Nephasto ha scritto:A me non va fare l'avvocato di nessuno anche perché la AEW la critico ma nella critica bisogna comprendere tutta la situazione a 360 e non basarsi sul singolo show, su aspettative che non mi pare l'AEW stia mettendo
Qui non è il discorso se si può criticare o meno, il punto è che va sempre tenuto a mente che se oggi non ci fosse una AEW che sta tentando di provare a mettere su un prodotto alternativo (di cui ci vuole tempo), questo settore sarebbe ancora più piatto di quanto non lo sia già...
Guarda Nephasto, io sono in larga parte d'accordo con te e con ciò che affermi nelle frasi che ho quotato. Però, allo stesso modo, sono anche d'accordo con Gaetano Bresci quando dice che "
Meltzer sta facendo più danni che benefici" per la AEW.
Perchè di fatto, tutte queste critiche che stanno arrivando, sono dovute ad un eccesso di aspettative che si sono venute a creare sul web a causa della propaganda dei media e di molti fans.
Se ricordi bene, è passato un periodo che bastava che un wrestler della WWE scoreggiasse, che veniva riportata la notizia che costui aveva espresso la sua chiara intenzione di passare alla AEW. Sono stati riportati dati e numeri volutamente esagerati (o comunque letti secondo il proprio comodo), vengono costantemente fatte previsioni che vanno al di là della fantascienza ed è accaduto inevitabilmente che la AEW, anziché unire, ha finito per dividere, perché strizzando l'occhio soltanto ad una categoria di fans è diventata "antipatica" a tutti gli altri.
Quando nel 2002 fu lanciata la TNA, bene o male tutti ammirarono la buona volontà che stava dietro a questo progetto. Perché Jarrett e soci si presentarono con umilità, cercando di promuovere un'alternativa che potesse accontentare un po' tutti quelli che erano rimasti orfani di WCW ed ECW. Al massimo c'erano quelli a cui non fregava niente della TNA perché tanto c'era la WWE e potevano giusto dire "
Cosa ca**o è la TNA?", ma non remavano contro, semplicemente non erano interessati.
Poi avvenne che Dave Meltzer lanciò il suo anatema: "
La TNA chiuderà entro un anno".
Il problema è che la TNA ha avuto lo sfrontato ardore di andare contro a questa previsione. Non solo è andata avanti (tanto che è ancora in pista dopo diciassette anni), ma dopo soli tre anni si è assicurata un importantissimo contratto televisivo con un network di grandissima rilevanza (Spike TV), ha avuto nel proprio roster alcuni tra i più grandi performer di tutti i tempi, si è espansa a livello internazionale trasmettendo i propri eventi in quasi tutti i paesi del mondo... per un po' la TNA è stata davvero grande. Ma siccome, secondo le loro previsioni, avrebbe dovuto chiudere entro un anno, Meltzer ed i suoi adepti hanno fatto del loro peggio per mettere in cattiva luce questa realtà, facendola passare per anni come la "
peggior promotion al mondo", sminuendo e denigrando tutto ciò che la riguardava. Lo hanno fatto in modo molto visibile ed inequivocabile, inutile negare.
Con la AEW stanno facendo l'esatto contrario, creando aspettative enormi, ma il risultato che stanno ottenendo è un classico "
effetto Emilio Fede".
Non so se già eri nato nel 1994, ma quando Silvio Berlusconi entrò in politica e negli anni successivi, Emilio Fede, tramite il suo telegiornale, mise in piedi una propaganda in suo favore che sortì l'effetto contrario. Primo perché era troppo esagerata al punto da rivelarsi farsesca, pecoreccia e ridicola, secondo perché era palese quanto Fede fosse servile e lecchino, terzo perché il suo atteggiamento era così odioso da risultare antipatico perfino a chi amava Berlusconi e votava Forza Italia.
Personalmente mi chiedevo come un eccellente comunicatore ed un uomo intelligente come Berlusconi, non arrivasse a capire che Fede stava danneggiando l'immagine sua e del suo movimento con quella propaganda così stupida.
Meltzer ed i media a lui legati stanno facendo lo stesso con la AEW, per di più caricando gli appassionati di aspettative eccessive nei confronti di questa promotion.
Ed hanno finito per renderla "antipatica".
Da parte mia, da ora in poi prometto che farò del mio meglio per dare meno peso ai media ed ai blindmark, cercando di non farmi condizionare nei giudizi dalla loro propaganda e considerando la AEW per quello che è: una promotion con alle spalle grandi risorse economiche ma che si è appena affacciata sul mercato e si spera possa crescere per il bene di tutto il business.