove e meraviglia come nessun altro disco è capace.

3) Spiderland - Slint
Probabilmente il disco simbolo per il rock alternativo anni '90 tutto, una pietra miliare.

4) Long Season - Fishmans
Oltre il contesto storico, una meraviglia sonora epica e struggente.

5) Repeater - Fugazi
Il miglior disco punk di sempre. Enough said.

6) This Is a Long Drive for Someone With Nothing to Think About - Modest Mouse
Per me anche migliore del capolavoro The Lonesome Crowded West. Più crudo e personale, il fatto che sia un lavoro acerbo lo rende ancora più devastante.

7) Yerself is Steam - Mercury Rev
Un altro cult di questo decennio estremamente sottovalutato. Un viaggio tra melodie delicatissime e rumori laceranti grandioso e potente.

8) Blanket Warm - Lullaby for the Working Class
Il disco più sottovalutato di sempre, come da titolo una "coperta calda" morbida e delicatissima.

9) Emergency & I - The Dismemberment Plan
Alienante da morire, un inno alla creatività incredibile e memorabile ma al tempo stesso estremamente piacevole.

10) Down Colorful Hill - Red House Painters
Mamma mia questo disco è di una dolcezza meravigliosa, dietro alla quale si cela però un dolore cosmico mostruoso.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Steam »

Inizio la mia top 10 del decennio, molto personale e legata più agli ascolti degli ultimi anni

#10 Damien Jurado - Rehearsals for Departure (1999)



Tra gli esclusi nella lista precedente, Jurado prima della svolta barocca era tra i cantautori più introversi e apocalittici della sua generazione. Un po' un Elliott Smith di provincia, prosecutore anche lui della poetica dimessa e introversa di Drake, questo è tra i più grandi break-up album che ci possano essere, pieno di melanconia e nostalgia, ma anche di ironia beffarda nelle canzoni più movimentate. Ad inizio secolo continuerà con album ancora più depressi e maggiormente spirituali (Ghost Of David, Where Shall You Take Me) ma preferisco questo piccolo scarno gioiello.

#9 Motorpsycho - Angels And Daemons at Play (1997)



In questo decennio i norvegesi hanno tirato fuori almeno 4 capolavori (Timothy's Monster, Trust Us, Blissard e questo), scegliere tra uno di questi dipende molto dal periodo e dalla persona. Lo stile è sempre il loro inimitabile mischione di generi e suoni e si passa freneticamente da chitarrone industrial-grunge a momenti più dimessi fino a suite psichedeliche. Probabilmente lo preferisco perchè oltre ad avere tra i migliori loro singoli questo non ha neanche mezzo filler, cosa che succede spesso alla band visto che continueranno a tirare fuori un album all'anno fino ai giorni nostri. Purtroppo già nel nuovo secolo avevan finito le idee.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Mr. Mackey »

Per una volta i miei gusti coincidono con quelli di Steam, anche io metterei sicuramente Either / Or nella prima posizione del cantautorato degli anni 90'.

Ma vedo che nella classifica non ci sono i vari Nick Cave, PJ Harvey, Tori Amos, etc... che sono tra i più quotati della categoria. Come mai? troppo middle-brow o semplicemente non ti piacono? Smog è da considerare cantautore? Nel caso di sì (ma sono indeciso, per me è più un "no") allora per me merita la seconda posizione. Poi vabbe, possono piacere o no, aldilà del concetto di band per me anche i Neutral Milk Hotel vanno considerati come cantautorato, visto il ruolo di Jeff Mangum all'interno della band.

Provo fare una classifica molto low-brow TOP 17 non-anglosassone e senza italiani (e senza le varie band metal, ambient, techno scandinavi e roba elettronica francese/ tedesca)

1. Auktyon - Птица (Russia)
2. Tatsuro Yamashita - COZY (Giappone)
3. Spitz - Hachimitsu (Giappone)
4. Luna Sea - Eden (Giappone)
5. Antonio Vega - Oceano del Sol (Spagna)
6. Caifanes - El Silencio (Messico)
6. Jaguares - El equilibrio de los Jaguares (Messico)
7. Kiko Veneno - Échate un cantecito (Spagna)
8. Legião Urbana - V (Brasile)
9. Cafè Tacvba - Re (Messico)
10. Los Fabulosos Cadillacs - Fabolusos Calavera (Argentina)
11. Fishmans - Uchū Nippon Setagaya (Giappone)
12. Fishmans - Long Season (Giappone)
13. La Ley - Invisible (Chile)
14. Soda Stereo - Dynamo (Argentina)
15. Detty Kurnia - Coyor Panon (Indonesia)
16. BUCK-TICK - Kurutta Taiyo (Giappone)
17. Silvania - En Cielo de Oceano (Spagna)
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Re: Classifiche musicali

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Mr. Mackey ha scritto:Provo fare una classifica molto low-brow TOP 17 non-anglosassone e senza italiani (e senza le varie band metal, ambient, techno scandinavi e roba elettronica francese/ tedesca)
Immagino volessi dire highbrow, però, non capisco, dove sta il rock di quei paesi? Cioè il rock di Francia (Diabologum, Noir désir, Les Thugs), Germania (Blumfeld, Tocotronic, The Notwist) e Svezia (Refused, Brainbombs, bob hund, Honey is Cool, Broder Daniel) non può mancare. Poi i già citati Motorpsycho, Bettie Serveert, dEUS, Hooverphonic e chissà quanta roba one-off.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Mr. Mackey »

I dEUS sicuramente tra le band preferite degli anni 90' in tutte le loro fasi, da quelle più sperimentali dell'inizio fino quello più alt-rock puro, già i Hooverphonic mi piacono di meno, ma aldilà di aspetti geografici, queste band mitteleuropee hanno sempre suonato un rock/pop molto anglosassone e inserito in un contesto internazionale, io nella mia lista intendevo più roba locale. Anche i Motorpsycho, per me sono un band fondamentale, così come i progetti di Deathprod, ma loro credo che siano più famosi in Italia che in Norvegia, non riesco inserirli in un contesto spaziale definito, stesso discorso per quel che riguarda gli Ulver.

Quelli della mia classifica sono quasi tutte band e artisti nazional-popolari, Yamashita equivale più o meno ad un Battisti o ad un Bowie del Giappone, i Caifanes o i Soda Stereo sono stati tutte band famosissime nei rispettivi paesi. Per questo che ho definito la classifica low-brow, che come insegni tu, non vuol dire classifica di merda, ma semplicemente una classifica con gente molto popolare e non roba indie decantata da vari giornali/siti/guru tipo Pitchwork (middle-brow).

Per dire, band come i Fishmans, Luna Sea o Spitz sono molto famosi in Giappone, se avrei voluto fare una classifica high-brow avrei messo band come i Nightmare, i Bastard oppure i Shizuka che credo abbiano venduto poco in patria ma che poi sono stati rispolverati grazie alle varie riviste specializzate.

Per la musica non anglosassone io mi baso sopratutto su questo link RYM: https://rateyourmusic.com/list/novocain ... countries/
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Re: Classifiche musicali

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Mr. Mackey ha scritto:low-brow, che come insegni tu, non vuol dire classifica di merda, ma semplicemente una classifica con gente molto popolare e non roba indie decantata da vari giornali/siti/guru tipo Pitchwork (middle-brow).
Ma il nazional-popolare non è per forza lowbrow, il lowbrow è la cultura bassa, il popolaresco, il provinciale., il circense, il varietà, legato spesso alla commedia popolare o all'avanspettacolo, in musica è la roba di facile consumo, oggi la musica da talent o la maggior parte di rap/trap, tipo. Ma Battisti è già middlebrow, non scherziamo, per non parlare di Bowie che ha nettamente più influenze high che low. Non vuol dire classifica di merda perchè già classifica di merda intende un giudizio estetico, mentre il lowbrow ha più a che fare con il frivolo entertainment disimpegnato.
Poi pensavo che avessi sbagliato perchè gli unici che conoscevo (i Silvania) sono tipo gli Scisma spagnoli, non so da che fonti hai colto che siano nazional-popolari. Poi mi parli di nazional-popolare e non mi metti i Noir désir che sono tra le band più famose di sempre in Francia? E sempre di nazional-popolare: Alain Bashung, Yann Tiersen, ecc.

Ho provato a fare la classifica middlebrow

1. Mellon Collie And The Infinite Sadness (The Smashing Pumpkins)
2. The Downward Spiral (Nine Inch Nails)
3. In Utero (Nirvana)
4. August and Everything After (Counting Crows)
5. Monster (REM)
6. Superunknown (Soundgarden)
7. Rage Against the Machine (Rage Against the Machine)
8. Above (Mad Season)
9. Blood Sugar Sex Magik (Red Hot Chili Peppers)
10. No Need to Argue (The Cranberries)
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Mr. Mackey »

Provo fare un commento dal telefono anche se so già che ne uscirà fuori una merda, pazienza.

Il Battisti pre-dischi bianchi per me è innegabilmente low-brow, equivale più o meno al trap/rap di oggi per popolarità e fluidità. Bowie aveva certamente influenze high-brow (Scott Walker!) ma lui sapeva benissimo trasformarlo in un prodotto che variava tra il low e il middle, dipendentemente dal paese di destinazione.

Per me il middle-brow è la classifica roba alla Pitchwork, cioè una roba che attraverso vari canali riceve un hype enorme che poi viene destinato ad un pubblico internazionale. Stessa cosa vale per il High-brow, ma cambia il canale.

Es: Arcada Fire, FKA Twigs, Weyes Blood,etc sono middle-brow , oppure in Italia quest'ultima ondata indie, mentre-chesso- le scena screamo è più facile considerarla come high-brow

I Silvania sono molto più famosi da loro che i Scisma in Italia, dai.

I Noir Desire ci stanno, ma semplicemente non mi sono mai piaciuti, boh. Tra i francesi a sto punto mille volte meglio gli Indochine
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Steam »

Hai una visione completamente distorta non solo della distinzione alto-medio-basso ma anche della realtà.
La distinzione alto-medio-basso non dipende dalla popolarità del prodotto, dipende dalla classe sociale che lo produce/critica/consuma, dalla percezione che ne hanno le persone della cosa, non dalla cosa stessa. Prima di tutto fu creato l'high in ambito romantico con la nascita della "cultura" associata solo a certe cose alte per essere considerate tali. Il "basso" si creò quasi di conseguenza e in negazione dell'alto, cioè della fondazione di una storia estetica, il basso era ciò che era senza cultura e quindi senza estetica. Infine arrivò la modernità e la società dei consumi di massa, è con l'estensione dell'estetica al consumo di massa che nasce il middle. Non capisco perchè cerchi ora di reinventare i termini e allo stesso reinventare la realtà tutta: come può la cultura di massa essere informata da Pitchfork? Ma chi se lo incula Pitchfork a parte una nicchia, ti pare che una nicchia faccia massa solo perchè presa in uno scenario internazionale? Che discorsi da ossessionati... Pitchfork piuttosto è un agente di legittimazione critica in un contesto industriale e quindi è mediatore tra middle e high. I mediatori tra low e middle sono i mass media generalisti, i principali canali con cui una massa interagisce. Come ai tempi del modernismo, il middle prende dall'alto (in quanto questo invisibile/incomprensibile alla massa) cercando di rendere più raffinata e intellettuale la massa e rivalutando al tempo stesso tradizioni popolari considerate basse. Bowie è il tipico esempio di artista middlebrow, retaggio kitsch, sonorità popolari ma riferimenti alti. Infatti Lauro, che viene da un retaggio lowbrow, per legittimarsi cita Bowie, se non ci fosse la percezione di Bowie come artista di massa più "high" dei trapper non avrebbe alcun motivo di farlo. Battisti non è che ha ribaltato totalmente la sua immagine con i dischi bianchi, anzi era già ritenuto alto con Anima latina e questo perchè era già middle fin dagli esordi, considerato nettamente più raffinato degli artisti popolari e più sull'onda di artisti middlebrow come Paoli o Endrigo.
Te in pratica metti il 99% della roba esistente tra il low, poi nel middle le cose legittimate dai canali per le nicchie e nell'high la roba per ossessionati, in pratica disconosci la reazione alle cose da parte della maggior parte della popolazione esistente perchè solo i musicofili devono interessarsi di musica e quindi ogni cosa che parla a loro e non solo alla nicchia è basso. Sul serio non vedi dell'arroganza in tutto ciò?
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Mr. Mackey »

Arroganza? Ma la musica popolare per sua natura è destinata in grandissima percentuale alla cultura-diffusa (Elvis!) e che, dopo diversi decenni ha aperto a varie contaminazioni e del quale sono partoriti risultati che evidentemente non erano per tutti e di conseguenza da qua nasce -almeno nella musica popolare- il middle e subito dopo il high-brow.
La distinzione alto-medio-basso non dipende dalla popolarità del prodotto
dipende dalla classe sociale che lo produce/critica/consuma
e non significa la stessa cosa? La distinzione dipende da chi consuma, sono d'accordo, infatti si riflette nelle vendite ottenute dal disco. Alan Sorrenti solo negli anni 70' è passato dal prodotto high-brow al middle e infine al low mentre Battisti ha fatto la stessa cosa ma invertendola e spalmandola in 25 anni.
[dipende]...dalla percezione che ne hanno le persone della cosa, non dalla cosa stessa
e stiamo dicendo la stessa cosa! Sono che io considero low quello che tu consideri middle. Probabilmente la verità sta nel mezzo e vorrebbe una middle molto più ampia e suddivisa tra middle-low e middle-high. Questa è una cosa che posso accettare, e allora in base alla ricerca musicale posso buttare nel calderone low-brow tutte le varie brutture del cantautorato italiano, da Ligabue a Mengoni e co.

ma poi tu stesso non ti stai contraddicendo? Per dire, per come la metti tu gran parte del rap è destinato al consumatore low-brow ma questo non mi pare che vada ad impedire ad alcuni rapper di trovare soluzioni più ricercate. I Wu-Tang Clan sarebbero middle-brow perchè rispetto ad una band rap anni 90' risultavano più raffinati? Io di trap non ne capisco un ca**o, ma ad un primo ascolto posso dire che le sonorità usate da un Mahmood o di un Tedua mi sembrano "più pensate" (bleah) rispetto quelle di altri trapper, ma mica cambia produzione/ consumatore. Michael Jackson aveva degli arrangiamenti molto sofisticati, è da considerare middle-brow pure lui?

ma poi a me non me ne può fregare di meno e probabilmente hai ragione tu (riguardo i termini utilizzati) ma la tua visione mi sembra più arrogante della mia. In pratica tu dici: la distinzione dipende da chi produce e chi consuma, dunque se una cosa è già un minimo più raffinato (Battisti> Paoli) non può essere low-brow, in quanto il "basso" ascolta prevalentemente solo merda.

ma poi, nel low-brow ci mettiamo indistintamente il ragazzetto quattordicenne che si ascolta il trap insieme la cinquantenne rincoglionita (si, questo è un passaggio un arrogante!) che si commuove sentendo Tiziano Ferro? E allora perchè non metterci pure quelli che si ascoltavano i vari Bennato, Carboni, etc? Solo la classe media si può ascoltare Bennato? Non è uno schema molto rigido?

Ma poi anche i vari concetti marxisti non so quanto possano aiutare per una presa di posizione convincente. Ok, il ragazzo ricco bianco che si ascolta i Public Enemy o che partecipa ai rave con la gentaglia non fa cenno, ma il Heavy Metal con tutti i suoi sottogeneri? Come applichi il concetto di classe sociale al heavy metal?

Oppure il Dubstep? Per come intendi tu i concetti, Burial potrebbe far parte di tutte le categorie, dal low al high.

poi mi pare che tu sottovaluti l'importanza della critica: il fatto che gli Autechre o Aphex Twin siano/sia diventato middle-brow mentre Jonah Sharp/ Spacetime Continuum è da considerare tutt'oggi high-brow non è una cosa pensata e voluta dalla Warp ma bensì il risultato della critica middle, che ha acclamato i primi e ignorato il secondo, al quale è rimasto la consolazione della benevolenza della critica high-brow.

ho riletto il mio post ed ovviamente non si capisce un ca**o, sembra scritto dal peggior Bangs. Tra correttore automatico e intere frasi sparite diventa impossibile scrivere dal telefono, scusate se poi non rispondo, avrò a disposizione un PC solo tra una settimana. Ma attendo risposte schiaccianti.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Servatis a Maleficum »

1) Pearl Jam - Ten . Il mio preferito è Vitalogy, ma questo ha segnato la storia della musica. Un album che andrebbe insegnato nelle scuole.
2) Blur - Parklife. Manifesto del brit pop e miglior disco di una band spettacolare, guidata da un artista eclettico come pochi.
3) Manic Street Preachers - Everything Must Go. Un capolavoro nato da un dolore tremendo, quello per la scomparsa di Richie Wire. La title track è pazzesca.
4) Alice in Chains - Dirt. Insieme a Ten, il simbolo del sound di Seattle degli anni '90. La voce di Layne Staley viene valorizzata come non mai, e Cantrell è sempre sul pezzo.
5) Cranberries - Bury The Hatchet. E' vero, No Need To Argue ha avuto una grande importanza grazie a Zombie, ma Bury The Hatchet è l'album della maturità, che oltre a una hit pazzesca (Just My Imagination) e un'altra di grande impatto (Animal Instinct) contiene una serie di piccoli tesori nascosti (Shattered e la monumentale Fee Fi Fo, oltre alla delicatissima Dying in the sun).
6) HIM - Razorblade Romance . La band guidata da Ville Valo riesce a inventare un genere tutto suo, che viene ribattezzato "love metal". Già il primo cd brillava per innovazione, e questo li porta definitivamente alla ribalta.
7) Chris Cornell - Euphoria Morning. Fare meglio dei Soundgarden era difficile, ma Cornell da solista riesce nell'impresa, sfornando un album irripetibile: né con gli Audioslave, né coi lavori successivi riuscirà a brillare così tanto.
8) Red Hot Chili Peppers - Blood Sugar Sex Magic. Flea e compagni al loro massimo splendore, con un disco irriverente, divertente, ma anche toccante (breaking the girl, under the bridge).
9) Silverchair - Neon Ballroom. Dopo due dischi belli ma non proprio originali, i Silverchair trovano la loro identità e cominciano finalmente a sperimentare, ponendo le basi per il proseguo della loro carriera. La canzone di chiusura è da brivido.
10) Smashing Pumpkins - Mellon Collie and The Infinite Sadness. Semplicemente meraviglioso, gli Smashing trovano il loro disco perfetto e Corgan risulta particolarmente ispirato.

Menzione speciale per System Of a Down (l'esordio della band, le basi per quello che sarà uno degli album più belli del primo decennio del 2000), Temple Of The Dog, Above dei Mad Season (entrambi lasciati da parte solo perché i cantanti risultano già in classifica), These Days dei Bon Jovi (il meglio l'anno fatto negli anni '80), Monster dei Rem, i primi dei Rage Against The Machine, Mercury Falling di Sting e i primi due album dei Nightwish (il meglio arriverà negli anni 2000 con Wishmaster e Century Child).

Ammetto di non aver seguito tanto la musica italiana di quegli anni (non la seguo molto in generale a dire il vero), per cui potrei citare solamente Piccolo Intervento a Vivo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, album simbolo di un'adolescenza e punto più alto raggiunto dalla band bolognese.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Steam »

Che disastro, Mackey, sono troppo stanco ora per risponderti, ma non è che avrei da aggiungere granchè al post precedente in realtà, finchè non incontri di nuovo la realtà è un po' complicato parlare la stessa lingua.

Per ora continuo la mio top 10 highbrow

#8 Slint - Spiderland (1991)



Complicato trovare qualcosa di originale da dire per uno degli album più incensati dalla critica. Di certo bisognerebbe però evidenziare più le continuità con la storia estetica del rock (d'altronde nascono dai Squirrel Bait) piuttosto che i già troppi citati punti di rottura (mi fa pure abbastanza schifo il termine post-rock) e non dimenticarsi dei suoi predecessori, Tweez e Slint EP (prodotto nell'89 ma distribuito nel '94). Altri punti d'interesse potrebbero essere la sua effettiva ricezione immediata, l'impatto nel campo produttivo, al di là di influenze affibbiate dalla critica, ma pensando a Massimo Volume e Diabologum anche dell'impatto transnazionale che ha avuto. E forse anche e soprattutto bisognerebbe evidenziare ciò che ha ancora da dire e che forse il rock di oggi si dimentica di pensare.

#9 Sparklehorse - Vivadixiesubmarinetransmissionplot (1995)



Grezzo, alienato, sbilenco, vero. Probabilmente non il migliore del progetto (It's a Wonderful Life, lavoro decisamente più maturo, di certo sarà nel podio dei 00s) ma l'esordio di Linkous ha una vitalità rara, una gioiosa poetica esistenziale del bittersweet pervade tutto l'album, un continuo scontro tra gioia e dolore dell'esistente, una leggera nostalgia per l'irragionevole che si esplica in assurde liriche e delicate sonorità dedicate ai pensieri più decisivi. Fra un mese saranno 10 anni da quel sabato in cui Linkous si tolse la vita lasciando questo sad and beautiful world.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da TheKingEdoardo »

Vivadixiesubmarinetransmissionplot molto bello e ottimo per raccontare il lato bittersweet del decennio, anche se concordo quando dici che It's A Wonderful Life è anche meglio.

Mackey, dopo aver letto le tue considerazioni sul discorso lowbrow-middlebrow-highbrow, non capisco come Long Season sia un disco lowbrow. Già l'idea della suite in quattro movimenti è abbastanza ricercata, ma poi si tratta di sonorità alienanti, dolci ma anche difficili da codificare. Stesso discorso per Uchū Nippon Setagaya, ma in generale per tutti i lavori dei Fishmans.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da Mr. Mackey »

non mi voglio fissare su sta roba, per classifica low-brow non-anglosassone intendevo una classifica composta da dischi che hanno avuto un grande successo in patria, prima che in contesti internazionali. Ma mi sta bene pure middle-brow, ammesso e concesso che il middle-brow sia composta da variegati dimensioni.

la ricercatezza della musica per me non è un determinante (lo può essere per Steam), per me occorre leggerlo con un approccio spazialista.

ma ammetto di muovermi con poca sicurezza sul confine low-middle. Invece il confine middle-high mi è già più familiare, ma non vedo come possono c'entrare le classi sociali nel discorso, semplicemente si tratta di una minoranza che inizia snobbare i gusti della maggioranza (sempre nel contesto middle) dando vita ad una nicchia.
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Re: Classifiche musicali

Messaggio da TheKingEdoardo »

Secondo me la distinzione dal punto di vista della popolarità è un po' difficile da giustificare. Se io faccio un album che contiene solamente cover di Sfera Ebbasta ma che nessuno ascolterà mai se non una cerchia di 20-30 persone che lo ritengono un capolavoro, quello è highbrow? The Dark Side of The Moon è il secondo disco più venduto di sempre, ma ci sono delle trovate molto sperimentali (On The Run, l'intro con le sveglie di Time, il groove alienante di Any Colour You Like), è comunque considerabile come lowbrow? Il mio è un esempio molto banale e probabilmente non adeguato al contesto, però mostra in parte come popolarità e successo non sempre corrispondano a lowbrow e dischi sconosciuti ad highbrow.

Se poi hai definizioni diverse per le varie classificazioni allora è un altro discorso. Però a quel punto mi chiedo l'utilità della classificazione in sè, visto che dice poco o nulla sulla musica vera e propria.
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Re: Classifiche musicali

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Qualche singolo dell'anno 1990

















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Re: Classifiche musicali

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1991















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Re: Classifiche musicali

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Continuo la lista highbrow (chiaramente Vivadixiesubmarinetransmissionplot era al #7, non #9)

#6 Built to Spill - There's Nothing Wrong With Love (1994)



Disco sottovalutatissimo perchè sempre comparato ai due successivi più complessi e "alti", ma questo raccoglie tutta l'urgenza dell'indie 90s declinandola in chiave intellettuale come solo Martsch è mai riuscito a fare. Un grande concept come sempre e la chitarra di Doug trascinante come poche.

#5 Yo La Tengo - Painful (1993)



Altro disco che si dimentica spesso in favore dei tre successivi, ma, oltre ad anticiparli nelle sonorità, questo li supera per l'atmosfera unica che crea, una ballata melanconica dietro l'altra, caldo e avvolgente, gli sprazzi di fremiti psichedelici che li renderanno famosi alla propria nicchia qui tornano sempre alla sua atmosfera originaria, il trionfo della musica da camera.
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