Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Discuti qui di tutto quello che vuoi inerente al wrestling. Per la WWE è SPOILER (e quindi va segnalato accuratamente) tutto ciò che non sia stato ancora trasmesso da Sky Italia. Per le altre federazioni è SPOILER quanto non sia stato ancora trasmesso in TV negli USA.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da Colosso »

Bravissimo Ryoga! Ti avrei disconosciuto se ti fossi fatto smartone e avessi criticato il main event di Wm 9. Io in 40 anni che seguo il wrestling non mi sono MAI esaltato tanto come in quella occasione. Chi non apprezza quel ribaltone finale per me non è degno di essere considerato fan della disciplina.
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ryogascorpio
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Eehhehe figuriamoci, è stato un fantastico colpo di scena.

E' pur vero che sono stato sempre fan di Warrior, ma Hogan era il mio secondo preferito ovviamente quindi mi esaltai anche io moltissimo!
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ryogascorpio
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Dai che forse riesco a recensire almeno 10 edizioni prima della 40…

WRESTLEMANIA 10 (prima parte).

Siamo giunti ad un quarto esatto del cammino. Le edizioni con lo ZERO hanno sempre un sapore particolare, come se dovessero per contratto essere piu’ grandiose delle precedenti. In realtà Wrestlemania 10 potrebbe quasi essere considerata un 1 bis, o meglio un qualcosa di nuovo rispetto al passato. Non c’è piu’ Hulk Hogan, non c’è Warrior, non c’è ovviamente purtroppo piu’ Andre The Giant, Macho man è relegato a ruolo di contorno e perfino la storica coppia Jesse Ventura-Gorilla Monsoon è stata ormai del tutto soppiantata. Abbiamo al commento Vince Mc Mahon e aleggia già una sorta di nostalgia per il passato, al punto che sin dall’inizio vengono citate immagini iconiche delle prime 9 edizioni come se fossero già parte della storia di questa edizione. Ed in effetti così è anche se in quel momento sono passati relativamente pochi anni dalla genesi. Wrestlemania X ha anche probabilmente la migliore versione di America The Beautiful mai realizzata, qui interpretata dal leggendario Lionel Richie. E soprattutto, come sanno anche i sassi, ha uno dei migliori opener della storia di Wrestlemania. Senza dubbio il migliore fino a questo momento (mi riservo di rivedere meglio le edizioni seguenti per dare un giudizio definitivo).

Wrestlemania 10 si apre infatti con lo scontro tra i fratelli Hart: Owen vs Bret. Molto particolare tutto ciò che avviene in questa card perché la doppia vittoria Ex Aequo alla Royal Rumble del 1994 ha di fatto indotto la federazione a annunciare due match titolati, nei quali prima Luger e poi Hart avrebbero dovuto affrontare il campione Yokozuna. Per evitare che Bret potesse avere un vantaggio contro il vincente della prima sfida, anche lui aveva un match in programma prima di quello per il titolo, ovvero lo scontro fratricida con Owen. Purtroppo questo match ha assunto i toni leggendari che ha DOPO essere stato svolto, non prima. Owen infatti non aveva ancora la credibilità di Bret e per certi versi la ottenne (parzialmente) proprio in questo incontro. Per intenderci Jim Uso vs Jimmy Uso di quest’anno è probabilmente uno scontro con una costruzione piu’ profonda. Però ciò che conta è quello che avviene sul ring e i due fratelli qui per me hanno fatto un piccolo capolavoro. Vedendoli combattere, dall’inizio alla fine del match, appare evidente come il legame di sangue e gli allenamenti condivisi negli anni permettano a entrambi di muoversi a memoria. Lo sottolineano anche in telecronaca ma è evidente anche ad un profano: Bret sa quello che farà Owen e viceversa. Ne risulta quindi un match intenso, senza pause, con manovre ed esecuzioni perfette ma non stucchevoli. Manca come dicevo un po’ la violenza di uno scontro che è quasi fine a se stesso, ma Owen è molto bravo a mostrare l’aggressività del fratello minore che vuole dimostrarsi all’altezza. Bret dal canto suo è nella strana situazione di non voler combattere contro il suo stesso sangue ma allo stesso tempo di non poter fare diversamente, soprattutto con l’orgoglio di un incontro titolato da svolgersi di li a poco. Ci sono alcune sequenze che sono diventate leggendarie anche a seguito della disgrazia cche ha colpito Owen…Bret infatti racconta la tenerezza del fratello che dopo il superplex dalla terza corda si sincera delle sue condizioni. Ma sono tutte questione extra slegate al match. La battaglia è equilibrata e in una sola occasione Owen “bara” colpendo il fratello con un colpo basso non visto dall’arbitro. E’ l’unica piccola giustificazione a cui Bret può appellarsi perché di li’ a poco il fratello lo befferà con un pin improvviso ad interrompere una manovra aerea. E’ un piccolo colpo di scena che non avrà poi grosse ripercussioni sulla carriera dei due ma è molto particolare come questo incontro abbia mostrato tutto il potenziale di Owen Hart e anche tutta la sfortuna della sua carriera, davvero avara di soddisfazioni al punto che questa di WM 10 è di gran lunga la piu’ luminosa. Non ho dubbi che oggi su quella singola vittoria Owen avrebbe potuto costruirci una carriera da main eventer. Così non fu, ma anche questa amarezza fa parte del fascino del personaggio e di questo opener.

Dopo una sfida così sentita è difficile reggere l’urto e il mtach seguente diciamo che non ci prova neanche. Uno stranissimo mixed tag team match dove il pagliacco Doink, accompagnato dal piccolo Dink (un nano che così conciato è davvero molto simile a un bimbo di 8-9 anni) contro la coppia formata da Luna Vachon e Bam Bam Bigelow. Assurdo pensare che Bigelow passerà da questa roba qui al main event di WM l’anno successivo. Intendiamoci, lungi da me essere contro a qualche segmento trash o comedy, anzi…ma per gasarmi le cose vanno fatte bene. Qui invece sbagliano praticamente tutto. Non tanto le mosse, con anzi Luna Vachon che si dimostra forse una delle migliori wrestler femminili dell’epoca, quanto proprio le interazioni, la storia nulla del match. Doink che non fa nulla di ciò che lo rendeva divertente, Bigelow quasi svogliato. Alla fine vincono gli heel e sul ring cominciano a capitare cose a caso, con Luna che anziché andare a vuoto come da copione impatta su Dink il quale non vende la mossa ma è comunque spiaccicato e Bigelow non sapendo che fare cade anche lui nel tentativo di acciuffarlo e Doink si alza a caso e…insomma, se non avete capito nulla è esattamente l’effetto dato dal post match. E se una roba del genere avviene dopo Bret Hart contro Owen Hart l’effetto è ancora piu’ straniante

C’è poi un altro match molto particolare. Sarebbe un falls count anywhere o perlomeno è così che viene annunciato (e anche Wikipedia conferma) però il match nemmeno inizia che Crush attacca violentemente Macho Man mentre questi deve ancora arrivare sul ring. Come da copione lo schiena lì dove si trovano e l’arbitro giustamente conta il pin. Uno squash quindi? No, perché lo speaker annuncia che Macho man avrà un minuto di tempo per tornare sul ring. Tornare poi…ma se non ci è mai arrivato? Ma poi quindi è un 2 out of 3 falls? Bohhh. Giuro che non lo capisco ma visto che sto guardando gli show senza informarmi sulle storyline me lo faccio andar bene così. Savage quindi si riprende e continua il match. Ad un certo punto il solito mister Fuji prova a passare al suo protetto la mitica polverina bianca (che forse ho capito essere sale) ma Macho man non visto dall’arbitro la getta negli occhi di Crush stesso. Poi lo colpisce con il fliying elbow e lo schie….no. Non lo schiena. Lo fa ruzzolare fuori ring e poi lo schiena lì. Ma quindi è un falls count solo fuori dal ring? Continuo a non comprendere ma lo scontro prosegue nel backstage con ua scazzottata senza regole che finisce con Crush ko e appeso per una gamba ad uno strano gancio. Savage se non erro (perché vi giuro che fatico a ricordare anche solo le basi di questo scontro) ottiene un altro pin ma il match non termina e di nuovo lo speaker annuncia che Crush deve tornare sul ring entro 60 secondi. Quindi a sto punto ipotizzo che per vincere occorra schienare un wrestler fuori dal ring e lasciarlo lì 1 minuto. Con Crush incatenato Savage può tornare con calma sul ring per essere finalmente annunciato vincitore. Io tuttora non so cosa ho visto ma per certi versi mi ha intrattenuto…

Abbiamo poi un match femminile e ogni volta che ne vedo uno mi viene ìn mente quanti pochi ce ne sono stati in questi primi 10 anni di Wrestlemania. Penso a occhio meno di 5. Qui c’è la campionessa Alundra Blayze contro Leilani Kai. Ora lasciamo stare per un attimo l’attire della sfidante, ai limiti dell’imbarazzante, pero’ la Blayze sembra davvero sprecata per una contesa del genere. Appare due spanne sopra all’avversaria in tutto e non a caso vince in pochissimo tempo l’incontro. Ma a parte questo fisicamente è dotatissima e probabilmente col giusto allenamento non sfigurerebbe nella categoria femminile odierna. Un’atleta davvero eccezionale per l’epoca e che spesso è citata per il famigerato segmento del titolo gettato nella spazzatura in WCW ma che invece andrebbe ricordata per le qualità come lottatrice.

Dopo alcuni match non proprio entusiasmanti torniamo ad avere una bella sfida con in palio i titolo di coppia: i Quebercers (Jacques e Pierre, non chiedetemi di distinguerli ma uno dei due è l’abbastanza famoso The Mountie) contro Men on A Mission, bizzarra squadra formata da Mo e Mabel, futuro Viscera. Non avevo grosse aspettative e invece questo è un ottimo match. La coppia in uniforme esegue manovre molto credibili ed è ben affiatata. I men on a Mission si basano invece tutti sul carisma straripante di Mabel, uno dei wrestler penso piu’ grotteschi di sempre e con una fisicità prorompente e particolarissima, quasi spaventosa. Enorme e goffo ma anche buffo e insidioso…ricordo che come Viscera era ancora piu’ inquietante. Qui ha una connotazione piu’ friendly, complici anche i colori, ma è comunque l’uomo da battere con la sua stazza clamorosa. In un ottima sequenza i due Quebecers riescono addirittura ad eseguire su di lui un suplex e grazie al manager Johnny Polo si salvano anche in un paio di circostanza dal pin decisivo. Alla fine infatti il match si conclude per count out e la coppia face resta col cerino in mano visto che il titolo non può passare di mano. Ciononostante posano ugualmente sul ring con le cinture a mo’ di sfottò. Peccato per l’esito finale perché questo match avrebbe meritato forse un bel momento col cambio di titolo a Wrestlemania a suggellare uno scontro magari non epico, ma sicuramente avvincente.

In attesa di vedere il primo degli incontri con in palio il titolo mondiale facciamo la solita piccola pausa…
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da Colosso »

Ryoga, Macho Man vs Crush è stato il primo esempio di Falls Count Anywhere in WWF, ma aveva delle regole molto particolari.
In sostanza il pin poteva essere eseguito solo fuori dal ring, ma poi il wrestler schienato aveva un tempo limite per rialzarsi e tornare sul ring.
Era un po' una via di mezzo con un Last Man Standing.

Nota molto importante: si tratta dell'ultimo match del leggendario Savage nella federazione. Randy non accettò infatti che Vince lo volesse obbligare al ritiro (e a un ruolo da commentatore) perchè troppo vecchio. Prima della fine dell'anno lo vedremo esordire in WCW. Quasi tutti i wrestler che fecero il grande salto poi tornarono, ma lui non lo fece mai.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Colosso ha scritto: 25/03/2024, 16:47 Ryoga, Macho Man vs Crush è stato il primo esempio di Falls Count Anywhere in WWF, ma aveva delle regole molto particolari.
In sostanza il pin poteva essere eseguito solo fuori dal ring, ma poi il wrestler schienato aveva un tempo limite per rialzarsi e tornare sul ring.
Era un po' una via di mezzo con un Last Man Standing.

Nota molto importante: si tratta dell'ultimo match del leggendario Savage nella federazione. Randy non accettò infatti che Vince lo volesse obbligare al ritiro (e a un ruolo da commentatore) perchè troppo vecchio. Prima della fine dell'anno lo vedremo esordire in WCW. Quasi tutti i wrestler che fecero il grande salto poi tornarono, ma lui non lo fece mai.
Ah ecco,
infatti proprio sul finale mi sono dato quella spiegazione, ma non avendo letto nulla al riguardo non ne ero sicuro. Grazie per la delucidazione,
così diamo anche qualche info piu' certa nel topic. Su queste cose io non sono molto bravo :-P

Ricordo bene invece il fatto di Savage e del suo addio. E' uno dei pochissimi a non essersi rimangiato la parola tra l'altro
Un peccato per noi fan comunque, rivederlo sarebbe stato bellissimo
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da RedandYellow »

Wrestlemania X la prima della New generation senza i vari Hogan e compagnia bella è risultata una delle più meravigliose di sempre. Lo scontro tra gli Hart non me ne voglia Ryoga ma è assolutamente imparagonabile a quello tra gli Uso, è vero che quello dei samoani è un feud più lungo ma praticamente è fermo da 1 anno quando Jay lascia Smackdown mentre quello tra gli Hart è un susseguirsi di dichiarazioni e colpi di scena che durano da survivor series alla rumble tra frizioni, riappacificazioni, Bret che non vuole lottare contro il fratello, match titolato alla Rumble, tradimento di Owen... e poi quel gioiellino di match che non hanno saputo replicare a Summerslam...
Rimasi così deluso nel 94 quando non trasmisero i PPV, ricordo che avevo una hype pazzesca perchè comunque misero su una card validissima e vedere i report con i risultati senza aver visto l'evento fu un colpo durissimo da digerire...
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Ti do ragione. Intendevo dire che Owen non arrivava da un decennio in pianta stabile nel main roster con interazioni con il fratello e titoli tag team
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

E chiudiamo anche la decima edizione

WRESTLEMANIA 10 (seconda parte)

Ci eravamo fermati al primo dei due incontri validi per il titolo mondiale.
Non mi piace troppo parlare dei rumors da backstage ma sembrerebbe che nei piani della federazione ci fosse stata l’idea di dare il titolo a Luger, il quale però ebbe comportamenti sopra le righe finendo con l’essere punito. Non ho idea di quale sia la verità ma in ogni caso Lex arrivava a questo incontro con tanta credibilità, dovuta soprattutto al famoso segmento in cui arrivava in elicottero in vero american style e sollevava Yokozuna, unico a riuscirsi. Come fisicità, come presenza scenica, come impatto sul pubblico Lex Luger aveva tutte le carte in regola per essere il nuovo volto della federazione. Probabilmente gli mancò proprio l’empatia coi tifosi, indotti a seguirlo in quanto eroe americano come Hogan, ma senza la medesima capacità di coinvolgere nei suoi match. Questo con Yokozuna non è indimenticabile ma se paragonato al main event dove era protagonista un wrestler considerato abilissimo sul ring come Hart, fa comunque la sua figura. A dimostrazione del fatto che il problema di Luger non era il parco mosse, fondamentale in genere non richiesto per un top name WWF. Luger con quel fisico è credibile in tutto ciò che fa, anche fosse una mera sequenza di pugni che si abbatte sul “giapponese”. Yoko non riesce a far valere lo strapotere fisico come con altri wrestler in passato e sembra anche voler dosare un po’ le forza in prospettiva del secondo match che dovrà disputare. Quindi Luger pur con qualche difficoltà potrebbe portare il match in porto ma c’è una variabile bella grossa: l’arbitro speciale Mister Perfect. Pur senza incidere particolarmente nelle prime fasi, Hennig si erge a protagonista del finale quando i due manager (Fuji e Jim Cornette) finiscono pestati da Luger e ko sul ring. Mentre Lex va per lo schienamento su Yokozuna, Mr Perfect si attarda a “ripulire il ring” facendo infuriare l’ex narcisista. Quando finalmente la situazione sembra ristabilita Hennig clamorosamente squalifica Lex Luger, reo di avergli messo le mani addosso mentre protestava. Un vero e proprio furto per il beniamino del pubblico, che ovviamente da di matto mentre Mister Perfect rientra velocemente nel backstage. Lì abbiamo forse uno dei migliori e intensi scambi verbali di queste prime edizioni di WM, con Luger e Hennig bravissimi a interagire a muso duro spiegando le rispettive ragioni. E così sia Bret Hart che Yokozuna arrivano al main event di questa edizione con due sconfitte morali sul groppone ( e non solo morale per Bret). Una situazione molto particolare che secondo me un po’ penalizza in partenza il vincitore finale e che mi fa pensare che forse davvero i piani siano cambiati in corsa.

Segue un velocissimo match dove Earthquake squasha in pochi secondi Adam Bomb. Nonostante quest’ultimo avesse un gran fisico, “Terremoto” è come sempre molto credibile in quello che fa. Solita finisher devastante e tutti a casa. Sarò di parte ma lo considero il miglior big man della storia della WWF (dopo Andre che è leggenda e fuori dagli schemi), un vero peccato che non abbia mai avuto un titolo massimo e nemmeno un main event di Wrestlemania.
E poi abbiamo un altro gioiello, uno dei piu’ lucenti non solo di questa edizione ma di tutta la storia di Wrestlemania. Shawn Micheals contro Razor Ramon in un ladder match con in palio “entrambi” (perché era conteso chi fossi il campione vero) i titoli intercontinentali.
Si può dire tranquillamente che questo match crea un genere, quello dei ladder match, che verrà poi utilizzato spessissimo. So che non è tecnicamente il primo match con scale della storia, ma insomma un po’ come per la rumble 1988 è la storia a definire poi quale è la base di partenza e per tutti i ladder match la base è questa. Non lasci ingannare il fatto che si sia detto negli anni che questo match abbia solo “dato l’idea” o che abbia degli spot basici, poi replicati mille altre volte. Questo è vero solo in parte perché il match è bellissimo anche a vederlo oggi, anche a vederlo dopo aver visto cento altri ladder match. Perché qui ogni scalino, ogni colpo, ogni utilizzo improprio della scala HA un effetto. HA delle conseguenze. C’è un peso in ogni singola mossa, in ogni sguardo ai titoli appesi. E’ come se i due recitassero in un film in cui per davvero l’unico scopo fosse raggiungere l’apice della scala. No pause quindi, no ingiustificabili momenti in cui i wrestler vagano per il ring senza un motivo o sono lentissimi a salire la scala. Nulla di tutto ciò. All’inizio il match ha anche una fase “normale” dove i due si scambiano un po’ di colpi ma la magia inizia quando prendono per la prima volta la scala ed iniziano ad utilizzarla per colpirsi. Si sono mosse che abbiamo già visto, ma complice anche il fatto che la scala è old school appaiono piu’ credibili. Shawn viene colpito al volto pesantemente, Ramon cade malissimo e la scala quasi si spezza. C’è poi quell’iconico volo di Micheals a braccia aperte che ci viene mostrato da 30 anni in tutte le clip ed è assieme alla spear volante di Edge forse l’immagine piu’ iconica della storia del wrestling moderno (tolta quindi la famosa bodyslam di Hogan). Poi ci sono piccoli dettagli, scale che cadono addosso ai wrestler sia casualmente che volutamente, Micheals che si impiglia in modo credibilissimo sulle corde mentre Ramon sale la scala. E il tutto senza quella insopportabile sensazione di predeterminazione. Shawn combatte per liberarsi mentre Ramon sale la scala, i due non si guardano e sembra una reale lotta contro il tempo. Alla fine mentre il bad guy sfila le cinture dal gancio , Shawn ha giusto il tempo di lanciarsi in un disperato ultimo tentativo che serve solo a rendere ancora piu’ immortale questo finale. Un match che probabilmente sancisce l’inizio della storia di Mister Wrestlemania e regala il piu’ grande momento della carriera di Razor Ramon, dannatamente fantastico mentre festeggia con le due cinture sulla cima della scala. Un match veramente memorabile che ancora oggi viene ricordato giustamente come grandioso. Giusto per la cronaca ad inizio match si era visto anche il bodyguard Diesel poi allontanato dall’arbitro.

Prima del main event vediamo un segmento backstage in cui un gruppo di wrestler litiga tra loro (c’è pure Double J, Jeff Jarrett!!), ma Vince Mc Mahon al tavolo di commento ci spiega che uqesto match a squadre probabilmente salterà perchè non riescono e definire chi ne sia il capitano. Forse erano andati lunghi con lo show? Mah
Ah comunque qui a WM 10 abbiamo anche uno splendido Jerry the King Lawyer al commento, in una eccezionale versione heel e fare da contraltare proprio al buon (inteso come face) Vince.

Ma è tempo di main event e mi dispiace molto dopo 9 anni di epicità quasi sempre raggiunta parlare di questo match. Soprattutto dopo aver visto cosa poteva fare Bret nell’opener ma financo l’anno prima con Yokozuna stesso (match non bello ma dignitoso). Quest’anno invece il main event è davvero poca roba, ma il finale è decisamente peggio. Lo considero il peggior finale della storia dei main event di Wrestlemania. Per distacco proprio. Unica nota positiva l’arbitro speciale Piper che però può fare ben poco. Già il match non segue nessun canovaccio specifico. Non c’è la sofferenza del face alla Hogan che poi reagisce. Non c’è nessuna sequenza di mosse iconiche. Non c’è una partecipazione del pubblico (a dimostrazione di quanto dicevo l’altra volta sul fatto che NON è vero che Hogan fu imposto in barba al pubblico a wm9) e non c’è nemmeno un tentativo di sharpshooer da parte del canadese. Nemmeno provata! Semplicemente dopo pochi minuti Yokozuna cerca di salire sulla terza corda per eseguire la sua finisher ma inspiegabilmente perde l’equlibrio e cade all’indietro. Bret Hart ne approfitta e slo schiena. Fine. Poteva forse Bret muovere le corde a far cadere Yokozuna così? Forse. Ma non accade. Yokozuna perde il titolo del mondo nel main event della decima edizione di Wrestlemania nella maniera piu’ idiota possibile con Bret che dopo aver perso (quasi) pulito da Owen vince per pura fortuna qui e si ritrova campione del mondo e successore spirituale di Hulk Hogan. In questo modo qui. Per fortuna la WWF mette una pezza a questo finale indegno perché la scena finale con i vari wrestler che salgono sul ring e portano in trionfo The Hitman è davvero un bel momento e resta uno dei piu’ corali finali di show visti finora. Quindi l’edizione 10 va sicuramente ricordata per diverse cose buone proposte, ovviamente soprattutto per l’opener ed il ladder match ma non si può non sottolineare come la perdita di Hogan unita alla carenza di emozioni del main event la facciano apparire come qualcosa di diverso dal passato. Meglio per certi versi, peggio per altri.

Consigliata per chi vuole vivere il primo grande cambio generazionale della WWF e due match grandiosi che dopo 30 anni vengono ancora citati e ricordati
Ultima modifica di ryogascorpio il 28/03/2024, 10:26, modificato 2 volte in totale.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

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aggiungo che considerata la settimana di Wrestlemania alle porte potrei prendermi una piccola pausa nelle mie recensioni (anche perchè mi attende la tanto odiata da tutti WM11 brrrrrrr)
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

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Sono contento che tu abbia apprezzato il ladder match. Per me anche a distanza di 30 anni rimane il migliore esempio di questa stipulazione negli 1 vs 1. Psicologia eccellente e non vi è mai la sensazione di qualcosa di artefatto.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Come detto Wrestlemania 40 mi rallenterà un pochino ma intanto proseguiamo con un'edizione considerata da molti la peggiore di sempre...vediamo se sarà davvero così

WRESTLEMANIA 11 (prima parte)

Diciamo subito che in effetti questa edizione, anche a livello grafico e di sceneggiatura, appare un po' povera.
Intendiamoci siamo comunque anni luce avanti alla primissima edizione, dove c'erano cavi sparsi e gente che vagava a caso nel backstage o nei pressi del ring. Però qui nessun grande ingresso in costume, nessun filmato ben realizzato e diversi problemi tecnici, come quando viene presentata uno dei super ospiti (Pamela Anderson!!) e invece inquadrano Jenny Mc Carty, senza audio costringendo Vince a rimandare il collegamento.
Quindi non una bellissima introduzione per questa undicesima edizione, eppure l'opener è dignitosissimo.

E' un tag team match tra due beniamini del pubblico (Luger e British Bulldog) e due semi sconosciuti cattivoni (Jacob e Eli, the Blu Brothers). Match solido, gradevole, con i due big men di fatto capaci di realizzare buone manovre di coppia, mentre Luger e Davey Boy sfruttano la loro potenza muscolare per reggere il confronto con i mastodontici avversari. Non va dimenticato che i due face sono stati protagonisti delle ultime due royal rumble e sono praticamente al picco della loro carriera. Il pubblico quindi sente abbastanza la sfida e accompagna i face alla vittoria. E' ovvio che se si paragona questo match a Bret contro Owen il giudizio non può essere positivo, ma rispetto a uno qualunque degli altri opener di Wrestlemania non sfigura affatto. Nel post match i due vincitori posano mostrando i muscoli e qui un po' di nostalgia di Hulk Hogan viene...

Segue un match davvero ottimo con in palio il titolo intercontinentale. Di nuovo WM11 paga il confronto con il meglio dell'edizione precedente, dove Shawn Micheals e scott hall avevano fatto un capolavoro con la scala. Eppure questo incontro per il titolo IC è davvero piacevole da vedere. C0è ancora Razor Ramon alla ricerca del titolo IC ed il suo avversario è un wrestler con uno stile di lotta per certi versi simile a hbk: Doubl J, Jeff Jarrett. Contesa lunga e con diversi momenti divertenti. Ramon deve guardarsi dalle interferenze di The Roadie, mentre ha dalla sua gli aiuti fondamentali di 1 2 3 Kid. Per chi non se lo ricordasse uno dei piu grandi shock della storia del neonato RAW era stato vedere Ramon schienato da un apparente jobber, da lì era poi nata una rivalità poi trasformata in amicizia (anche nella vita evidentemente) e così eccoci a questo match. Ma al di là delle interferenze lo spettacolo è sul ring, con Ramon che prova piu' volte il Razor Edge sul rivale, il quale qui è all'apice della forma fisica e riesce a resistere agli attacchi del piu' quotato avversario. Jarrett viene spesso ricordato per la sua chitarra e il comportamento da heel ma era davvero un ottimo lottatore e dè incredibile pensare che combatta ancora oggi (ho visto di recente una sua buona prestazione in AEW). Purtroppo come spesso accadeva in quegli anni il finale lascia l'amaro in bocca, perchè a Wrestlemania è davvero raro vedere un incontro titolato finire banalmente con una squalifica. The Roadie infatti impedisce a Ramon di finalizzare il pin e così causa la sconfitta ma il mantenimento del titolo per Jarrett. Secondo me, se avessimo avuto un finale migliore, questo incontro sarebbe ricordato come un piccolo classico.

E' la volta di Undertaker, che torna a WM dopo aver saltato l'edizione precedente. Qui è particolare notare come durante il suo ingresso i commentatori (mi pare proprio Vince) sottolineino come il becchino non abbia mai perso a Wrestlemania, ben prima che la streak avesse un qualche significato o menzione. Ed eravamo solo sul 3 a 0. Quello con Bundy è probabilmente a mio giudizio il peggior match di Taker a Wrestlemania. Ed è un peccato perchè King Kong Bundy era un ottimo heel ma arrivava qui da anni di assenza a WM ed inoltre tutta la storyline con Di Biase ed il furto dell'urna avrebbe potuto avere implicazioni maggiori qui. Cioè, al di là del tentativo di Taker di riprendersi l'oggetto, non vediamo grandi interazioni con Bearer o con lo stesso Di Biase (che era colui che aveva fatto esordire proprio Taker). Quindi insomma a livello "cinematografico" siamo anni luce distanti da ciò che vedremo fare in futuro al Dead Man ma anche a ciò che si vid ad esempio alla rumble contro Yokozuna. Se a ciò aggiungiamo un match breve e che finisce addirittura senza tombstone ma con una clothsine volante su Bundy bè...davvero poco da salvare. Una cosa però c'è, la stra iconica camminata sulle corde old school di Underatker che vediamo qui per la prima volta a Wrestlemania.

E mentre continua il mistero sulla sparizione di Pamela Anderson (in questo caso mi auguro voluto e non per problemi tecnici) c'è anche un divertente segmento backstage (non ricordo se prima o dopo il match di Taker) in cui Bob Backlund perde a scacchi e da' di matto. Mentre è opportuno ricordare qui che nell'edizione precedente c'era il finto Clinton che faceva morire dal ridere e che avevo dimenticato di citare.

Passiamo ad un altro incontro tag team, stavolta con in palio i titoli di coppia.
Gli Smoking Guns (il celebre Billy e Bart) contro la strana coppia Owen Hart-Yokozuna. Non vorrei dilungarmi troppo a magnificare il compianto Owen ma anche qui era in forma smagliante, in pieno delirio di onnipotenza dovuto ala gimmick del King of Harts. Al contrario il povero Yoko mi sembra addirittura piu' ingrassato e con seri problemi di respirazione. Lo si vede appoggiato alle corde sia all'inizio che alla fine del match. Un'immagine abbastanza dolorosa sinceramente, al pari di quella di Andre The giant negli anni passati. Il wrestling ahimè è anche questo e certi personaggi leggendari ci hanno donato emozioni in cambio letteralmente della vita presumibilmente (anche se magari anni dopo). Nonostante ciò la stazza immensa del samoano dava una sensazione di potenza incredibile, perchè nel wrestling di quegli anni il peso aveva un valore aggiunto e non il contrario. Nessuno stava fare valutazioni su fiato o forma aerobica..semplicemente Yokozuna non poteva essere sollevato e se ti schiacciava era finita. E dire che gli Smoking Guns erano ottimi atleti, eppure contro l'ex campione erano amal partito. E anche Owen dava il suo contributo con la sua leggendaria tecnica. Notevole in particolare una sequenza in cui Hart blocca le gambe dell'avverasrio permettendo finalmente a Yoko (che era lento nella manovre) di far fracassare il suo immenso peso sul face. Devastante. Tecnica di Owen unita alla potenza di Yoko...dicevo strana coppia ma in realtà questo tag team è tra i piu' efficaci della storia della WWf e ricorda molto la piu' recente formazione JeriShow, ugualmente dominante e divertente. Purtroppo, un po' una costante di questa edizione, anche questo match (in ogni caso nulla di straordinario) ha una pecca sul finale. Piu' che una pecca direi una cosa illogica. Yokozuna esegue la sua celebre "schiacciata di culo" dal paletto e sarebbe un conto di tre se Billy non salvasse Bart (o viceversa, oddio non ricordo già piu) ma a quel punto Yoko uomo legale va dare il tag a Owen il quale ci si aspetterebbe che eseguisse qualche altra mossa. E invece dapprima sembre voler eseguire una sharpshoter ma poi cambia idea e va per il pin, ottenendo la vittoria. Ma allora perchè lo schienamento non lo fa direttamente Yokozuna? Mah. di certo la finisher del gigante giapponese appare in questo modo davvero letale poichè a distanza di svariati secondi ottiene comunque l'effetto desiderato. E mentre Owen saltella per il ring con il titolo, Yokozuna appare appunto esausto ma riesce a emettere comunque il suo iconico BANZAAAAAI. In ogni caso un bel momento per i due

E prima della seconda parte vediamo un segmento direi registrato in cui Bam Bam Bigelow parla della sua rivalità con il giocatore di football Lawrence Taylor che, come vedremo, è forse la causa principale del fatto che questa edizione è così odiata da tanti (spoiler, per me in parte ingiustamente).
A presto col seguito...
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Colosso
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da Colosso »

Ricordo il match per i titoli di coppia come sottovalutatissimo. Owen è in forma strepitosa e Yokozuna nei suoi pochi minuti di partecipazione riesce a dare una sensazione di potenza e dominanza incredibile. Poco importa che l'eccessivo aumento di peso gli rendesse difficile combattere a lungo.
Di fatto, da questo momento Yoko si riciclò come tag team wrestler fino al termine della carriera e i suoi match singoli furono davvero pochi.
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ryogascorpio
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Non credevo ma faccio in tempo anche a chiudere WM11 prima dell'edizione 40. Mi congratulo con me stesso...

WRESTLEMANIA 11 (seconda parte)

E ripartiamo con un match che avrebbe tutti i crismi per essere un grande classico.
Per la prima volta a Wrestlemania abbiamo una delle mie stipulazioni preferite di tutti i tempi: l'I quit match!
Inoltre se non vado errato è anche la prima volta in assoluto in cui si scontrano a WM due ex campioni del mondo, Bret the Hitman Hart e Bob Backlund.
Di Backlund già ho detto che questa sua versione semi-comedy vista negli ultimi tempi mi piaceva molto, ma non va dimenticato che fu campione per 5 anni consecutivi (perlomeno stando alle statistiche ufficiali che ho letto essere controverse). Cioè stiamo parlando di un'autentica leggenda di questo business che affrontava qui uno degli astri nascenti della WWF (e che aveva appena fatto 2 main event consecutivi a Wrestlemania.
Ad aggiungere pepe al tutto ancora una volta c'era Piper come arbitro speciale, anche se pure in questa occasione aggiunge davvero poco al match.
Incontro che si svolge in maniera un po' atipica rispetto agli I quit match moderni. Non c'è sangue, non ci sono bump assurdi, non c'è una vera e propria violenza e nemmeno minacce o mosse pericolose. Di fatto è un submission match tra due dei piu' grandi esponenti del fondamentale: the Chicken Wing di Bob contro la Sharpshooter di Bret. Sulla base dei tentativi di applicare questa e altre mosse di sottomissione si basa tutto lo scontro, con Piper che come un indemoniato chiede ogni due secondi se vogliono ritirarsi (addirittura lo chiede a Bret mentre lui applica la mossa, credo per dare una spruzzata di umorismo alla battaglia). Mi è capitato in passato di criticare Bret Hart (che è per me una sorta di Daniel Brian ante litteram) ma gli va riconosciuto un fatto molto semplice: Bret Hart era credibile in tutto ciò che faceva. Non credibile nel senso di esecuzione delle mosse ma di atteggiamento sul ring. E' come se nel circo del pro wrestling, lui fosse quello che lo faceva di mestiere e non per strappare un applauso. Quindi sempre serio e e concentrato, perfino quando Piper gli chiede se dice I quit pur essendo lui a sottomettere Backlund. Uno spot per chi considera il wrestling un vero sport insomma. Alla fine come è logico che sia è Bret a far cedere l'avversario (dopo aver anche utilizzato la sua stessa mossa su di lui). Meno di 10 minuti di battaglia, intensa ma non cruda o esagerata come ci si aspetterebbe da una stipulazione del genere.

Ed arriviamo al match con il titolo di campione del mondo in palio. E qui nascono un po' tutti i problemi di WM11. Perchè evidentemente questo match avrebbe dovuto essere il main event. C'era uno Shawn Micheals fresco vincitore di Royal Rumble in rampa di lancio e c'era Diesel, campione dominante che era appena uscito dall'ombra dello stesso hbk. Non solo c'erano anche Jenny Mc Carty e Pamela Anderson all'angolo dei due (oddio, direi piu' sedute bordo ring)...insomma c'era tutto per essere un main event di Wrestlemania. Magari non colossale come altri del passato, ma assolutamente non avrebbe sfigurato con quello orrido dell'anno precedente. Aperta e chiusa parentesi...ma quanto era bella Pamela Anderson??

Ad ogni modo invece fu deciso di proporre questo match appena prima del main event, col risultato per me di togliere anche un po' di epicità al tutto. talvolta nel wrestling la collocazione nella card può influenzare parecchio la realizzazione di un match. Dicevo di WM10 che avevamo avuto la nascita di Mr Wreslemania ed in effetti qui vediamo per la prima volta lo Shawn che conosciamo in termini di ingresso e movenze sul ring, con tanto di posa per i bicipiti e atteggiamento sopra le righe. Un carisma straripante. Uno dei personaggi se non IL personaggio in assoluto più fomentante della storia del wrestling. Diesel dal canto suo è sempre stato uguale a se stesso, un gigante imponente con una grandissima presenza scenica e un parco mosse limitato ma di impatto. In effetti quando è lui a tenere il ring è molto divertente vedere Micheals volare di qua e di là, in una sorta di remake anticipato di Summerslam 2005 contro Hogan. Nelle fasi piu' lente invece il match non decolla, facendo anche pensare che forse anche come main event non avrebbe brillato poi tanto. Sid Vicious a bordo ring dovrebbe aiutare Shawn ma le sue interferenze sono minime. Ad un certo punto un Superkick di Micheals (qui chiamato se non sbaglio Chin Music dallo stesso hbk nel backstage) gli darebbe anche la vittoria se l'arbitro non si fosse infortunato goffamente fuori ring costringendo proprio Sid a rimetterlo sul quadrato in fretta e furia. Questo tardato pin sarà l'appiglio a cui aggrapparsi per lamentare la sconfitta, giunta di li a poco con la solita devastante Powerbomb di Diesel. Match per il titolo che dunque termina con il face trionfante che festeggia sia con Jenny che con Pamela. Un finale che avrebbe potuto comunque essere degno di Wrestlemania

E invece come main event abbiamo Lawrence Taylor (giocatore di football a me sconosciuto ma evidentemente popolare negli USA ai quei tempi) contro Bam Bam Bigelow. La cui faida si basa su un semplice spintone alla Royal Rumble mentre Taylor era tra il pubblico o qualcosa del genere. Qui i problemi sono svariati. Io questo match l'ho visto per la prima volta diversi anni fa e ricordo che mi stonava tantissimo che potesse essere un main event di Wrestlemania. Dopo Andre vs Hoga, Hogan vs Machoman o Warrior contro Hoagn, avere questa roba qui è quasi un insulto. Però devo dire che il match in se' non lo avevo trovato poi così orrendo, con Taylor che se non altro è credibile in tutte le sue mosse e appare ben allenato per la contesa. Rivedendo il match ora confermo quanto detto però davvero per essere un main event di WM è davvero poca roba. C'è una cornice di atleti a bordo ring a dare la sensazione di un Lumberjack match (che però non è) e in generale si respira un po' aria di evento, perchè comuqnue sono coinvolti famosi sportuivi americani, però a parte qualche buona clothsine messa a segno da Taylor capitano pochissime cose interessanti. E la colpa è in parre di Bigelow che davvero non aveva alcun senso come main eventer di Wrestlemania e non prova nemmeno a raccontare una storia sul ring (non si può pretendere che lo facesse Taylor). Un match quindi invecchiato male perchè se allora(ma anche 10 anni fa) si poteva pensare che Taylor tutto sommato avesse combattuto meglio di Mister T e di tante altre celebrità prestate al wrestling, oggi, dopo Logan Paul e SOPRATTUTTO Bad Bunny, sembra invece che faccia il compitino. Dicevo nella prima parte di questa recensione che ero però d'accordo solo in parte con le critiche a questa edizione ed il motivo è presto detto: questo main event per quanto bruttino è comunque meglio di quello di WM10. Il problema è semmai che non ci sono stati altri match ad alzare il livello dello show e quello finale lascia un ricordo amaro anche per questo. Alla fine vince proprio Lawrence Taylor che comunque ha senso che vinca e lo fa con merito, mentre di Biase cazzia il suo protetto mentre esce dal ring. L'edizione si chiude così, senza nemmeno troppa fanfara di festeggiamenti...a dare proprio la sensazione di tono minore.

Quindi in conclusione difficile difendere una kermesse che lascia pochissimo da ricordare, con secondo me un paio di match buoni ma non ottimi al punto da salvare lo show. Che poi possa essere la Wm piu' brutta di sempre è secondo me opinabile e occorrerà attendere le prossime per dare un giudizio definitivo. Però è una bella candidata...

Consigliata per chi...bè...per chi vuole vedere tutte le edizioni di Wrestlemania e per chi non disdegna un po' di celebrità che si prendono la scena.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da LesnarMania »

Gran bel lavoro comunque, complimenti Ryoga.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da Colosso »

Io ho trovato molto bello il match fra Michaels e Diesel. Shawn mette in mostra tutto il suo overselling, che era un tratto tipico del suo stile e non una presa in giro ad Hogan come da anni vanno predicando gli ignoranti che non hanno visto alcun suo match precedente al 2002.

Penso che Ryoga sia stato severo col main event. Visto oggi non sarà un granchè, ma all'epoca si trattava sicuramente della migliore prestazione di un non-wrestler contro un lottatore di professione. Taylor si dimostra molto più bravo di altri campioni di football prestati al ring, come lo stesso McMichael che in WCW diventerà addirittura parte dei Four Horsemen.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Colosso ha scritto: 05/04/2024, 16:20 Io ho trovato molto bello il match fra Michaels e Diesel. Shawn mette in mostra tutto il suo overselling, che era un tratto tipico del suo stile e non una presa in giro ad Hogan come da anni vanno predicando gli ignoranti che non hanno visto alcun suo match precedente al 2002.

Penso che Ryoga sia stato severo col main event. Visto oggi non sarà un granchè, ma all'epoca si trattava sicuramente della migliore prestazione di un non-wrestler contro un lottatore di professione. Taylor si dimostra molto più bravo di altri campioni di football prestati al ring, come lo stesso McMichael che in WCW diventerà addirittura parte dei Four Horsemen.
Mah guarda, probabilmente hai ragione.
Ma infatti come ho detto non è assolutamente un match "brutto".
Tanto per stare sulle edizioni precedenti è sicuramente meglio di Bret v Yozozuna di wm 10, ma forse anche di Bret contro Yoko di wm 9 (che non ho citato ma solo perchè non lo considero il vero main event di quella edizione).

E se vai a ripescare il mio topic di qualche anno fa sui main event di wrestlemania secondo me gli avevo dato un buon voto.
Rivedendolo ora però ritengo che hbk vs Diesel fosse meglio e meritasse di piu' il main event, per quanto entrambi non mi abbiano fatto impazzire, ma li è questione di gusti.
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

Concordo sul discorso overselling di hbk. Infatti reputo il match con Hogan del 2005 semplicemente grandioso.
Forse l'unica cosa un po' esagerata fu la caduta dopo il big boot, rialzata e successiva ricaduta.

Ma tuto il segmento iniziale era legittimato dallo strapotere fisico di Hogan. Identico a quello che vediamo qui con Diesel
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

LesnarMania ha scritto: 05/04/2024, 16:03 Gran bel lavoro comunque, complimenti Ryoga.
Ti ringrazio molto!
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

Messaggio da ryogascorpio »

E con la linfa di entusiasmo dato da WMXL proseguiamo la nostra carrellata..

WRESTLEMANIA 12 (prima parte)

Una edizione questa che, secondo me, pone nuovi standard per la WWF,
andando per la prima volta a toccare alcuni aspetti tecnici e di spettacolo che saranno poi ripresi e mantenuti praticamente per sempre, a cominciare dall’iconico segmento di “guida” su cui torneremo poi. Non è il primo caso chiaramente, ma penso che rispetto alle precedenti edizioni si dia qui un’impronta davvero cinematografica che poi caratterizza la WWE attuale

Detto questo c’è subito una cosa particolare da dire, ovvero che normalmente il WWE Network propone l’intero show ma non i cosidetti dark match ovviamente. Qu però Wikipedia mi dà come opener un incontro tra l’altro valido per i titoli di coppia che sul network non compare. Peccato perché c’era la manager Sunny che è sempre un bel vedere. Può esserci stata anche qui una qualche censura? Non trovo info al riguardo quindi mi affido a chi ne sa di piu’. Ad ogni modo il primo match per me commentabile è un tre vs tre molto starpoweroso e, devo dire, anche piuttosto divertente. Rispetto all’anno scorso infatti Owen Hart e Yokozuna si sono divisi. Il primo è tornato nella schiera dei cattivi ed è alleato con Vader, un vero e proprio mostro da poco arrivato in WWF, e British Bulldog. Il “giapponese” è invece ormai un beniamino del pubblico ed è affiancato da una leggenda del ring come Jake Roberts e dall’esordiente Ahmed Johnson. Quest’ultimo è per me una vera rivelazione: lo ricordavo poco e pensavo che , vista la stazza, fosse un classico big man potente ma poco agile. Invece mi sorprende con manovre d’impatto ma anche molto fluide; addirittura, forse per il richiamo al cognome, mi ricorda un po’ The Rock per le movenze e la preparazione delle mosse. Sul ring ci sono anche due veri big man come Yokozuna e Vader, ovviamente subito a confronto per determinare chi sia il piu’ forte. Devo dire un po’ in sordina il match di Davey Boy Smith, non sicuramente nel suo periodo migliore. Yoko comunque, che appare sempre piu’ enorme, aiutato anche dalla stipulazione a sei uomini sfodera qui una prestazione sontuosa. In una sequenza diventa una macchina da guerra abbattendo un avversario dopo l’altro e dominando completamente il ring. Sembra tutto prodromico alla classica vittoria dei face e invece una serie di interferenze impedisce a Roberts di mettere a segno la proverbiale DDT e di rapina sono invece gli heel a spuntarla.

Si passa poi non tecnicamente ad un match ma ad un antesignano street fight con uno scatenato Roddy Piper protagonista di uno spassosissimo pestaggio ai danni di Goldust. Un feud questo sicuramente improponibile oggi, con lo scozzese, face, nella parte del punitore delle devianze del fratellone di Cody. Ma al di là di questo la scazzottata funziona alla grande, con Goldust sbatacchiato di qua e di là nella classica ambientazione da parcheggio americana e Piper che usa oggetti impropri in modo assolutamente credibile e sublime. C’è anche l’utilizzo di un martello per scassare un’ automobile usata da Dustin, ma non nel modo tradizionale, bensì con vere proprie mazzate, anche alla carrozzeria, decisamente pericolose per Piper stesso vista la violenza dei colpi. Il tutto però rende lo scontro avvincente, con anche una spettacolare sequenza di investimento con auto ai danni di Hot Rod (presumo sostituito egregiamente da uno stuntman). E questo a dimostrare quanto avevo detto all’inizio sul valore cinematografico di questa Wrestlemania. Alla fine Goldust riesce a fuggire,ma Piper prende un’altra auto e si lancia all’inseguimento,…qualcosa mi dice che non finirà qui…

E infatti, durante l’incontro successivo (che per inciso è l’esordio a Wrestlemania di Stone Cold Steve Austin) abbiamo Vince mc Mahon in collegamento telefonico con Piper, con tanto di immagini (anche qui estremamente americane) dell’inseguimento in auto prese presumo da un elicottero. Un po’ irrispettoso degli atleti coinvolti nel match, ma dannatamente geniale.
Sul ring appunto ci sono Austin, accompagnato da Ted di Biase, e Savio Vega. Ques’ultimo era (si potrebbe dire è, visto il suo recente coinvolgimento nel match tra Priest e Bad Bunny) un buon lottatore e personaggio di quegli anni che però non ebbe gran fortuna in termini di palmares. Il suo stile poteva riucxordare a tratti quello di Rob Van Dam, con il grande utilizzo di calci, ma sapeva adattarsi bene al proprio avversario. Pur non essendo io un fan del Texan Rattlesnake, questo incontro mostra tutto il potenziale di Austin ben coadiuvato appunto da Vega. Ci sono sequenze di brawling puro, in cui Stone Cold era maestro, ma anche mosse a terra, ribaltamenti di pin e come dicevo prima grande utilizzo di calci volanti da parte di Savio Vega. Uno di questi colpi mette fuori combattimento l’arbitro, in maniera anche credibile visto l’impatto al volto. Poi vabbè…rimane ko talmente a lungo che Di Biase deve svegliarlo gettandogli in faccia una intera bevanda. Nel frattempo Austin, libero dal controllo dell’arbitro, da sfogo a tutta la sua furia, prima colpendo l’avversario con la Million Dollar Belt e poi facendolo addormentare proprio con l’iconica mossa del suo manager. L’arbitro appena ripresosi non può fare altro che chiamare la fine del match consegnando a Austin la sua prima vittoria a Wrestlemania.

Passiamo poi ad uno dei match piu’ discussi di quegli anni:lo squash di Ultimate Warrior ai danni del futuro Triple H. Ora, intanto va detto che sicuramente la WWF pompo’ poco il ritorno del guerriero, forse memore delle intemperie passate. Sta di fatto che un match a metà card e contro un avversario non di primo piano non era certamente il modo migliore per mettersi in mostra. Questo ultimo stint in WWF come sappiamo non ebbe successo e al di là delle colpe e dei discorsi troppo smartoni per i miei gusti, resta l’amarezza per avere avuto un’ultima apparizione a Wrestlemania di Ultimate Warrior in un contesto del genere.Diverso il discorso sulle critiche al match, dal momento che parlare di HHH come se fosse quello odierno o del periodo del suo prime non ha senso. All’epoca si faceva chiamare letteralmente Hunter Hearst Helmsey e, per quanto si potesse vedere in lui del potenziale, non aveva il fisico ne il carisma dei suoi anni migliori. La gimmick del nobile si prestava malissimo alla sua figura barbara degli anni successivi e in generale lo scontro con Warrior poteva essere niente piu’ che un onore in quel momento, non certo un’occasione per rivaleggiare con un wrestler dallo status mostruosamente piu’ alto. Fatta questa premessa, secondo me l’incontro raggiunge il suo obiettivo. Ovvero dare l’effetto shock del ritorno del guerriero come di qualcuno impossibile da fermare. HHH infatti lo attacca prima del suono del gong e cerca di prendersi un vantaggio, riuscendo a mettere a segno la pedigree dopo pochi secondi. E qui accade l’impensabile, ovvero Ultimate Warrior non vende minimamente la mossa. Si rialza come niente fosse ed inizia la sua danza. Questa scena appare se vogliamo un po’ cringe, perché mai nella storia del wrestling (perlomeno a mio ricordo) avevamo visto la mossa migliore di un wrestler vanificata in questo modo, nemmeno da hulk hogan che almeno restava qualche secondo a terra o si pompava per l’occasione. L’effetto un po’ straniante di questo segmento è però mitigato dal fatto che Warrior voleva rappresentare una icona del passato, che non poteva essere scalfita da una nuova leva. In questo senso per me la cosa ha senso, senza considerare che la Pedigree del 1996 non aveva in chiave mark la stessa “forza” di quelle successive. E così la furia del guerriero si abbatte su Hunter che finisce vittima dell’iconica sequenza gorilla press-splash. Incontro dunque brevissimo ma significativo. Che poi il significato sia andato perduto è un’altra storia…

E mentre un frustrato Triple H si pesta con Marc Mero nel backstage e Piper continua la sua folle rincorsa, ci apprestiamo a commentare l’ennesimo incontro della streak del becchino.

Lo farò nella seconda parte 
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Re: Tutte (ma proprio tutte) le edizioni di Wrestlemania match per match

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Ryoga, il match fra Bodydonnas e Godwinns andò in onda nel Free for All, il pre-show trasmesso in chiaro in tv. Era una novità visto che in precedenza i dark match non solo non venivano trasmessi ma neppure inclusi nelle vhs. In questo caso il Free for All si trova completo nella vhs dell'evento, ma evidentemente è stato escluso dal Network che si concentra solo sul ppv vero e proprio.
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