Guilty Fever ha scritto:Il numero delle teste non pensanti é ininfluente, possono essere cento o nessuna ma della loro opinione non ce ne si deve curare proprio perché non pensanti.
Se un allenatore sceglie volontariamente di incidere il meno possibile nella resa della squadra (l'allenatore migliore é quello che fa meno danni, cit. Allegri), é naturale che nel momento in cui la scelta di non incidere funzioni non riceva meriti (per cosa dovrebbe riceverli?), mentre nel momento in cui non funzionano é doveroso chiedersi se forse un approccio più interventista avrebbe potuto dare risultati diversi.
Poi intendiamoci, io non penso che la mano di Allegri nella Juve non ci sia stata, certe partite sono state evidentemente studiate (come del resto certe altre non lo sono state), la contraddizione di Allegri sta proprio nel suo modo di vendersi, pretende rispetto semplificando il suo compito, diventa difficile trovargli dei meriti se lui é il primo a togliersene. Altri allenatori hanno vinto giocando un calcio non appariscente ma non ho mai sentito dire a nessuno che il proprio lavoro consista nel rendersi meno influenti possibili, un Ancelotti che per primo non si definisce un tattico particolarmente ferrato non ha mai messo in discussione la complessità del suo mestiere e dello sport a cui partecipa.
Il discorso di fondo che fai è corretto e non lo metto in dubbio, semplicemente, a me il fare di Allegri, ripeto, sa più di "furbata paracula", lui ha una grande autostima (detto da persone che lo han conosciuto) e di certo è convinto nel profondo che i suoi meriti ci siano e non siano nemmeno tanto piccoli, il perchè il suo "personaggio" voglia autosminuirsi secondo me è una semplice paraculata, ripeto, più per "pararsi il culo" nelle sconfitte.
Guilty Fever ha scritto:Questo é palesemente falso almeno per quanto riguarda Madrid, dove Ronaldo é arrivato con lo status della stella nonché la temporanea etichetta di calciatore più pagato al mondo, anzi, per quel Real forse l'ossessione Champions, la decima Champions, era persino superiore a quella che ha questa Juve, un anno dopo Ronaldo arrivò Mourinho campione d'Europa con l'Inter e con un'aura da semidio addosso senza precedenti, dopo di lui arrivò l'allenatore in attività con più Champions League vinte, Ancelotti, l'obbligo di vincere la Champions c'é sempre stato. Poi chiaro che una volta che ne vince una, due, tre l' "obbligo" morale di vincerne un altra progressivamente cali.
Non credo sia palesemente falso perchè Ronaldo al Real condivideva oneri ed onori con tanti altri campioni (l'anno del suo acquisto arrivò anche Kakà ed in seguito Bale) e la pressione che c'era a Madrid per vincere la decima c'era a prescindere, Ronaldo o non Ronaldo.
Per assurdo, nel caso di Mourinho, il grosso delle "pressioni" sul "doverla vincere" era paradossalmente più sull'allenatore.
Guilty Fever ha scritto:Sì, ma questa é una diretta conseguenza del "metodo Allegri", come ho scritto sopra, non é colpa di una presunta deformazione insita nel pensiero di chi guarda, é Allegri che ha voluto formare questo pensiero portando avanti da anni la sua battaglia personale sulla complessità del calcio e del ruolo dell'allenatore. Un Guardiola, un Mourinho un pensiero simile non l'hanno mai portato avanti, é infatti i meriti delle loro vittorie non vengono attribuite a un singolo.
E no, è proprio questo il punto con cui mi riallaccio al precedente punto.
Se Allegri "celebra" i calciatori quando vince (dando a loro i maggiori meriti) in automatico la logica vorrebbe che si scaricasse su di loro anche la colpa delle sconfitte.
Se vinci la Champions, "grandi Ronaldo & co." e solo in ultimo, in piccolo, "bravo Allegri".
Se la Champions non la vinci, "delusione Ronaldo & co." e poi, in piccolo, "Allegri poteva fare di più".
Invece solo le vittorie trovano la chiave di lettura corrispondente su riportata, le sconfitte no.
Guilty Fever ha scritto:I "sé" e i "ma" in uno sport in cui un singolo gol vale una partita esistono eccome. Il Napoli é arrivato ad un momento in cui poteva vincere legittimamente il campionato, non é accaduto perché il calcio é episodico e l'episodio ha girato a favore della Juve, ma già il fatto che una varietà di scenari diversi sarebbero potuti risultare da quel momento della stagione ne legittima il valore.
Questo per dire che il "metodo Allegri" in realtà non garantisce nulla, perché quel campionato é stato messo in una discussione che poteva legittimamente risultare in una vittoria di Sarri o di Allegri. E il problema é che lo stesso Allegri in maniera intransigente afferma di "aver sempre vinto mentre altri non vincono mai", la chiusura mentale é sua.
I "se" e i "ma" non servono se si giudica "la storia".
Possono costituire un eventuale momento di discussione o approfondimento ma sono comunque fini a loro stessi dato che conta il risultato finale nel giudicare l'andamento di una stagione.
Per fare l'esempio della tua Inter, qualora per il 2° anno di fila andasse in Champions, da un punto di vista prettamente sportivo (ed economico) non si potrebbe dire che abbia disputato una stagione fallimentare (attenendosi al campionato quanto meno) ed è questo (il risultato finale) ciò che conta maggiormente ai fini "storici".
Poi si può analizzare il "come" abbia condotto la stagione e quindi ravvisare i vari incidenti di percorso, il gioco latitante ecc. ma alla fine nonotante tutti questi elementi è riuscita a portare la nave in porto.
Se domani esonerassero Spalletti lui potrebbe dire: "i risultati sono dalla mia, mi è stato chisto di portare la squadra in CL e per 2 anni ho portato a termine l'incarico", chi potrebbe dire il contrario?
Così Allegri; presenta la lista degli "incarichi completati" e dice "io ho portato a termine gli incarichi", chi mi critica parla di eventualità non realizzate ("SE Spalletti non sostituisce Icardi", "SE Pjanic viene espulso" ecc.), io parlo di cose concrete.
Sul peso degli episodi io sono d'accordo e sono il primo sostenitore del fatto che spesso incidano più di un bel gioco o più di un calciatore fenomenale, ma se si considerano dettagli ed episodi nella sfida tra juve e napoli dell'anno scorso, vale anche farlo ad esempio nella gara tra ajax e juve di CL quest'anno (e l'Ajax al di la del gioco espresso, ha avuto la buona sorte di trovare il gol su 2 episodi mentre la Juve solo in uno, ma alla fine cosa importa? L'Ajax è arrivato in semifinale, i bianconeri no).
Guilty Fever ha scritto:Pensavo avessi detto che i "se" e i "ma" non esistono.
E chi ha parlato di "se" e "ma"? Ho analizzato motivi tecnici, tattici ed "extra" del perchè quello scudetto finì a Torino, ma ho detto che di certo anche Allegri sbagliò qualcosa e sarebbe da sciocchi dire il contrario.
Di certo però i motivi "tattici" (riferendomi con questo termine al lavoro dell'allenatore in generale) non furono i principali artefici di quello scudetto svanito.