La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

Messaggio da Guilty Fever »

A-Train ha scritto:La prostituzione intellettuale e morale di parte della stampa e parte dei tifosi ha infatti fatto andare le cose così come descritte[...]
Anche il fatto che di cinque gol segnati nelle partite calde letteralmente tutti portino la firma di Ronaldo, gol peraltro anche abbastanza fortuiti, credo tutti di testa più un rigore, manco a dire che Ronaldo sia stato in qualche modo favorito dalla manovra offensiva Juventina.

In questa Champions la mano di Ronaldo s'é vista nitidamente, quella di Allegri solo a sprazzi ed é mancata nel momento decisivo, il secondo tempo con l'Ajax in cui ha straperso la sfida a scacchi con Ten Hag, lui che del vincere le partite vivendole sul momento anziché studiandole prima ne ha fatto un cavallo di battaglia.
Mi sembra che anche giustamente si condanni l'allenatore e non il giocatore singolo, non é una questione di prostituzione intellettuale ma di valutazione dei fatti che se non é oggettiva certo presenta elementi concreti a suo sostegno.

Oltretutto mi pare che in passato altri allenatori (Fergie, ma anche Ancelotti e Zidane, oltre al Mou che non ha vinto la Champions) hanno vinto con Ronaldo e i loro meriti non sono mai stati negati né ridimensionati, quindi questa narrazione per cui tutti i meriti delle vittorie vengano attribuiti arbitrariamente a Ronaldo non trova riscontro reale, almeno nelle teste pensanti.
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AL Snow
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

Messaggio da AL Snow »

Per dirla tutta è vero che Allegri non ha mai avuto molto credito in generale nell'ambiente del tifo bianconero, ma fino a questa stagione era una minoranza che lo contestava apertamente.
Quest'anno ha sbagliato tutto, dalla strategia di molte partite, alla preparazione fisica catastrofica ed anche nella gestione di Dybala, che ormai si è capito non essere Messi ma ha dimostrato di poter essere molto meglio di com'è apparso nella seconda metà di stagione.
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

Messaggio da Guilty Fever »

Un altro paio di cose:
A-Train ha scritto:[...]state certi che se la Juventus avesse vinto la Champions si sarebbero dati meriti a tutti ma solo in ultimo ad Allegri[...].
Non sono io ad iniziare ogni intervista con "Innanzitutto c'é da fare i complimenti ai ragazzi" e a dichiarare pubblicamente che le partite le vincono i calciatori bravi e non gli allenatori.
Allegri raccoglie la considerazione del ruolo che semina. Quando vince qualcosa Guardiola, o Mourinho, o Klopp, o Zidane (allenatori che tatticamente più diversi non possono essere), si prendono la loro fetta di (doverosi) meriti. Sospetto perché nessuno sminuisce il proprio ruolo a mezzo stampa e anzi tutti hanno una grande considerazione di sé e del proprio lavoro, ma é solo un sospetto.
A-Train ha scritto:[...]se solo il campionato di serie A fosse più equilibrato vorrei tanto che una squadra diversa dalla Juventus vincesse lo scudetto[...].
Sarri é stato a dieci minuti (e un cambio di Spalletti) dal soffiargli lo Scudetto, eh, anche basta con 'sta narrazione che col """gioco""" di Allegri si vincono gli scudetti in carrozza mentre cambiare idee di calcio sarebbe un ingiustificato azzardo che farebbe quasi sicuramente crollare il castello di carte.

Che tanto poi se il castello di carte non crolla (e con Pep non crollerebbe, mi ci gioco i testicoli) direte che fare il bel gioco coi calciatori forti é facile, come avete fatto per tutta la sua carriera...

Ah poi ricordami chi col Milan ha perso lo scudetto seguendo lo stesso credo calcistico di oggi.
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

Messaggio da A-Train »

Guilty Fever ha scritto:Un altro paio di cose:
A-Train ha scritto:[...]state certi che se la Juventus avesse vinto la Champions si sarebbero dati meriti a tutti ma solo in ultimo ad Allegri[...].
Non sono io ad iniziare ogni intervista con "Innanzitutto c'é da fare i complimenti ai ragazzi" e a dichiarare pubblicamente che le partite le vincono i calciatori bravi e non gli allenatori.
Allegri raccoglie la considerazione del ruolo che semina. Quando vince qualcosa Guardiola, o Mourinho, o Klopp, o Zidane (allenatori che tatticamente più diversi non possono essere), si prendono la loro fetta di (doverosi) meriti. Sospetto perché nessuno sminuisce il proprio ruolo a mezzo stampa e anzi tutti hanno una grande considerazione di sé e del proprio lavoro, ma é solo un sospetto.
A-Train ha scritto:[...]se solo il campionato di serie A fosse più equilibrato vorrei tanto che una squadra diversa dalla Juventus vincesse lo scudetto[...].
Sarri é stato a dieci minuti (e un cambio di Spalletti) dal soffiargli lo Scudetto, eh, anche basta con 'sta narrazione che col """gioco""" di Allegri si vincono gli scudetti in carrozza mentre cambiare idee di calcio sarebbe un ingiustificato azzardo che farebbe quasi sicuramente crollare il castello di carte.

Che tanto poi se il castello di carte non crolla (e con Pep non crollerebbe, mi ci gioco i testicoli) direte che fare il bel gioco coi calciatori forti é facile, come avete fatto per tutta la sua carriera...

Ah poi ricordami chi col Milan ha perso lo scudetto seguendo lo stesso credo calcistico di oggi.
Ti rispondo in un post unico qui (considerando anche ciò che hai detto nel primo quote):

-il caso di Ronaldo come unico eventuale (o comunque principale) protagonista di un eventuale vittoria della Champions da parte della Juventus è qualcosa che sarebbe avvenuto soltanto nel club bianconero. Nè a Manchester, né a Madrid si è mai detto "c'è Ronaldo, devono vincere la Champions", questi discorsi li ho sentiti fare solo da quando il portoghese è a Torino (per cui i paragoni che fai con Ancelotti Zidane o Ferguson non hanno ragione d'essere).
E stai pur Certo che le teste pensanti non sono tante come crediamo e ribadisco se la Juventus avesse alzato la Champions sarebbe stata la vittoria di Ronaldo se non l'avesse vinta come è successo è stata solo colpa di Allegri e i meriti dell'allenatore ci sono a prescindere (come anche demeriti).
Ti faccio il più banale degli esempi: Ronaldo segna su un cross di Cancelo. Di chi è il merito di aver messo cancelo in formazione? Dell'allenatore.
eppure per tutti Ronaldo ha segnato da solo quasi come se il pallone non gli fosse stato passato da un compagno di squadra che ha giocato quella partita per scelta dell'allenatore quindi già questo smonta ogni eventuale discorso del Ronaldo si inventa i gol Ronaldo segna anche grazie all'apporto dei compagni di squadra e i compagni di squadra oltre a Ronaldo stesso chi li schiera? La Santissima Trinità?
Magari in quella partita Allegri metteva De Sciglio che essendo un calciatore più scarso di Cancelo non indovinava il cross trasformato in gol da Ronaldo e il portoghese magari non segnava. Il calcio è tutta una concatenazione di eventi ed elementi e non si può vivisezionarlo prendendo solo spezzoni comodi a ciò che serve al nostro discorso (ed è la stessa vivisezione delle prostitute intellettuali che se si vince "viva Ronaldo", se si perde "Allegri merda").
Quante volte abbiamo assistito ai media italiani prostituiti nel lato opposto (ossia a celebrare troppo Allegri) esaltarlo per dei cambi che si sono poi rivelati decisivi per vincere una partita?
Una critica onesta direbbe: "se risultano decisivi dei cambi è perché forse hai sbagliato qualcosa nell' 11 titolare", eppure hanno sempre fatto passare il messaggio del genio della panchina che con i cambi in corsa raddrizza le partite; io credo che manchi l'equilibrio nel giudizio ossia non glorificarlo troppo quando vince con i cambi e non dargli troppo addosso se sbaglia qualcosa nella formazione di partenza ma cercare di mediare i giudizi ed ottenerne uno più equilibrato.
-che lui dica sempre che si deve fare i complimenti ai calciatori (perché in fin dei conti sul campo ci vanno loro) è un qualcosa che ha sempre detto, anche ai tempi di Cagliari (in cui esprimeva un calcio decisamente più offensivo e divertente rispetto a quello che ha offerto a Milano e soprattutto Torino).
Tra l'altro a me sembra anche una sorta di scudo preventivo alle critiche, ossia, "se quando si vince io dico che i meriti principali sono dei calciatori, non prendetevela con me quando si perde perché anche nelle sconfitte la colpa principale è dei calciatori" solo che magari è brutto e indelicato che di fronte a una sconfitta lui dica chiaramente "è più colpa dei calciatori che mia, esattamente come più merito loro che mio quando si vince" e allora si aspetta che qualcuno con le rotelle più fini e un pensiero più elastico capisca da sé che nel momento in cui loda i calciatori nelle vittorie addossa direttamente a loro la maggior parte delle colpe delle sconfitte quando queste arriveranno.
Per questo non concordo con te quando dici "Allegri raccoglie la considerazione del ruolo che semina" perché se così fosse lui passerebbe in sordina nella "scala gerarchica" dei meriti quando si vince ma farebbe lo stesso quando si perde...e non è andata così.
-a me che si vinca con un gioco brutto o uno bello non cambia nulla nella formulazione del mio pensiero, io non sono uno di quelli che "si vince solo giocando male", si vince e stop, puoi farlo tramite un percorso o un altro, l'importante è il piazzamento finale.
riguardo all'anno scorso, io non ho la sfera di cristallo, non so se il Napoli avrebbe vinto lo scudetto o meno e francamente io parlo di dati certi, non con retorica spicciola per cui "Spalletti ha sbagliato il cambio, Orsato doveva espellere pjanic, lo scudetto perso in albergo, le scie chimiche, e il piddì che fa?" queste cose le lascio onestamente alle chiacchiere da bar di chi non vede altro che i 'se' e i 'ma'. le cose vanno come vanno, non esistono i 'se' altrimenti potrei dire: "se la difesa della Juventus fosse stata più attenta sul colpo di testa di de ligt magari anche la gara di ritorno finiva 1-1 e tra supplementari e rigori la Juventus batteva l'Ajax e staremmo parlando magari di una squadra ancora in corsa in Champions". Questo poteva accadere? È accaduto? No, quindi il discorso ha valenza zero.
e (mi sembra anche sciocco specificarlo) a me se la Juventus non vincesse il prossimo scudetto (a prescindere da chi sarà il prossimo allenatore) farebbe piacere soltanto per gli ingrati anti-allegriani, ma non perché io sia una groupie di Allegri, ho trovato ridicoli agli stessi juventini che vedendo i migliori risultati in Europa di Allegri rispetto a Conte perculavano appunto conte con la storia del ristorante da €100; io non tollero l'ingratitudine a questo mondo ed ogni critica che va fatta non deve mai essere un dito puntato contro. come anche tifosi del Milan appecoronati a Berlusconi e Galliani, pronti a prendere per il culo Seedorf quando fu esonerato mentre andava ripetendo "questa squadra non ha calciatori da Milan e non tornerà mai a certi fasti se si continua a mettere sotto contratto gente che nel grande Milan non avrebbe giocato nemmeno la partitella del giovedì". i pecoroni pro condor e pro Silvio a prendere per il culo Seedorf ma gli anni seguenti (da Inzaghi a Mihajlovic, da Brocchi a Montella fino a Gattuso) non mi pare abbiano portato grandi campioni e grandi vittorie per cui forse Seedorf aveva ragione e loro, invece di capire che lui parlava in primis per il bene del Milan, gli si sono rivoltati contro.
Per il resto non capisco la convinzione da permetterti di mettermi negli anti guardiola da dove ti derivi, dal momento che io non ho espresso nè simpatie nè antipatie per nessuno (quando dici "direTE che fare il bel gioco coi calciatori forti é facile, come aveTE fatto per tutta la sua carriera").
Al massimo se non vincesse la Champions ma solo lo scudetto potrei dire: "hanno speso tanti soldi di stipendio per un allenatore che alla fine ha portato in bacheca le stesse cose che portava il suo meno costoso predecessore (che è un po' lo stesso discorso fatto con Ronaldo quest'anno: "hanno preso Ronaldo, hanno speso tanti soldi per vincere per assurdo meno trofei rispetto all'anno prima").
di certo non direi stupidaggini come "con quella rosa vincerei anche io in panchina".
Sul Milan: quello scudetto fu perso per vari motivi, in primis i vari infortuni, seguiti dalla scellerata idea dell'anno prima di non rinnovare il contratto di Pirlo mandandolo alla Juventus (resto convinto che senza Pirlo la prima Juve di Conte lo scudetto non lo avrebbe vinto) e dall'imposizione da parte della società su Allegri di non usare più Aquilani nel momento in cui a centrocampo gli uomini erano contati perché altrimenti avrebbe raggiunto il numero minimo di presenze da rendere obbligatorio il suo riscatto dal Liverpool.
Poi sicuramente anche lui sbagliò delle cose e nessuno lo mette in dubbio ma di certo quello scudetto non fu perso per colpa della qualità del calcio espresso (che era sostanzialmente lo stesso che l'hanno prima gli aveva consentito di vincere il campionato) quanto piuttosto i vari fattori correlati che ho citato.
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A-Train
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

Messaggio da A-Train »

TheRealSantino ha scritto:Molti “pecoroni” anti allegri semplicemente sapevano che questi campionati gli avremmo vinto anche senza panchina, e magari anche più facilmente, visto che l’anno scorso abbiamo sofferto con un Napoli nettamente inferiore.

Semplicemente bisogna azzardare e cambiare, più di così non avremmo potuto ottenere, era doveroso cercare di dare una svolta.
non credo proprio che con qualunque allenatore al 100% la Juventus avrebbe vinto gli stessi trofei (nessuno tra di noi è nostradamus fino a prova contraria e anche se ci fosse solo un 1% di possibilità che anche senza Allegri la Juventus avrebbe vinto gli stessi trofei basta a non considerarla una certezza) che ha vinto con Allegri solo perché la rosa è forte altrimenti avvaloreresti il discorso di chi, anche se venisse un guardiola e vincesse ugualmente lo scudetto, lo criticherebbe dicendo: "ha una rosa superiore agli altri ovvio che vinca".
il discorso "vince solo perché allena fuoriclasse" non è che varrebbe per Allegri e non per il guardiola di turno solo perché con Allegri vinci le partite facendo addormentare gli spettatori mentre con Guardiola lo fai "uscendo il ca22o a mezza carne".
io più semplicemente penso che si dovrebbe avere la moderazione di dire "è finito un ciclo grazie di tutto mister", senza aggiungere al tutto considerazioni del tipi: "ci siamo liberati da un incapace, finalmente ci divertiremo allo stadio, non ha fatto niente di che perché con questa rosa vincevo anch'io" e cose simili che vanno bene giusto al bar, perché sono proprio i tifosi che aggiungono queste cose ai soliti ringraziamenti di rito che meriterebbero di vedere la propria squadra in eccellenza.
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

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Il numero delle teste non pensanti é ininfluente, possono essere cento o nessuna ma della loro opinione non ce ne si deve curare proprio perché non pensanti.

Se un allenatore sceglie volontariamente di incidere il meno possibile nella resa della squadra (l'allenatore migliore é quello che fa meno danni, cit. Allegri), é naturale che nel momento in cui la scelta di non incidere funzioni non riceva meriti (per cosa dovrebbe riceverli?), mentre nel momento in cui non funzionano é doveroso chiedersi se forse un approccio più interventista avrebbe potuto dare risultati diversi.
Poi intendiamoci, io non penso che la mano di Allegri nella Juve non ci sia stata, certe partite sono state evidentemente studiate (come del resto certe altre non lo sono state), la contraddizione di Allegri sta proprio nel suo modo di vendersi, pretende rispetto semplificando il suo compito, diventa difficile trovargli dei meriti se lui é il primo a togliersene. Altri allenatori hanno vinto giocando un calcio non appariscente ma non ho mai sentito dire a nessuno che il proprio lavoro consista nel rendersi meno influenti possibili, un Ancelotti che per primo non si definisce un tattico particolarmente ferrato non ha mai messo in discussione la complessità del suo mestiere e dello sport a cui partecipa.
A-Train ha scritto:Nè a Manchester, né a Madrid si è mai detto "c'è Ronaldo, devono vincere la Champions", questi discorsi li ho sentiti fare solo da quando il portoghese è a Torino (per cui i paragoni che fai con Ancelotti Zidane o Ferguson non hanno ragione d'essere).
Questo é palesemente falso almeno per quanto riguarda Madrid, dove Ronaldo é arrivato con lo status della stella nonché la temporanea etichetta di calciatore più pagato al mondo, anzi, per quel Real forse l'ossessione Champions, la decima Champions, era persino superiore a quella che ha questa Juve, un anno dopo Ronaldo arrivò Mourinho campione d'Europa con l'Inter e con un'aura da semidio addosso senza precedenti, dopo di lui arrivò l'allenatore in attività con più Champions League vinte, Ancelotti, l'obbligo di vincere la Champions c'é sempre stato. Poi chiaro che una volta che ne vince una, due, tre l' "obbligo" morale di vincerne un altra progressivamente cali.
A-Train ha scritto:-il caso di Ronaldo come unico eventuale (o comunque principale) protagonista di un eventuale vittoria della Champions da parte della Juventus è qualcosa che sarebbe avvenuto soltanto nel club bianconero.
Sì, ma questa é una diretta conseguenza del "metodo Allegri", come ho scritto sopra, non é colpa di una presunta deformazione insita nel pensiero di chi guarda, é Allegri che ha voluto formare questo pensiero portando avanti da anni la sua battaglia personale sulla complessità del calcio e del ruolo dell'allenatore. Un Guardiola, un Mourinho un pensiero simile non l'hanno mai portato avanti, é infatti i meriti delle loro vittorie non vengono attribuite a un singolo.
A-Train ha scritto:Le cose vanno come vanno, non esistono i 'se' altrimenti potrei dire: "se la difesa della Juventus fosse stata più attenta sul colpo di testa di de ligt magari anche la gara di ritorno finiva 1-1 e tra supplementari e rigori la Juventus batteva l'Ajax e staremmo parlando magari di una squadra ancora in corsa in Champions". Questo poteva accadere? È accaduto? No, quindi il discorso ha valenza zero.
I "sé" e i "ma" in uno sport in cui un singolo gol vale una partita esistono eccome. Il Napoli é arrivato ad un momento in cui poteva vincere legittimamente il campionato, non é accaduto perché il calcio é episodico e l'episodio ha girato a favore della Juve, ma già il fatto che una varietà di scenari diversi sarebbero potuti risultare da quel momento della stagione ne legittima il valore.
Questo per dire che il "metodo Allegri" in realtà non garantisce nulla, perché quel campionato é stato messo in una discussione che poteva legittimamente risultare in una vittoria di Sarri o di Allegri. E il problema é che lo stesso Allegri in maniera intransigente afferma di "aver sempre vinto mentre altri non vincono mai", la chiusura mentale é sua.
A-Train ha scritto:Sul Milan: quello scudetto fu perso per vari motivi, in primis i vari infortuni, seguiti dalla scellerata idea dell'anno prima di non rinnovare il contratto di Pirlo mandandolo alla Juventus (resto convinto che senza Pirlo la prima Juve di Conte lo scudetto non lo avrebbe vinto) e dall'imposizione da parte della società su Allegri di non usare più Aquilani nel momento in cui a centrocampo gli uomini erano contati perché altrimenti avrebbe raggiunto il numero minimo di presenze da rendere obbligatorio il suo riscatto dal Liverpool.
Poi sicuramente anche lui sbagliò delle cose e nessuno lo mette in dubbio ma di certo quello scudetto non fu perso per colpa della qualità del calcio espresso (che era sostanzialmente lo stesso che l'hanno prima gli aveva consentito di vincere il campionato) quanto piuttosto i vari fattori correlati che ho citato.
Pensavo avessi detto che i "se" e i "ma" non esistono.
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Re: La Vexata quaestio: Allegri andrà via?

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Guilty Fever ha scritto:Il numero delle teste non pensanti é ininfluente, possono essere cento o nessuna ma della loro opinione non ce ne si deve curare proprio perché non pensanti.
Se un allenatore sceglie volontariamente di incidere il meno possibile nella resa della squadra (l'allenatore migliore é quello che fa meno danni, cit. Allegri), é naturale che nel momento in cui la scelta di non incidere funzioni non riceva meriti (per cosa dovrebbe riceverli?), mentre nel momento in cui non funzionano é doveroso chiedersi se forse un approccio più interventista avrebbe potuto dare risultati diversi.
Poi intendiamoci, io non penso che la mano di Allegri nella Juve non ci sia stata, certe partite sono state evidentemente studiate (come del resto certe altre non lo sono state), la contraddizione di Allegri sta proprio nel suo modo di vendersi, pretende rispetto semplificando il suo compito, diventa difficile trovargli dei meriti se lui é il primo a togliersene. Altri allenatori hanno vinto giocando un calcio non appariscente ma non ho mai sentito dire a nessuno che il proprio lavoro consista nel rendersi meno influenti possibili, un Ancelotti che per primo non si definisce un tattico particolarmente ferrato non ha mai messo in discussione la complessità del suo mestiere e dello sport a cui partecipa.
Il discorso di fondo che fai è corretto e non lo metto in dubbio, semplicemente, a me il fare di Allegri, ripeto, sa più di "furbata paracula", lui ha una grande autostima (detto da persone che lo han conosciuto) e di certo è convinto nel profondo che i suoi meriti ci siano e non siano nemmeno tanto piccoli, il perchè il suo "personaggio" voglia autosminuirsi secondo me è una semplice paraculata, ripeto, più per "pararsi il culo" nelle sconfitte.
Guilty Fever ha scritto:Questo é palesemente falso almeno per quanto riguarda Madrid, dove Ronaldo é arrivato con lo status della stella nonché la temporanea etichetta di calciatore più pagato al mondo, anzi, per quel Real forse l'ossessione Champions, la decima Champions, era persino superiore a quella che ha questa Juve, un anno dopo Ronaldo arrivò Mourinho campione d'Europa con l'Inter e con un'aura da semidio addosso senza precedenti, dopo di lui arrivò l'allenatore in attività con più Champions League vinte, Ancelotti, l'obbligo di vincere la Champions c'é sempre stato. Poi chiaro che una volta che ne vince una, due, tre l' "obbligo" morale di vincerne un altra progressivamente cali.
Non credo sia palesemente falso perchè Ronaldo al Real condivideva oneri ed onori con tanti altri campioni (l'anno del suo acquisto arrivò anche Kakà ed in seguito Bale) e la pressione che c'era a Madrid per vincere la decima c'era a prescindere, Ronaldo o non Ronaldo.
Per assurdo, nel caso di Mourinho, il grosso delle "pressioni" sul "doverla vincere" era paradossalmente più sull'allenatore.
Guilty Fever ha scritto:Sì, ma questa é una diretta conseguenza del "metodo Allegri", come ho scritto sopra, non é colpa di una presunta deformazione insita nel pensiero di chi guarda, é Allegri che ha voluto formare questo pensiero portando avanti da anni la sua battaglia personale sulla complessità del calcio e del ruolo dell'allenatore. Un Guardiola, un Mourinho un pensiero simile non l'hanno mai portato avanti, é infatti i meriti delle loro vittorie non vengono attribuite a un singolo.
E no, è proprio questo il punto con cui mi riallaccio al precedente punto.
Se Allegri "celebra" i calciatori quando vince (dando a loro i maggiori meriti) in automatico la logica vorrebbe che si scaricasse su di loro anche la colpa delle sconfitte.
Se vinci la Champions, "grandi Ronaldo & co." e solo in ultimo, in piccolo, "bravo Allegri".
Se la Champions non la vinci, "delusione Ronaldo & co." e poi, in piccolo, "Allegri poteva fare di più".
Invece solo le vittorie trovano la chiave di lettura corrispondente su riportata, le sconfitte no.
Guilty Fever ha scritto:I "sé" e i "ma" in uno sport in cui un singolo gol vale una partita esistono eccome. Il Napoli é arrivato ad un momento in cui poteva vincere legittimamente il campionato, non é accaduto perché il calcio é episodico e l'episodio ha girato a favore della Juve, ma già il fatto che una varietà di scenari diversi sarebbero potuti risultare da quel momento della stagione ne legittima il valore.
Questo per dire che il "metodo Allegri" in realtà non garantisce nulla, perché quel campionato é stato messo in una discussione che poteva legittimamente risultare in una vittoria di Sarri o di Allegri. E il problema é che lo stesso Allegri in maniera intransigente afferma di "aver sempre vinto mentre altri non vincono mai", la chiusura mentale é sua.
I "se" e i "ma" non servono se si giudica "la storia".
Possono costituire un eventuale momento di discussione o approfondimento ma sono comunque fini a loro stessi dato che conta il risultato finale nel giudicare l'andamento di una stagione.
Per fare l'esempio della tua Inter, qualora per il 2° anno di fila andasse in Champions, da un punto di vista prettamente sportivo (ed economico) non si potrebbe dire che abbia disputato una stagione fallimentare (attenendosi al campionato quanto meno) ed è questo (il risultato finale) ciò che conta maggiormente ai fini "storici".
Poi si può analizzare il "come" abbia condotto la stagione e quindi ravvisare i vari incidenti di percorso, il gioco latitante ecc. ma alla fine nonotante tutti questi elementi è riuscita a portare la nave in porto.
Se domani esonerassero Spalletti lui potrebbe dire: "i risultati sono dalla mia, mi è stato chisto di portare la squadra in CL e per 2 anni ho portato a termine l'incarico", chi potrebbe dire il contrario?
Così Allegri; presenta la lista degli "incarichi completati" e dice "io ho portato a termine gli incarichi", chi mi critica parla di eventualità non realizzate ("SE Spalletti non sostituisce Icardi", "SE Pjanic viene espulso" ecc.), io parlo di cose concrete.
Sul peso degli episodi io sono d'accordo e sono il primo sostenitore del fatto che spesso incidano più di un bel gioco o più di un calciatore fenomenale, ma se si considerano dettagli ed episodi nella sfida tra juve e napoli dell'anno scorso, vale anche farlo ad esempio nella gara tra ajax e juve di CL quest'anno (e l'Ajax al di la del gioco espresso, ha avuto la buona sorte di trovare il gol su 2 episodi mentre la Juve solo in uno, ma alla fine cosa importa? L'Ajax è arrivato in semifinale, i bianconeri no).
Guilty Fever ha scritto:Pensavo avessi detto che i "se" e i "ma" non esistono.
E chi ha parlato di "se" e "ma"? Ho analizzato motivi tecnici, tattici ed "extra" del perchè quello scudetto finì a Torino, ma ho detto che di certo anche Allegri sbagliò qualcosa e sarebbe da sciocchi dire il contrario.
Di certo però i motivi "tattici" (riferendomi con questo termine al lavoro dell'allenatore in generale) non furono i principali artefici di quello scudetto svanito.
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