I "youtubers" (?)

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Mr. Mackey
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I "youtubers" (?)

Messaggio da Mr. Mackey »

Devo dire che inizialmente giudicavo il fenomeno dei youtubers (si dice cosi?) in maniera piuttosto negativa, mi sembrava che tutti dicessero le loro stronzate di poco conto, tutto avvolto in una particolare mediocritá. Pero devo ammettere di essermi sbagliato, perché di gente che dice cose interessanti ci sono, anche in diversi ambiti, bisogna essere bravi a trovarli.

Poi sicuramente quello che dicono un po' tutti, ovvero che sia il mezzo piú facile con cui arrivare alla gente, anche se sei una comunissima persona senza nessuno dietro le spalle, é sicuramente vero. Pero qua mi viene un dubbio: tu, youtuber, non diventi famoso e conosciuto se hai giá una rete di conoscenza importante? cioé, se io che non mi conosce nessuno, iniziassi a postare su youtube le mie stronzate (non lo farei mai, ma per ipotesi) alla fine non mi visualizerebbe praticamente nessuno, indipendentemente dal contenuto. Poi é ovvio che una volta conosciuto da 1000, é molto facile arrivare anche a 10000, ma il problema consiste proprio nel arrivare a 1000 partendo da zero, cioé senza una vasta rete di conoscenze. Oppure mi sbaglio?
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polykai
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da polykai »

è sufficiente pubblicizzarsi un po', eh

fb, twitter, forum vari... non è che ci voglia l'arte per farsi conoscere all'inizio

il resto poi viene da sè
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Mr. Mackey
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da Mr. Mackey »

polykai ha scritto: fb, twitter, forum vari... non è che ci voglia l'arte per farsi conoscere all'inizio

il resto poi viene da sè
eh, ho capito, tutto facile se uno su facebook ha giá 4000 amicizie ed é seguitissimo su twitter. E quello che ho detto pure io. Ma se il nostro su fb malapena conosce 100 persone, e su twitter non lo segue nessuno, giá le cose diventano piú complicate.
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polykai
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da polykai »

non per nulla "la pubblicità è l'anima del commercio"

youtube non fa eccezione

poi, come già detto, spetta all'utente singolo allargare il proprio bacino di conoscenze usando gli strumenti forniti dalla rete e non
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Colosso
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da Colosso »

E' come quando una persona qualunque decide di aprirsi un suo blog: lo seguiranno alcuni parenti, 2-3 amici intimi e stop. L'esperienza si rivelerà deprimente, il tizio scriverà senza essere letto o commentato da nessuno e in meno di 6 mesi mollerà tutto.
Di chi sono i blog più seguiti? Di personaggi GIA' ultrafamosi che non hanno certo bisogno del blog per farsi conoscere. Chi crede di raggiungere la celebrità dal nulla scrivendo 4 cavolate su internet non è che un povero illuso.
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SouledOut
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da SouledOut »

Perdonatemi se farò un pò la parte del mythbuster, ma siccome fa (anche) parte del mio mestiere lavorare coi social media (soprattutto visivi, anche se non solo youtube), penso di poter fornire qualche parere (un minimo) circostanziato.

Partiamo intanto dal presupposto che, come tutte le forme di broadcasting, Youtube lo puoi fare come hobby/perdita di tempo/gloria personale o come lavoro/fonte di marketing primaria.
Premesso quindi questo, direi di sorvolare sulla prima ipotesi e concentrarsi sulla seconda, visto che comunque la prima richiede mezzi minimi ed ha un ROI minimo.
polykai ha scritto:è sufficiente pubblicizzarsi un po', eh

fb, twitter, forum vari... non è che ci voglia l'arte per farsi conoscere all'inizio

il resto poi viene da sè
Ci sono due cose che non condivido in queste frasi:
a) per farsi conoscere all'inizio e capitalizzare sulla notorietà acquisita (questo secondo punto è particolarmente importante) bisogna avere una compresione del mezzo non banale, sia per quanto riguarda il proprio target potenziale, sia per le modalità espressive.
Ad esempio, la decisione di trattare un particolare argomento, in un certo modo, con certe prese di posizione non è mai casuale, ma è studiata.
C'è uno youtuber italiano, che si chiama argutamente "youtube fa cagare", che ha raggiunto numeri impressionanti (400mila iscritti in meno di 6 mesi) perchè ha intercettato una corrente, o una moda se volete, precisa. Editando e costruendo i suoi contenuti di conseguenza.

b) "il resto viene da sè" mi sembra molto semplicistico, visto che stiamo parlando di uno strumento che, soprattutto in Italia, funziona ancora come qualsiasi broadcaster, stabilendo cioè una connessione ed una fidelizzazione tra youtuber e suo pubblico.
Come si fà? Tramite la costanza nella pubblicazione dei contenuti, la capacità (o la possibilità) di fornire il contenuto adatto al proprio pubblico e la volontà di mantenere ritmi lavorativi spesso non così dissimili da quelli di qualsiasi altro lavoro "a consegna".
Aiuta molto avere alle spale una struttura adeguata, con ufficio marketing e co-editor, ma molti di quelli che lavora in proprio hanno poco sostegno a livello produttivo, quanto piuttosto organizzativo (e legale).
Colosso ha scritto:E' come quando una persona qualunque decide di aprirsi un suo blog: lo seguiranno alcuni parenti, 2-3 amici intimi e stop. L'esperienza si rivelerà deprimente, il tizio scriverà senza essere letto o commentato da nessuno e in meno di 6 mesi mollerà tutto.
Di chi sono i blog più seguiti? Di personaggi GIA' ultrafamosi che non hanno certo bisogno del blog per farsi conoscere. Chi crede di raggiungere la celebrità dal nulla scrivendo 4 cavolate su internet non è che un povero illuso.
Qui non voglio nemmeno iniziare a sbrogliare le assurdità che Colosso ha scritto, ma mi limito solo a ricordare come moltissime forme di content marketing (ovvero costruirsi network e media exposure tramite contenuto che la gente è invogliata a condividere) inizino proprio con la creazione di contenuti su platform non dissimili da blog/forum, per poi reclutare alcune personalità o authority che possano ampliare la propria audience.
Ma tutto parte dal contenuto, sia esso scritto su un blog appena creato che su un blog straseguito, il processo non cambia.
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Colosso
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da Colosso »

Puoi scrivere le cose più originali del mondo ma se non sei un nome già conosciuto o uno pieno di soldi resterai solo un povero folle che grida nel deserto. La gente non spreca il suo tempo prezioso per venire a leggere proprio te. Ci sono migliaia di blog con migliaia di articoli che nessuno ha mai letto e restano a vegetare su internet finchè non vengono cancellati.

P.s. Naturalmente il TU è impersonale, se c'è bisogno di dirlo.
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bonf89
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da bonf89 »

Colosso ha scritto:Puoi scrivere le cose più originali del mondo ma se non sei un nome già conosciuto o uno pieno di soldi resterai solo un povero folle che grida nel deserto. La gente non spreca il suo tempo prezioso per venire a leggere proprio te. Ci sono migliaia di blog con migliaia di articoli che nessuno ha mai letto e restano a vegetare su internet finchè non vengono cancellati.

P.s. Naturalmente il TU è impersonale, se c'è bisogno di dirlo.
Oh, spammando qualcosina si può fare. Nel mio piccolo ho fatto degli articoli con qualche centinaio di visualizzazioni, che saranno poca roba ma neanche il deserto considerando che questo è venuto dal nulla e senza manco dirlo ai miei amici.
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V.I.P. of Clash Of Champions 2016, Backlash 2017, Backlash 2018
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Colosso
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da Colosso »

Lo so, penso che pure io magari potrei fare qualche centinaio di visite, ma da qui a diventare un fenomeno di massa c'è un abisso.

Personalmente poi non ho MAI guardato uno Youtuber in vita mia, quindi anche il più famoso per me è un perfetto sconosciuto.
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SouledOut
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da SouledOut »

Colosso ha scritto:Puoi scrivere le cose più originali del mondo ma se non sei un nome già conosciuto o uno pieno di soldi resterai solo un povero folle che grida nel deserto. La gente non spreca il suo tempo prezioso per venire a leggere proprio te. Ci sono migliaia di blog con migliaia di articoli che nessuno ha mai letto e restano a vegetare su internet finchè non vengono cancellati.

P.s. Naturalmente il TU è impersonale, se c'è bisogno di dirlo.
In realtà tutto quello che serve è il contenuto giusto ed i mezzi giusti per promuoverlo.
Moltissimi blogger hanno iniziato con pochissimi iscritti ed un format collaudato, sono riusciti a costruire partnership con influencer o altre piattaforme per raggiungere audience che altrimenti sarebbero loro precluse, o più semplicemente, hanno centrato delle mode e saputo amministrare la loro notorietà in modo intelligente, tanto da essere ad oggi un partner valido per molt iniziative di marketing.

YouTube, soprattutto nel panorama italiano, funziona pressappoco così (semplifico).
Restando nel contest del gaming (per vari motivi rientra nell'ambito del mio lavoro),
posso citarti molti youtuber che hanno cominciato con pochissimi iscritti e visualizzazioni minime, ed adesso stringono partnership con software house che beneficiano enormemente dell loro seguito per sponsorizzare i propri prodotti.
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polykai
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da polykai »

SouledOut ha scritto:
polykai ha scritto:è sufficiente pubblicizzarsi un po', eh

fb, twitter, forum vari... non è che ci voglia l'arte per farsi conoscere all'inizio

il resto poi viene da sè
Ci sono due cose che non condivido in queste frasi:
a) per farsi conoscere all'inizio e capitalizzare sulla notorietà acquisita (questo secondo punto è particolarmente importante) bisogna avere una compresione del mezzo non banale, sia per quanto riguarda il proprio target potenziale, sia per le modalità espressive.
Ad esempio, la decisione di trattare un particolare argomento, in un certo modo, con certe prese di posizione non è mai casuale, ma è studiata.
C'è uno youtuber italiano, che si chiama argutamente "youtube fa cagare", che ha raggiunto numeri impressionanti (400mila iscritti in meno di 6 mesi) perchè ha intercettato una corrente, o una moda se volete, precisa. Editando e costruendo i suoi contenuti di conseguenza.

b) "il resto viene da sè" mi sembra molto semplicistico, visto che stiamo parlando di uno strumento che, soprattutto in Italia, funziona ancora come qualsiasi broadcaster, stabilendo cioè una connessione ed una fidelizzazione tra youtuber e suo pubblico.
Come si fà? Tramite la costanza nella pubblicazione dei contenuti, la capacità (o la possibilità) di fornire il contenuto adatto al proprio pubblico e la volontà di mantenere ritmi lavorativi spesso non così dissimili da quelli di qualsiasi altro lavoro "a consegna".
Aiuta molto avere alle spale una struttura adeguata, con ufficio marketing e co-editor, ma molti di quelli che lavora in proprio hanno poco sostegno a livello produttivo, quanto piuttosto organizzativo (e legale).
a) non penso che tutti gli youtuber si mettano a fare ricerche studiate su cosa dire... molti lo fanno e basta, solo per il gusto di farlo, poi è chiaro che la scelta di cosa dire e come dirla dipenda anche dagli obiettivi che si è preposto la persona in questione

b) "il resto viene da sè" intendeva poi il riscontro di quello che si produce con i gusti del pubblico: i tuoi contenuti hanno successo? ottengono visibilità? ottimo! vuol dire che hai scelto bene... in caso contrario magari ci sarebbe qualcosa da aggiustare, anche senza avere alle spalle l'ufficio marketing
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SouledOut
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Re: I "youtubers" (?)

Messaggio da SouledOut »

polykai ha scritto:a) non penso che tutti gli youtuber si mettano a fare ricerche studiate su cosa dire... molti lo fanno e basta, solo per il gusto di farlo, poi è chiaro che la scelta di cosa dire e come dirla dipenda anche dagli obiettivi che si è preposto la persona in questione

b) "il resto viene da sè" intendeva poi il riscontro di quello che si produce con i gusti del pubblico: i tuoi contenuti hanno successo? ottengono visibilità? ottimo! vuol dire che hai scelto bene... in caso contrario magari ci sarebbe qualcosa da aggiustare, anche senza avere alle spalle l'ufficio marketing

La risposta al punto a credo sia in questa frase, che ho premesso al mio ultimo post:
SouledOut ha scritto:Partiamo intanto dal presupposto che, come tutte le forme di broadcasting, Youtube lo puoi fare come hobby/perdita di tempo/gloria personale o come lavoro/fonte di marketing primaria.
Premesso quindi questo, direi di sorvolare sulla prima ipotesi e concentrarsi sulla seconda, visto che comunque la prima richiede mezzi minimi ed ha un ROI minimo.
soprattutto nella parte in bold, si capisce che stiamo parlando di chi ha messo un minimo di planning nel proprio canale youtube.
Il ragazzino che si filma mentre sbrocca o mentre cade/fa scherzi/ insulta/lancia accendini etc, ha un return of investment molto basso, anche considerando le poche risorse impiegate, visto che difficilmente riesce a monetizzare il proprio video al di là dei soldi di youtube per le visualizzazioni.
Primo, perchè molto spesso la fama che ne trae risulta in cattiva pubblicità.
Secondo, perchè dal punto di vista del marketing non molti prodotti, idealmente, saranno accostabili al suo target e al suo prodotto.

Punto b, Youtube mette a disposizione molti strumenti, sia per definire il proprio pubblico che per osservare le tendenze e le novità del mezzo.
Alcuni possono essere ulteriormente raffinati, soprattutto nel definire il proprio demographics, ma molti più content creator di quanti tu creda hanno un occhio attento al proprio pubblico e alle potenziali nicchie di contenuto da sfruttare.
Ovviamente, sempre considerando chi usa youtube per lavoro.
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Re: I "youtubers" (?)

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Colosso ha scritto: Personalmente poi non ho MAI guardato uno Youtuber in vita mia, quindi anche il più famoso per me è un perfetto sconosciuto.
Ed è questo il punto. Sono tutti sconosciuti.

Gli youtuber, soprattutto i gamers, sono partiti da zero, non erano nessuno. Poi col tempo hanno acquisito una fanbase di migliaia (in alcuni casi milioni) di iscritti e adesso sono """"famosi"""", nel senso che non sono famosi universalmente, ma solo per quelli di nicchia che li seguono (e sono comunque tanti).

Pensa che in media uno youtuber con 1 milione di iscritti (e ce ne sono tantissimi) se si impegna può alzare anche 10 mila euro al mese. Per dire.
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