WOW AWARDS 2019
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WOW AWARDS 2019
Si si infatti intendevo quelli... Pardon...Colosso ha scritto:Come giustamente ha fatto Ironmaiden, possiamo approfittarne pure per assegnare quelli del 2018.
Rispettabile DamaDiFerro,ironmaiden ha scritto:io già candido come Rookie ma pure User of the year, finora, il divertentissimo King Edoardo.
Ogni post che scrive è divertentissimo. è diventato ancora più piacevole questo forum che mi collego solo per leggere i suoi post
*** VOTAZIONI APERTE SINO ALLA MEZZANOTTE DEL 31/12/2019 ***User of The Year:
*** VOTAZIONI APERTE SINO ALLA MEZZANOTTE DEL 31/12/2019 ***Rookie of The Year:
Penso che si debba aspettare almeno l'1 dicembre per le votazioni.Mr. Mackey ha scritto:In generale aspetto di votare fino capodanno, ma con i rookie mi posso già sbilanciare premiando TheRealSantino
Colosso ha scritto:Il giorno della Liberazione. Per lunghe settimane, mesi, anni l'Intellighenzia smart ci aveva oppresso con l'importanza del lottato, il wrestling inteso come mosse e non come sport, l'inutilità della distinzione fra buoni e cattivi. La loro ideologia del 5-Star match era fanatica, chiusa e intollerante come quella dei 5 Stelle nostrani. Se un wrestler pesava più di 100 kg e aveva un accenno di muscoli era una pippa da scartare. Se non aveva lottato nelle indy più scrause diventando l'idolo di 50 persone sparse in tutto il mondo, non era degno di essere campione nelle Major più importanti. Questo modo di pensare malato si è imposto come l'unico possibile e ha portato alla ribalta wrestler che non avevano la capacità o il look di primeggiare, ma piacevano all'elite perchè in grado di compiere piroette, evoluzioni da ginnasta, voli circensi. Il prodotto supremo di questo sistema marcio è stato Seth Rollins, un wrestler tanto privo di carisma e personalità da guadagnarsi il soprannome di Merdaiolo, ed eppure portato al top da una minoranza di smart estremi pronti a tutto pur di negare le radici del wrestling come miscela di sport di combattimento e spettacolo di personaggi larger than life.
Ma lentamente, qualcosa è cambiato. L'inossidabile idolo del 12% ha battuto Lesnar, Strowman, tutti i wrestler più forti, ma ha cominciato a venire a noia ai suoi stessi sostenitori. Troppo acqua e sapone, troppo monotono, sempre uguale a se stesso. Era un underdog che diventava Superman quando ce n'era bisogno, aveva una relazione con una Diva Wwe ma le sua rivalità non avevano altri motivi che "Voglio il tuo titolo" o "Ti batterò perchè sono migliore di te". La gente voleva qualcosa di diverso, di più pittoresco ed elettrizzante. Voleva tornare agli anni 80 quando ogni wrestler rappresentava un personaggio ben definito. Voleva un supereroe o un supercattivo per cui tifare ed identificarsi, una figura fantastica che non troviamo nella vita di tutti i giorni, non un tranquillo impiegato che fa il suo lavoro e timbra il cartellino. E all'improvviso, squarciando l'azzurro di un bel giorno d'estate è nato The Fiend. Il figlio immaginario di Joker, Freddy Krueger e Jason di Venerdì 13. Il terrore personificato, il mostro più spaventoso mai concepito da mente umana. Era lui ciò che mancava nel wrestling da tanti anni. Non un semplice cattivo ma l'antagonista orripilante che turba le nostre notti e ci sveglia con grida di terrore. Con lui tanti smart incalliti hanno abbandonato l'ossessione del lottato, stracciato le loro liste dei 5-Star match e ritrovato il piacere di sognare, vagheggiare, concupire un wrestling più bello, più puro, il cui unico limite è la nostra fantasia.
Anche se non erano le sue intenzioni, il Fiend è diventato un idolo per la stessa gente del web che aveva imposto i Bryan, i Punk e i Rollins. E' stata la figura in grado di unire mark e smart, fan tradizionali, storici, casuali e perfino il famigerato 12%. E con questo Movimento alle sue spalle, salire sul tetto del mondo era per lui solo una questione di tempo. Sostenendolo, abbiamo dimostrato che il wrestling non consiste in 2 nani in mutande che si rotolano per terra in mezzo a un pubblico sbadigliante. Il wrestling è storia. Il wrestling è emozioni. E' uno sport che va visto con gli occhi felici di un bambino di 12 anni , che guarda Thanos al cinema e crede che sia reale. Con The Fiend hanno vinto tutti quelli che hanno mai amato questa disciplina, che hanno gridato la loro passione quando nessuno sembrava crederci più, che hanno lottato contro i saccenti sprofondandoli nell'inferno della loro arroganza.
Abbiamo il nostro campione, amici miei.
Abbiamo colui che ci rappresenta e ci unisce in un unico abbraccio.
ABBIAMO VINTO NOI.