La WWE è sull'orlo del baratro e la AEW dominerà il mondo...

[Colosso]

La Warner Bros. Discovery è stata sin dall’inizio la casa della AEW portando i suoi Dynamite, Rampage e Collision sui suoi canali di punta, TNT e TBS. Nelle ultime ore si sta parlando di un arrivo di Raw su WBD, e sembra che Tony Khan ha iniziato a guardarsi intorno.

Interesse di FX per gli show della All Elite Wrestling
Nick Hausman, di Haus of Wrestling, durante il suo podcast Rumor and Innuendo, ha parlato della possibilità di un accordo tra FX e la AEW. Tutto ciò è interessante dato che FX fino a qualche giorno fa, era in pole position per assicurarsi i diritti di Raw.

“Questi sono tutti rumor, ma sembra che ci siano degli interessi per la AEW. FX sembra essere interessato ad un nuovo tipo di pubblico più giovane che la AEW si porta dietro da sempre.”

Al momento si tratta solo di rumor, ma se confermati sarebbero veramente clamorosi.

[Colosso]

Sembra passata una eternità da quando nel 2019 un manipolo di wrestler noti nel panorama indy, grazie ai soldi di un magnate pakistano, fondarono la AEW. Quest’ultima si è posta si dall’inizio come concorrente alla WWE, dichiarandosi spesso come eredi morali della defunta WCW di Ted Turner. Nel corso di questi 4 anni la federazione di Tony Khan ha goduto di alcune vittorie, come quando sconfisse nella guerra dei rating lo show di NXT, alternate a cocenti sconfitte, come nel periodo in cui le arene dei suoi show erano inspiegabilmente semivuote. Nonostante il perbenismo di molti, secondo i quali non c’è alcuna guerra in corso, il proprietario della AEW ha sempre dichiarato di considerare la WWE come sua rivale.

Fino all’ultimo sangue
Dal 2001, quando Vince McMahon acquistò la sua rivale WCW, quello che si è creato è stato un vero e proprio monopolio. Khan, in una recente intervista durante una conferenza stampa, ha dichiarato riguardo la sua personale guerra con la WWE che “Non smetterò mai di lottare. Non importa cosa succederà o come evolveranno le cose. Questa è la guerra che Jim Crockett, Ted Turner e Verne Gagne in passato hanno combattuto, insieme a tante altre persone che ci hanno provato. Che Dio benedica loro per questo. Io continuo a farlo per tutti voi”.

[IlSalvatorediWOW]

Contro HHH non può far niente

[Colosso]

Il 2024 potrebbe regalare dei colpi di scena sui diritti televisivi della WWE e della AEW. Fin dall’inizio si sapeva che NBCU, Disney, Amazon Prime e Warner Bros. Discovery avrebbero fatto la lotta per Raw. Ma sembrava che WBD, la casa della AEW, fosse uscita dal giro, ma a quanto pare non è così.

Chi andrà in onda su WBD?
Con la firma di CM Punk si è aperto un nuovo scenario tra la WWE, Endeavor e WBD. Un report suggerisce il significante ruolo di CM Punk a Raw, sempre presente. Il tutto con delle strategie per vendere il merchandiser, far alzare gli ascolti televisivi e fidelizzare i social media.

La AEW è tutt’ora impegnata in discussioni con la WBD per i diritti televisivi e anche potenziali opzioni in streaming. Tra l’altro secondo Bleacher Report, Warner Bros. Discovery percepisce una quota dai PPV della federazione di Tony Khan. E parrebbe inoltre che possiede alcune azioni della AEW, anche se questa fonte non è attendibile al 100%.

In WWE, a differenza della vecchia dirigenza con a capo Vince McMahon, non si cerca l’esclusività. Come con il nuovo contratto su ESPN della UFC che vede anche la PFL andare in onda sulla stessa emittente. Infatti come abbiamo riportato, The CW che trasmetterà NXT avrà anche gli show della NWA. Al momento comunque non è chiaro se WBD vorrà avere sia la WWE che la AEW nei suoi palinsesti.

Il destino di Raw è ancora incerto. Ci sono molti fattori da dover considerare come il palinsesto televisivo. Raw potrebbe infrangere la sua tradizione nell’andare in onda il lunedì sera. Perché più volte si è trovata in competizione con la NFL. SmackDown il venerdì sera non è l’ideale per via del poco pubblico davanti la TV rispetto agli altri giorni. Mentre la AEW semplicemente non vorrebbe competere con gli show della WWE.

Un altro fattore da considerare è il target. Infatti, uno studio recente dimostra che l’ascolto di età media dei telespettatori della AEW è il più alto tra tutti gli spettacoli di wrestling negli Stati Uniti, rendendolo potenzialmente più prezioso per gli inserzionisti.

[Colosso]

Nel suo podcast “Strictly Business”, l’Hall of Famer e leggenda WCW Eric Bischoff si è detto sorpreso del fatto che la AEW non abbia rinnovato il contratto con Warner Bros. Discovery e ha lasciato intendere che secondo lui ci sono dei problemi nel rapporto tra le due entità.

Bischoff ha espresso le sue perplessità dicendo: “Penso che tutto il discorso ‘AEW, che vale miliardi di dollari perché vende diritti televisivi sportivi non sia vera“, ha detto Bischoff. “Sono sorpreso che l’accordo non sia stato esteso. Avrebbe dovuto accadere già da tempo, ed il fatto che non sia stato fatto credo sia un chiaro indicatore della situazione incerta della AEW e della Warner Bros. Discovery”.

La matematica conta più dei comunicati stampa
Recenti notizie hanno indicato che l’accordo televisivo per i tre show della AEW, AEW Dynamite, AEW Rampage ed AEW Collision, è destinato a scadere alla fine del 2024. Bischoff non crede che il forte rapporto tra AEW e WBD, di cui quest’ultima ha parlato all’inizio di quest’anno, avrà importanza quando si tratterà di negoziare un nuovo accordo, sottolineando come i numeri siano più importanti: “Nonostante tutti i discorsi del tipo ‘Abbiamo un ottimo rapporto e siamo amici e siete così entusiasti di noi e hanno fatto dei comunicati stampa che parlano di noi’, tutto si riduce alla matematica”, ha sostenuto Bischoff.

La WWE che incombe e le richieste al rialzo della AEW
Durante la recente riunione dei media di ROH Final Battle, il presidente dell’AEW Tony Khan ha rivelato di aver avuto conversazioni positive con la Warner. Sul mancato rinnovo, però, incombe l’incognita dei diritti televisivi di Raw, che a quanto sembra sono ambiti anche da Warner e che potrebbero sparigliare le carte per la AEW. Se -infatti- ci fosse un accordo generoso tra WWE e Warner, appare difficile pensare che ci sarà spazio anche per la AEW sulle reti di Ted Turner. Uno scenario in divenire che dovrà combinare diverse variabili, tra le giustificate richieste al rialzo della AEW, ai ritorni economici di TNT e TBS senza trascurare il futuro dello show di punta della WWE.

[Colosso]

Tony Khan ha utilizzato le statistiche di Cagematch per sottolineare la qualità dei match della AEW e questo ha causato diverse polemiche online.

Ecco i tweet delle due parti
I commenti sono continuati fino a quando l’account X di USA Network ha preso in giro il presidente della AEW, in risposta a Raj Giri, che ha pubblicato:
“Questi ragazzi hanno una storia alle spalle. Seth Rollins ha sconfitto Jinder Mahal nella finale del torneo per diventare il primo campione di NXT“.

What was the cagematch rating?
— USA Network (@USANetwork) January 9, 2024
“Qual è stata la valutazione di Cagematch?.”

Il post di USA Network non è passato affatto inosservato a Tony, che ha risposto dicendo:

A moral victory for USA is one win more than their World Title challenger Jinder Mahal has in the past 364 days… because it's been literally a full year since he won a match.
You really put AEW in our place getting Jinder Mahal in a big match on your tv show. Do it more often https://t.co/0kpuUsvkm1
— Tony Khan (@TonyKhan) January 9, 2024

”Una vittoria morale per USA è una vittoria in più rispetto a quella ottenuta dallo sfidante al titolo mondiale Jinder Mahal negli ultimi 364 giorni…perché è passato letteralmente un anno intero da quando ha vinto un match. Hai davvero messo la AEW al nostro posto coinvolgendo Jinder Mahal in un grande match nel tuo show televisivo. Fatelo più spesso.”

[IlCorsaro]

Onestamente ridicolo come pochi al mondo. Rimpiango quando le frecciatine venivano fatte nel ring

[Colosso]

Quanto spesso, girando nei commenti fra i vari siti di wrestling, ci troviamo di fronte a vere e proprie “guerre” fra Fan della AEW e WWE?


Cagematch.de, il popolare sito-database che tiene conto di tutti i risultati sul wrestling a livello mondiale, ha deciso di porre fine a queste “battaglie” sulle proprie news e report.

Ecco il comunicato ufficiale apparso sul sito:
“Sai a chi è rivolto questo messaggio.
Non credo di doverlo fare, ma con l’inutile quantità di commenti e attenzioni inopportune che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane, il livello di tribalismo tra i Troll della WWE e della AEW si è intensificato.
Auguro a tutti voi idioti di calpestare mattoncini Lego appuntiti per il resto dei vostri giorni.

Ecco la nuova regola:

a) Nessuna menzione di “AEW” o “Tony Khan” o argomenti simili nei commenti sulla promozione, gli spettacoli, i titoli, le partite o i lottatori sotto contratto della WWE, né direttamente né indirettamente.

b) Nessuna menzione di “WWE” o “Triple H” o “Vince McMahon” o “Nick Khan” o “Shawn Michaels” nei commenti sulla promozione, gli spettacoli, i titoli, gli incontri o i lottatori a contratto della AEW, anche in questo caso né direttamente né indirettamente.

Lascerò a mia discrezione l’estensione di questo elenco di “parole contestualmente vietate” senza ulteriori annunci.
La stragrande maggioranza della comunità lo capisce e io proteggerò questa comunità e i nostri ideali.
Il mancato rispetto della nuova regola può portare ad avvertimenti una tantum o ban diretti, a seconda della gravità e della cronologia dei commenti.

Sono stufo e stanco di “voi” (di nuovo, sapete a chi è rivolto questo).
Smettetela di trascinarci in una “Flame War” dolorosamente inutile e imbarazzante tra due fottute aziende di dimensioni mondiali.
Il prossimo passo è bloccare le rating News della WWE e della AEW agli utenti registrati a lungo termine e non mi importa se metà di voi se ne andrà a quel punto.

CAGEMATCH è stato molto divertente quando eravamo piccoli e sconosciuti e preferisco di gran lunga “divertente e piccolo” a “grande e odioso” ogni giorno.
Non si guadagna niente con questo sito web da nessuno di voi pagliacci e avere più persone per la manutenzione e l’hosting mi costa di più ogni mese, quindi non me ne frega niente delle “visite sulla pagina”.

Nota personale: ho appena dato degli avvertimenti per il match Jinder/Rollins in cui le persone non commentavano il match ma parlavano di WWE vs AEW o di se stessi.
Sinceramente non capisco come queste persone possano definirsi fan del wrestling. Davvero no.“

Vedremo se queste nuove norme porteranno a una maggiore tranquillità fra gli utenti o a un calo nelle visite

[Colosso]

Se all’inizio della sua avventura l’AEW aveva più estimatori che detrattori, quella spinta propulsiva dettata dalla novità è andata scemando negli anni, attirando molte critiche al prodotto. Tony Khan sta cercando di migliorare la situazione con nuovi innesti, come quello recentissimo di Jennifer Pepperman, ex writer WWE e vincitrice di un Daytime Emmy Award, che darà una mano con le varie storyline sia maschili che femminili. Tuttavia, c’è chi rimane disilluso: uno di questi è Eric Bischoff, non di certo nuovo a critiche verso la compagnia di Khan. Nell’ultimo episodio di Stricly Business, Easy E è tornato a parlare del prodotto AEW senza peli sulla lingua come suo solito. Ecco le sue parole.

“AEW pessima a livello creativo”
“Se guardo lo show ogni settimana? Col ca**o. Preferirei staccarmi un braccio a morsi che sorbirmi due ore di AEW, tanto che è messa male creativamente parlando. A volte ci do un’occhiata, seguo alcuni suoi aspetti che trovo interessanti o di cui voglio capirne la ragione per cui sono stati realizzati […] Non mi serve guardare il ca**o di prodotto. Non devo sedermi a guardarlo per due ore. So anche io qualcosa di questo business.”

Bischoff ha poi concluso elogiando la Pepperman, dicendo che c’è bisogno di una come lei che ha tutti gli strumenti del caso, sperando che il presidente dell’AEW non la intralci nel suo lavoro.

[Colosso]

Nonostante la AEW continui a produrre show importanti e sia, oggettivamente, la primissima alternativa allo strapotere WWE, ci sarebbe tanto malcontento nel backstage, soprattutto nei confronti del boss Tony Khan. L’ultimo report di Bryan Alvarez in merito, almeno, va in questa direzione, accodandosi a ciò che è stato detto negli ultimi mesi.

Il noto giornalista ha paragonato l’organizzazione WWE a quella AEW, sottolineando però la parte negativa di ciò. Molte star della compagnia “scoprono se saranno utilizzati o meno solamente il giorno dello show“, secondo Alvarez, con diversi atleti che lamentano quindi una “scarsissima comunicazione“. Una gestione che, come già detto, genera malcontento ma non solo. Un’altra grossa rivelazione di Alvarez arriva addirittura a riportare come “diverse star si rifiutino di assecondare le idee di Tony“, costringendo ad un cambiamento di piani repentino a ridosso dello show, sia a livello di match che di segmenti. Ciò impatterebbe ovviamente sul morale nel backstage e diventa di riflesso un’accusa molto grave nei confronti del roster e dello stesso boss AEW, che sarebbe in difficoltà sia a farsi rispettare (visto che non si opporrebbe a questi rifiuti), sia a livello organizzativo.

[Colosso]

L’esperto commentatore di wrestling Kevin Kelly, noto per il suo lavoro con varie promotion tra cui WWE, ROH e NJPW, ha polemizzato online per l’essere stato sostituito al tavolo di commento di Collision. Kelly, che si è spesso allontanato per varie ragioni dal ruolo come per esempio gli impegni con il torneo G1 Climax 33 dello scorso anno, ha espresso la sua frustrazione per essere stato messo da parte ancora una volta.


Tutta colpa di Riccaboni?
In una sfuriata su Twitter, Kevin Kelly ha espresso il suo senso di sottovalutazione da parte della AEW, attribuendo la sua assenza dalle telecronache a quelle che considerava osservazioni diffamatorie fatte da Ian Riccaboni. Un fan aveva scritto di sentire la mancanza della telecronaca di Kelly ed in particolare della sua capacità di spiegare i motivi dei match, per quanto difficile a volte sia. “Il lavoro che porto al tavolo di commento si è perso perché Ian mi ha diffamato. Quindi mi siedo in panchina, apprezzato dai miei colleghi, in attesa che venga chiamato il mio numero”.

Inoltre, Kelly ha affermato con orgoglio la sua competenza come commentatore, esortando i fan a cercare conferme dagli addetti ai lavori: “Continuo a chiedere perché ma vengo messo da parte. Va bene così, perché non c’è nessuno migliore di me. Chiedete a quelli che lo sanno e ve lo diranno”.

Il nocciolo della polemica di Kelly deriva dal fatto che il collega Ian Riccaboni avrebbe descritto come una teoria cospirativa marginale gli sforzi di sensibilizzazione sul traffico di bambini. Kelly ha respinto con veemenza questa caratterizzazione, etichettandola come diffamazione: “Quando si fa di tutto per definire intenzionalmente in modo errato la mia opera di sensibilizzazione sugli orrori globali del traffico di bambini come una teoria cospirativa marginale che tutti sanno essere una stronzata, al fine di danneggiare la mia carriera e la mia posizione nel settore, questo è da considerarsi come minimo diffamatorio”.

Le conseguenze dello sfogo pubblico di Kelly hanno suscitato un misto di sostegno, scetticismo e speculazioni tra i fan del wrestling. I dibattiti sulla validità delle affermazioni di Kelly, sulla professionalità di esprimere pubblicamente le proprie rimostranze e sulle potenziali ripercussioni all’interno del team di commento della AEW sono molto accesi. Questa controversia non solo punta un riflettore sui conflitti personali all’interno delle telecronache del wrestling, ma sottolinea anche le sfide più ampie della gestione delle relazioni professionali alla luce dell’esposizione sui social network.

Le implicazioni a lungo termine per Kelly e per le dinamiche di commento della AEW sono ancora da vedere. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che l’intersezione tra rivalità professionale, difesa personale e percezione pubblica è ancora una volta al centro della scena nel mondo del wrestling. Se questa controversia porterà a una riconciliazione o a ulteriori discordie lo scopriremo in futuro.

[Colosso]

Nel consueto appuntamento podcast di Eric Bischoff, ex Presidente della WCW nonché membro del ruolo direttivo della TNA in passato e ex GM di Raw nei primi anni duemila, la conversazione tra lui e Conrad Thompson ha toccato la situazione economica della AEW. Tra il Presidente di quest’ultima e Bischoff ci sono stati dissapori in passato, arrivando anche ad usare toni forti, soprattutto quando si tentava di tracciare un parallelismo tra le due Compagnie rivali della WWE. Riguardo a Khan, Bischoff ha sentenziato: “Tony è un ‘moneymark’ (letteralmente uno stolto con i soldi), nulla in più nulla in meno”.

Una emorragia di denaro
La AEW, a differenza della WWE, non è una azienda quotata in borsa, dunque i suoi bilanci non sono di pubblico dominio. Ciò crea qualche difficoltà quando si tenta di immaginare se, a 4 anni dalla sua fondazione, il suo bilancio sia in attivo o in passivo. Bischoff al riguardo ha dichiarato: “La AEW sta perdendo un sacco di soldi…ce lo dimostrano le arene semivuote e il calo costante ed inesorabile dei ratings in tv…La AEW è, contrariamente a ciò che crede il moneymark Tony Khan, una Compagnia che produce televisione…So per certo che hanno combinato un disastro con videogioco, spendendo una fortuna per lanciarlo. Questo accade a chi non ha la minima idea di ciò che sta facendo”. Parole al vetriolo dunque quelle di Bischoff, rispetto alle quali è attesa una risposta che siamo certi non tarderà ad arrivare.

[Colosso]

La AEW è una giovane realtà che ha voglia di correre e di crescere in fretta. Il Patron Tony Khan è sempre pronto a mettere la mano al portafoglio per portare i migliori wrestler in circolazione nella sua compagine, non bada di certo a spese. Nella giornata di oggi pero’ ha voluto mettere il focus su un altro reparto, ingaggiando un nuovo COO tra l’altro ex WWE. Parliamo di Kosha Irby che si occuperà dei live events, marketing, finanza, risorse umane e contratti.

Il comunicato
“Kosha si porta dietro decadi di esperienza nel settore, nell’intrattenimento e nell’industria del wrestling dimostrando tanta passione per il nostro brand. In qualità di COO, sarà un asset fenomenale per la AEW che comporterà una crescita esponenziale del nostro business.”

[Colosso]

Nonostante “televisivamente” parlando non ci sia stato modo di notarlo, il Centre Videotron di Quebec City, che ha ospitato Dynamite ieri notte, era praticamente chiuso per 3/4 della sua capienza, con circa 3.500 presenti sugli spalti dell’arena canadese più grande della città.

Alcune immagini, postate da Wrestletix, sono decisamente “difficili” da digerire, visto che buona parte dell’arena era vuota, sia in hard cam che nel lato opposto allo stage. Ecco qui di seguito il colpo d’occhio decisamente sconcertante per i fan AEW e non solo.

[Colosso]

La notizia del giorno è stata sicuramente la scelta discutibile della AEW nel mostrare il video della rissa tra CM Punk e Jack Perry di All In 2023, generando più danni che altro per la federazione di Tony Khan.
Infatti per l’ultima puntata di Dynamite, Tony Khan aveva promesso che gli Young Bucks avrebbero mostrato il video della rissa avvenuta tra CM Punk e Jack Perry, questo per attirare l’attenzione sul loro prodotto in vista del loro prossimo PPV Dynasty.

La AEW fa un passo indietro
A monopolizzare l’attenzione dei fan è stato più il filmato che la costruzione del PPV in se, generando tantissime reazioni a favore di CM Punk sia all’interno dell’arena che sul web, dove il video si è diffuso a macchia d’olio.

La pubblicazione di questo video è stata vista dai fan molto come una condanna per la AEW, che adesso cerca di apportare misure protettive provando a rimuovere ogni video a riguardo dell’alterco tra CM Punk e Jack Perry nel backstage di All in London.

[LesnarMania]

[Colosso]

Che i rapporti tra Tony Khan e Eric Bischoff non siano, per usare un eufemismo, proprio idilliaci è cosa ormai risaputa. Più volte Bischoff ha definito il Presidente AEW un incapace, buono solo a spendere i soldi del padre. La decisione di mandare in onda il footage sui quanto successo nel backstage di All In tra CM Punk e Jack Perry è stata criticata da molti. Bischoff è tornato a parlare di Tony e ancora una volta ha usato parole dure.

“La AEW non ha speranze”
Durante il proprio podcast “Wise Choises”, Eric Bischoff è tornato a parlare di Tony Khan commentando la sua decisione di mandare in onda le immagini di quanto successo nel backstage di All In. Ecco le sue parole: “Porca miseria! Cerco sempre di adottare un certo tipo di approccio. Di dare il beneficio del dubbio. Ma non è possibile. Non ci sono speranze. La AEW non ha speranza con Tony Khan alla guida”. Insomma ancora un volta Bischoff ha espresso un parere netto sull’operato del Presidente AEW. Come detto tra i due non corre buon sangue. Recentemente Tony aveva gioito, via social, per la chiusura del podcast “Strictly Business” e, di fatto, da ormai diverso tempo i due sono in aperto contrasto.

[LesnarMania]

In Bischoff We Trust.

[Colosso]

Abbiamo già tanto parlato della “New Era” targata Triple H che ufficialmente è partita da WrestleMania 40 ma in realtà i primi semi erano stati già piantati ben prima dello Showcase Of The Immortals. Abbiamo già anche riportato di come il clima ai piani alti sia decisamente cambiato e si vive tutta la situazione con molta più serenità rispetto alla gestione precedente, o almeno, per evitare fraintendimenti, rispetto agli ultimi anni della gestione precedente.

Meno convinti
Anche ovviamente il morale delle superstar ne ha beneficiato del cambio e ciò lo sappiamo dato che in diversi atleti lo hanno confermato, come ad esempio da Becky Lynch. Fino a poco tempo fa, era quasi sicuro che una superstar in scadenza con la WWE avrebbe preso in seria considerazione un approdo in AEW e di questo ne abbiamo avuto qualche esempio, ma abbiamo avuto qualcuno che ha anche fatto il percorso inverso. Ma secondo quanto riportato da WON con l’inizio di questa “New Era” sembra che anche le superstar in scadenza di contratto sono molto più propense a trattare(se c’è l’occasione ovviamente) il rinnovo con la WWE piuttosto che tentare una nuova avventura alla corte di Tony Khan, non solo il nuovo regime di Triple H influisce sulla cosa ma anche le notizie del clima e di una gestione non proprio idilliaca nella federazione di Jacksonville.

[LesnarMania]

Ti credo, Triple H con la sua ideologia ultrasmart è più propenso ad appecoronarsi tutti. Vince era l'esatto opposto.