Jim Cornette conia un nuovo nome per gli Young Bucks

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AEW ha molte Superstar nel proprio roster e alcune di loro hanno contratti in scadenza a breve, tra cui quelli dell’Elite. Sean Sapp di Fightful ha riferito che The Young Bucks, Kenny Omega e Adam Page hanno negoziato nuovi contratti con la società quest’anno, ma l’affare non è ancora concluso.

In AEW erano fiduciosi che avrebbero mantenuto l’Elite, nonostante CM Punk fosse tornato in azienda. Non ci sono aggiornamenti sulla loro volontà di lavorare con Punk, anche se la parte creativa è pianificata per molti di loro da un po’ di tempo.

Non si sa quando ogni contratto giungerà a scadenza
Page, Omega e i Bucks hanno tutti Barry Bloom a rappresentarli, che è un agente molto popolare, con Mick Foley, Kevin Nash, Scott Hall e Bill Goldberg tra i suoi clienti. Vale la pena notare che Kenny ha prolungato la scadenza del suo contratto a causa di un infortunio. A questo punto tra gli infortuni, gli anni di opzione e qualsiasi altra variabile con tutti e quattro gli atleti, è difficile determinare quando esattamente ogni accordo scadrà.

Fonti della WWE hanno dichiarato che loro non sono neanche lontanamente autorizzati a parlare con nessuno dei quattro. Si diceva che gli Young Bucks avessero contattato la WWE lo scorso anno, ma fonti a loro vicine lo hanno negato. La maggior parte delle persone in AEW si aspettano che ognuno di loro rimanga in AEW con un aumento significativo di contratto.

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L’AEW non vuole perdere altri vicepresidenti esecutivi, soprattutto dopo che Cody Rhodes li ha lasciati tornando in WWE. Tony Khan è ben consapevole che il resto dell’Elite potrebbe seguirlo.

I contratti di Kenny Omega, Adam “Hangman” Page e The Young Bucks scadranno alla fine di quest’anno e al momento nessuno di loro ha accettato nuovi accordi.

Ci sono in atto accordi di riservatezza per i quattro atleti
All’Elite è stato chiesto di tacere sulla loro situazione contrattuale e hanno rispettato la richiesta o in alcuni casi hanno firmato documenti che sostanzialmente vietano loro di parlare, il che potrebbe portare a delle situazioni difficili da gestire.

L’Elite potrebbe fare molti danni all’AEW se dovesse lasciare la compagnia.

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Gli Young Bucks hanno delle personalità polarizzanti e il loro approccio al wrestling non soddisfa i gusti di tutti e i fan hanno imparato ad accettarlo.
Ora sembra che Nick Jackson abbia smentito le voci secondo cui The Elite e Cody Rhodes si odiano a vicenda.

Nick smentisce categoricamente i rumor
Gli Young Bucks sono tra i membri fondatori dell’AEW in quanto sono EVP oltre che Star sul ring. Anche Cody ha lavorato con loro come EVP durante la sua run in AEW.

È un fatto noto che Rhodes e i Bucks continuano ad avere buoni rapporti nonostante la partenza di Cody, ma ci sono molte persone che credono ancora che l’American Nightmare e The Elite si odino a vicenda.
Nick Jackson nelle sue storie su Instagram ha postato una foto con Cody che ricordava la prima edizione di All In e ha chiarito che non si odiano affatto a vicenda scrivendo:

“Questo non sarebbe successo senza di te. Avviso spoiler per le persone che dicono che ci odiamo a vicenda. Non è vero.”

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Poco prima di All In, come ben sappiano, c’è stata una rissa che ha visto coinvolti CM Punk e Jack Perry. Quest’ultimo è stato sospeso a tempo determinato, mentre Punk è stato licenziato definitivamente dalla compagnia.

Anche lo scorso anno, però, Punk venne coinvolto in una rissa con gli Young Bucks e Kenny Omega nel post All Out. Da allora il Best in the World e i Bucks non hanno avuto più rapporti, ma ad All In fra i tre è stata invertita la rotta.

Ecco cosa è successo tra CM Punk e gli Young Bucks prima di All In
Stando a quanto riportato da Bodyslam.net, prima di All In CM Punk e gli Young Bucks si sono incrociati nel backstage e il Best in the World avrebbe detto ai fratelli Jackson testuali parole: “Facciamo la storia”. Alla fine Punk è andato via lasciando i Bucks in maniera molto pacata.

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Questa notte la puntata di Rampage è stata speciale, come Dynamite si è svolta all’Artur Ashe Stadium di New York e ha preso la denominazione Grand Slam. Card molto ricca e un main event titolato, con l’Elite che ha sfidato la Mogul Embassy con in palio i titoli ROH six man tag team. Titoli che i tre dell’Elite hanno già detenuto in passato, essendo stati campioni per 201 giorni tra il 2017 e il 2018.

In faccia a Swerve Strickland
Stretta di mano rispettata prima del match tra i due gruppi e subito si è passati all’azione, come sempre movimentata e caotica quando ci sono gli Young Bucks e quando ci sono match a più uomini. Inizio davvero sprint per l’Elite, dopo pochi minuti i tre erano già pronti al BTE Trigger su Brian Cage prima di essere interrotti dall’arrivo sulla rampa di Swerve Strickland, futuro avversario di Adam Page a WrestleDream. L’inerzia dell’incontro è così passata nelle mani dell’Embassy, ma l’Elite ha saputo reagire e spettacolare è stato il doppio Buckshot Lariat di Adam Page sui Gates of Agony. Rimasto solo con Cage sul ring il cowboy ha provato un altro Buckshot Lariat andando a vuoto, ma alla fine è riuscito a sorprenderlo con un roll-up aggiudicandosi vittoria e titoli proprio sotto gli occhi di Strickland che aveva provato ad interferire.

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I fan AEW hanno sudato decisamente freddo nel pomeriggio. O almeno, chi di loro si è accorto dell’errore sul sito ufficiale della compagnia. Gli Young Bucks, per qualche ora, non erano più identificati come EVP della compagnia sul sito AEW, lasciando presagire il peggio nonostante il recente rinnovo di contratto di tutta l’Elite. Una sorta di “retrocessione” che, però, non è mai veramente accaduta.

Si è trattato, infatti, solamente di un errore, notato prontamente però da Fightful, con la federazione che ha corretto il tiro e ha prontamente modificato la sezione a loro dedicata. Matt & Nick Jackson continueranno dunque a svolgere le loro mansioni da Executive Vice President, alla pari di Kenny Omega (che, però, non ha quel ruolo in maniera ufficiale ma ufficiosa). Momenti di “panico” dunque, prontamente rientrati dopo qualche ora di ipotesi improbabili. Difficile, oggettivamente, vedere una AEW senza Young Bucks, che continueranno dunque ad intrecciare il loro ruolo da wrestler a quello dirigenziale.

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Un grosso cambiamento è in arrivo per Matt e Nick Jackson: gli Young Bucks, la scorsa notte a Full Gear, hanno perso la loro title shot per gli AEW Tag Team Championships e non l’hanno presa affatto bene. Al termine del loro match contro i Golden Jets (Chris Jericho e Kenny Omega) i due fratelli hanno replicato la reazione avuta dopo la sconfitta nel match valevole per i ROH Six-Man Tag titles qualche tempo fa, distruggendo tutto ciò che gli capitava a tiro.

Secondo quanto riportato da Fightful Select, il loro comportamento sarebbe sintomo di un turn heel molto vicino e a quanto pare, non saranno gli unici a “cambiare sponda”. A quanto pare, anche Brandon Cutler effettuerà un turn heel e sarà il portavoce ufficiale dei due fratelli Jackson. L’ultimo tweet di Cutler, quello in cui afferma che gli Young Bucks si prenderanno una pausa dal wrestling, è servito proprio per alimentare questa nuova presa di posizione: il report di Fightful, inoltre, ha anche smentito le voci di tensioni tra i Bucks e il resto del backstage AEW.

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Come vi abbiamo già scritto ieri, sarebbe ormai a un passo il turn heel degli Young Bucks. I fratelli Jackson, infatti, hanno iniziato a lasciar trasparire i segni di un loro possibile cambio di allineamento già da alcune settimane ma, a Full Gear, hanno lasciato intendere id aver raggiunto il punto di non ritorno. Brandon Cutler sarebbe altresì vicino a turnare insieme ai Bucks per diventare il loro portavoce ufficiale.

Cutler, tramite il suo profilo X, ha già iniziato a svolgere la mansione di portavoce annunciando l’addio a Being The Elite da parte dei Bucks:
“Fonti vicine a Matt e Nick mi dicono che hanno ufficialmente chiuso con Being The Elite”.

BTE è il Vlog cadenza settimanale che veniva postato regolarmente dai fratelli Jackson: in precedenza era già stato spiegato che la modifica al format di Being The Elite facesse parte del turn heel del team, perciò l’annuncio è stata solamente una formalità.

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Nell’ultimo periodo la AEW ha effettuato diversi cambiamenti che hanno coinvolto anche alcune delle principali Superstar: tra queste ci sono gli Young Bucks, che hanno deciso di lasciare The Elite e passare dalla parte degli heel. Matt e Nick Jackson rimangono tra le attrazioni principali della compagnia di Tony Khan, che sa di non poter sprecare il loro potenziale e sta pensando di puntare su una stable.

Young Bucks pronti a dominare la AEW con una nuova stable heel?
Ad aggiornarci sul loro status è stato il Wrestling Observer, spiegando che gli Young Bucks dovrebbero portare on screen una stable heel che dovrebbe coinvolgere anche Brandon Cutler.

“E’ stato fatto anche il nome di Colt Cabana ma non è sicuro. L’idea è che tornino come top heel dopo una pausa ma non si sa ancora quando.”

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Nel pomeriggio italiano, il Wrestling Observer ha chiarito la situazione riguardo alla sfida degli Young Bucks nei confronti di Sting e Darby Allin, lanciata con il loro inaspettato ritorno alla fine dell’ultima puntata di Dynamite, in vista dell’ultimo match di The Icon in programma, come ben sapete, a Revolution il prossimo 3 marzo.

Secondo il noto giornalista Dave Meltzer, sarebbe stato proprio Sting a scegliere i suoi avversari, in questo caso, per l’ultimo match della sua leggendaria carriera, con Tony Khan che avrebbe lasciato “carta bianca” all’ex TNA. La scelta sarebbe ricaduta, quindi, proprio sugli Young Bucks, molti stimati dallo stesso Sting e con il quale si era trovato benissimo sul ring a Forbidden Door 2022 (quando, insieme ad Allin ed a Shingo Takagi, sfidò proprio Matt e Nick Jackson, che all’epoca fecero squadra con Phantasmo).

Nonostante, inoltre, fosse previsto altro periodo di riposo per i due membri dell’Elite, quest’ultimi non si sono ovviamente tirati indietro ed hanno accettato ben volentieri, vista l’importanza storica di quest’incontro e la portata, a livello mondiale, di questo evento, essendo Sting uno dei più grandi della lunghissima storia della nostra amata disciplina.

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Qualche settimana fa gli Young Bucks sono tornati con qualche cambiamento e un obiettivo ben preciso. Più risalto alla loro figura di vice presidenti esecutivi e la sfida lanciata a Sting e Darby Allin per affrontarli nell’ultimo match della carriera di Sting che si terrà al prossimo PPV Revolution. Questa settimana a Dynamite dalle parole i due sono passati ai fatti, attaccando brutalmente The Icon e Darby subito dopo la vittoria dei titoli di coppia, non risparmiando neanche i figli del leggendario lottatore.

Dare il buon esempio
Sulla strada del match di Revolution si è inserito quindi un intoppo e allo stesso tempo un’occasione. Con Sting e Darby Allin campioni di coppia AEW, il match di Revolution oltre a certificare il ritiro di Sting potrebbe avere i titoli messi in palio se il duo riuscirà a mantenerli fino al prossimo 3 marzo. Così questa notte a Rampage, nonostante le loro deprecabili azioni di mercoledì, gli Young Bucks hanno affermato di voler seguire le regole e non useranno il loro potere da EVPs per ottenere il match titolato. È iniziata quindi la scalata al ranking per la divisione di coppia dell’AEW e gli Young Bucks hanno sfidato Robbie Lit & Mondo Rox, tag team locale al debutto assoluto in AEW. Nicholas e Matthew Jackson si sono presentati con la nuova theme song e nuove immagini a corredo dell’entrata utilizzando lo stesso vestiario dell’assalto di mercoledì con le vistose macchie di sangue che non sono andate via. Pur seguendo le regole, gli EVPs hanno certamente scelto degli avversari “facili” per il loro inizio della scalata al ranking e hanno vinto il match in un paio di minuti. I fratelli adesso torneranno in azione a Dynamite alla caccia di un altro successo.

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Secondo alcune indiscrezioni in circolazione, la decisione di Tony Khan di mandare in onda il filmato sui fatti di All In ha generato qualche malumore all’interno del backstage AEW. La decisione è parsa un risposta all’intervista di CM Punk di qualche giorno fa, anche se poi la federazione ha cercato di legare la messa in onda del videoclip alla storyline che coinvolge Young Bucks e FTR. Ebbene, secondo ulteriori indiscrezioni anche i fratelli Jackson non erano particolarmente favorevoli all’idea.

Bucks contrari
Secondo quanto evidenziato da Wade Keller di PW Torch, l’idea di mandare in onda il filmato sui fatti di All In è stata del solo Tony Khan. Non è stata una idea condivisa con i Bucks, i quali anzi non sono stati d’accordo con l’iniziativa del Presidente. Stessa cosa per quanto riguarda il promo in cui Will Ospreay ha lanciato una frecciatina a Triple H. Non si è trattato di una sua idea, né tantomeno frutto di una sua propria iniziativa. Gli è stato chiesto di dire quelle parole.

[LesnarMania]

Khan nel wrestling è sinonimo di incompetenza allo stato puro. Ma quando lo capiranno in AEW che il serpente va tagliato per la testa?

[RedandYellow]

E' sicuramente vero che HHH ha beneficiato del matrimonio con la figlia del capo, è anche vero che si è dimostrato comunque all'altezza del suo ruolo. Questo si potrebbe dire anche di Khan, senza i soldi di papino sarebbe dove è adesso? Vince McMahon senza il padre sarebbe diventato ciò che è diventato? I multimiliardari e le persone di grande successo che dicono "mi sono fatto da solo e sono partito da zero" mi fanno fare sempre delle grasse risate, sicuramente hanno delle capacità imprenditoriali notevoli ma hanno agganci e amicizie che nemmeno possiamo immaginare, figuriamoci se la società di oggi permette ad un poveraccio senza agganci di fare fortune dall'oggi al domani...

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Ieri notte presso la Toyota Arena di Ontario, California, è andato in scena l’evento NJPW Strong Resurgence. Tra i match in programma quello tra Eddie Kingston e Gabe Kidd. I due si sono affrontati in un No Ropes Last Man Standing Match con in palio lo Strong Openweight Title detenuto da Kingston. Per il “Mad King” una serata da dimenticare. Ecco cosa è successo.

I Bucks tornano in NJPW
Ieri notte a NJPW Strong Resurgence, Eddie Kingston ha perso il suo Strong Openweight Title per mano di Gabe Kidd. La serata si poi conclusa ancora peggio. Difatti prima si è palesato Jack Perry e poi, a sorpresa, gli Young Bucks. L’Elite ha pestato Kingston al centro del ring con i Bucks che hanno eseguito la loro EVP Trigger cercando di prendersi un vantaggio in vista dell’Anarchy In The Arena Match di Double Or Nothing. I fratelli Jackson non si vedevano ad un evento NJPW da 5 anni, con la loro ultima presenza che risale a Wrestle Kingdom 13.