La canzone, è stato già detto, è una critica alla società. E pure ben fatta. E quella "scimmia che balla" è una citazione a un libro che è un must dell'etologia, non pizza e fichi. Può non piacere la canzone, può non piacere com'è stata confezionata, ma ridurla a una "scimmia che balla" significa essere minus habens o troll.
Arrivò terza quella canzone de Il volo che, sicuramente orecchiabile, sicuramente d'effetto i "tre tenori" italiani che scimmiottano Pavarotti, ma aveva un testo da liceali che faceva orrore anche alle scimmie del Borneo. Ha vinto una canzone quest'anno che ha questo "sofisticatissimo" testo:
Minchia, il Portogallo aveva il nuovo Leopardi e noi, platea non sofisticata, siamo andati dietro a una scimmia che balla! Che fessi! Tra l'altro che originale: una canzone d'amore sdolcinata con le stesse due strofe ripetute! A saperlo! Elton John si sarà mangiato le mani per essersi sprecato a scrivere Your Song o Sorry Seems to Be the Hardest Word!se un giorno qualcuno chiede di me
di che ho vissuto per amarti
prima di te, io esistevo soltanto
stando e con nulla da dare
mio tesoro, ascolta le mie preghiere
ti sto chiedendo di tornare, che mi vorresti ancora
io so che nessuno ama da solo
forse imparerai ancora lentamente
mio tesoro, ascolta le mie preghiere
ti sto chiedendo di tornare, che mi vorresti ancora
io so che nessuno ama da solo
forse imparerai ancora lentamente
se il tuo cuore non vuole arrendersi
non sente passione, non vuole soffrire
senza fare dei piani per quello che verrà
il mio cuore potrà amare per tutti e due
Le verità è che per apprezzare davvero la canzone di Gabbani bisogna capirla (cosa che te, a quanto hai detto, non hai fatto, e pretendi pure di fare la lezioncina), e in una competizione internazionale una canzone che va capita, perché il suo punto forte è il testo, non parte in vantaggio, soprattutto in una lingua che non sia l'inglese.
Che poi, sesto posto, mica male con tutte queste problematiche. Non fosse che era stata in testa fino a una settimana fa nei sondaggi e nei siti di scommesse si parlerebbe di un successo, invece con la vittoria non lontana resta un po' l'amaro in bocca.