Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Discuti qui di tutto quello che vuoi inerente al wrestling. Per la WWE è SPOILER (e quindi va segnalato accuratamente) tutto ciò che non sia stato ancora trasmesso da Sky Italia. Per le altre federazioni è SPOILER quanto non sia stato ancora trasmesso in TV negli USA.
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nicola
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Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da nicola »

Premessa: è da un po' che mi frulla in testa l'idea di scrivere un articolo su questo tema.
Ma voglio aprire una discussione sul forum, così ho la possibilità di sentire opinioni diverse...chiedo preventivamente scusa se qualche cosa che scrivo non è ancora ben rifinita, prendete questo topic come un brogliaccio degli appunti.
Tesi di fondo: il Pro Wrestling statunitense è in una crisi irreversibile e senza sbocchi; è un'arte moribonda e andrà ad esaurirsi completamente nel giro di una generazione...o due generazioni, a essere molto ottimisti.
Incidentalmente, se il Pro Wrestling statunitense è moribondo, il Puroresu mi sembra praticamente già un cadavere, ma su questo non sono molto ferrato e lascio la palla a chi è più esperto di me.
Concentriamoci sul wrestling statunitense e facciamoci una semplice domanda: per quale motivo, oggi, un giovane dovrebbe scegliere di essere un Pro Wrestler?
Prendiamo un'altra epoca, diciamo gli anni '70...quante possibilità di lavoro aveva un wrestler all'epoca?
Faccio un conto alla buona, senza verificare le fonti: diciamo che esistevano 25 promotion affiliate alla NWA, la AWA, la WWWF (tecnicamente tornata ad essere un territorio NWA nel '71, ma facciamo finta di niente), più, boh, buttiamo lì 4/5 promotion indipendenti di un certo profilo.
Poi esistevano anche una miriade di promoter indipendenti "minori", che non sono passati alla storia e che nessuno ricorda...al momento non contiamoli.
Mediamente, anche la promotion più scarsa dell'epoca faceva più pubblico, nei suoi show, della ROH e della TNA e almeno i suoi wrestler di punta potevano vivere da professionisti.
Oggi?
La WWE, ok, chi lotta per lei può permettersi di vivere da wrestler professionista.
La TNA non sappiamo ancora bene che fine fa...e anche quando andava bene molti atleti facevano la fame (ad esempio le Knockout).
La ROH è la terza forza del wrestling statunitense, e Kevin Steen doveva avere un secondo lavoro come commesso.
Ripetiamo: un tempo anche una promotion sfigata faceva più pubblico della TNA o della ROH (a essere pignoli, spesso più pubblico di tutte e due messe insieme) e alcuni dei suoi uomini potevano permettersi di campare solo di wrestling.
In queste condizioni, è inevitabile che la base del Pro Wrestling (i tanti lottatori che iniziano a lottare negli show minori, di provincia, con il sogno di fare carriera) si restringa enormemente.
Proviamo a fare un esempio nel mondo del lavoro: cosa succederebbe se l'unico modo per guadagnarsi uno stipendio, come giornalista, fosse quello di essere assunti al Corriere Della Sera?
Semplice: pochissime persone sarebbero disposte a fare il giornalista.
O un esempio sportivo: quante persone avrebbero voglia di tentare la carriera di calciatore se solo la Juventus si potesse permettere di pagare grandi stipendi, e giocare in qualsiasi altra squadra significasse morire di fame?
Nel wrestling poi, rispetto a questi due esempi, ci sono anche delle aggravanti: i wrestler sono una delle poche categorie al mondo a non avere un sindacato e lo stile di lotta è diventato sempre più gravoso per il fisico (per la serie "oltre al danno la beffa": oltre a non guadagnare un ca**o, ti distruggi anche le ginocchia e la schiena...).
Prima scrivevo che la base della piramide si sta restringendo sempre di più...su un forum il fenomeno può anche passare inosservato perché l'attenzione dei fan è naturalmente rivolta verso il vertice della piramide, non sulla base...si parla di grandi nomi, di Wrestlemania, di starpower...
Ma, senza base, il vertice non può stare in piedi.
E il fenomeno di "restringimento" della base è irreversibile.
Curioso di sentire la vostra opinione. ;)
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andreawarrior
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da andreawarrior »

Non ho nulla da obiettare su ciò che hai scritto, possiamo solo discutere delle cause che hanno portato a questa situazione... io mi sono già espresso tante volte e finirei per ripetere sempre le stesse cose, che ormai conoscono pure i muri...
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andreawarrior
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da andreawarrior »

Una cosa possiamo dirla...

mi sembra che gli unici rimasti a seguire il wrestling, siano gli amanti della nicchia, i classici smart

"conta solo la bella lotta, non importa quanto pesi e quanto carisma hai e non me ne frega niente dei risultati, però se non vince chi dico io, faccio bordello", altrimenti non si spiegherebbe come possano essere over Cesaro, Neville e Sami Zayn.... e non si spiegherebbe nemmeno il recente successo di Daniel Bryan, che in qualsiasi altra epoca dal 1900 al 2003, avrebbe fatto il jobber senza neanche la musica d'ingresso, non solo in WWE, ma in qualsiasi altro territorio...
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Mr. Mackey
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Mr. Mackey »

Mah, staremo a vedere, io cmq non la vedo cosi nera. In Italia per esempio sento dire che c'è un boom (di studenti) e nessuno lo fa per lavoro, forse neanche gli istruttori.

Analizzando meglio la questione:

- il wrestling può estinguersi perchè ci sono molti meno wrestler: ok, pero la qualità continua non peggiorare da un bel po'.

questo pero negli USA, perchè per quel che riguarda il puroresu la questione è molto più difficile, difatti abbiamo una intera generazione mancante, quella che va dai classe 84' in su, se si escludono Okada e Nakajima.

pero un po' tutti mi dicono che in Europa il wrestling non raggiungeva i livelli attuali da sempre.

- di contro (la questione economica) si potrebbe affermare che l'incentivo non è tutto: ad oggi ci sono più incentivi di natura economica per fare musica, eppure la qualità è indubbiamente peggiorata molto. Stessa cosa volendo si può dire sul cinema.

l'importanza della base poi ovviamente è fondamentale, se manca quello manca tutto.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Mr. Mackey »

andreawarrior ha scritto:Una cosa possiamo dirla...

mi sembra che gli unici rimasti a seguire il wrestling, siano gli amanti della nicchia, i classici smart

"conta solo la bella lotta, non importa quanto pesi e quanto carisma hai e non me ne frega niente dei risultati, però se non vince chi dico io, faccio bordello", altrimenti non si spiegherebbe come possano essere over Cesaro, Neville e Sami Zayn.... e non si spiegherebbe nemmeno il recente successo di Daniel Bryan, che in qualsiasi altra epoca dal 1900 al 2003, avrebbe fatto il jobber senza neanche la musica d'ingresso, non solo in WWE, ma in qualsiasi altro territorio...
questi discorsi io li ho già smontati diverse volte e lo farò per l'ennesima volta

il wrestling resta negli USA cmq un sport molto seguito, non solo dagli amanti di nicchia, in europa fa ottimi ascolti, ed è entrato su mercati dove prima era completamente assente. In Ungheria per esempio 10 anni fa nessuno conosceva nulla, adesso danno pezzi di RAW in prima serata su canali importanti.

ma il crollo del ratings secondo te è spiegabile con il push di gente della indie veramente? :D Il crollo del rating (negli USA) tiene come principale causa il mutamento PG, lo sputtanamento della logica e la assoluta banalizzazione di ogni forma di character.

riguardo il discorso di Nicola, calcolate anche il fatto che gli americani (credo, eh) per parecchio tempo (tipo fino metà anni 80) in diverse zone credevano che il wrestling fosse reale veramente. Ovvio che il reale attira più pubblico del finto. Guardate il documentario dei Von Erich, dove è ben spiegato come i fan local di David credevano tutti che stesse combattendo sul serio, fino ad arrivare ad offrire soldi x l'allenamento :D

poi vabbe, il solito discorso contro Dragon ormai l'ho si conosce a memoria. Peccato che anche stavolta non c'è nulla di vero, lo stesso Nicola ti può dire come tantissimi wrestler con caratteristiche simili abbiano sfondato nel wrestling prima di lui.
Ultima modifica di Mr. Mackey il 11/11/2015, 2:11, modificato 3 volte in totale.
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Mr. Mackey
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Mr. Mackey »

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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da michaels 92 »

Un intervento del genere di Andreawarrior era piú scontato dei panettoni a Natale :(
Hollywood83
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Hollywood83 »

nicola ha scritto:Premessa: è da un po' che mi frulla in testa l'idea di scrivere un articolo su questo tema.
Ma voglio aprire una discussione sul forum, così ho la possibilità di sentire opinioni diverse...chiedo preventivamente scusa se qualche cosa che scrivo non è ancora ben rifinita, prendete questo topic come un brogliaccio degli appunti.
Tesi di fondo: il Pro Wrestling statunitense è in una crisi irreversibile e senza sbocchi; è un'arte moribonda e andrà ad esaurirsi completamente nel giro di una generazione...o due generazioni, a essere molto ottimisti.
Incidentalmente, se il Pro Wrestling statunitense è moribondo, il Puroresu mi sembra praticamente già un cadavere, ma su questo non sono molto ferrato e lascio la palla a chi è più esperto di me.
Concentriamoci sul wrestling statunitense e facciamoci una semplice domanda: per quale motivo, oggi, un giovane dovrebbe scegliere di essere un Pro Wrestler?
Prendiamo un'altra epoca, diciamo gli anni '70...quante possibilità di lavoro aveva un wrestler all'epoca?
Faccio un conto alla buona, senza verificare le fonti: diciamo che esistevano 25 promotion affiliate alla NWA, la AWA, la WWWF (tecnicamente tornata ad essere un territorio NWA nel '71, ma facciamo finta di niente), più, boh, buttiamo lì 4/5 promotion indipendenti di un certo profilo.
Poi esistevano anche una miriade di promoter indipendenti "minori", che non sono passati alla storia e che nessuno ricorda...al momento non contiamoli.
Mediamente, anche la promotion più scarsa dell'epoca faceva più pubblico, nei suoi show, della ROH e della TNA e almeno i suoi wrestler di punta potevano vivere da professionisti.
Oggi?
La WWE, ok, chi lotta per lei può permettersi di vivere da wrestler professionista.
La TNA non sappiamo ancora bene che fine fa...e anche quando andava bene molti atleti facevano la fame (ad esempio le Knockout).
La ROH è la terza forza del wrestling statunitense, e Kevin Steen doveva avere un secondo lavoro come commesso.
Ripetiamo: un tempo anche una promotion sfigata faceva più pubblico della TNA o della ROH (a essere pignoli, spesso più pubblico di tutte e due messe insieme) e alcuni dei suoi uomini potevano permettersi di campare solo di wrestling.
In queste condizioni, è inevitabile che la base del Pro Wrestling (i tanti lottatori che iniziano a lottare negli show minori, di provincia, con il sogno di fare carriera) si restringa enormemente.
Proviamo a fare un esempio nel mondo del lavoro: cosa succederebbe se l'unico modo per guadagnarsi uno stipendio, come giornalista, fosse quello di essere assunti al Corriere Della Sera?
Semplice: pochissime persone sarebbero disposte a fare il giornalista.
O un esempio sportivo: quante persone avrebbero voglia di tentare la carriera di calciatore se solo la Juventus si potesse permettere di pagare grandi stipendi, e giocare in qualsiasi altra squadra significasse morire di fame?
Nel wrestling poi, rispetto a questi due esempi, ci sono anche delle aggravanti: i wrestler sono una delle poche categorie al mondo a non avere un sindacato e lo stile di lotta è diventato sempre più gravoso per il fisico (per la serie "oltre al danno la beffa": oltre a non guadagnare un ca**o, ti distruggi anche le ginocchia e la schiena...).
Prima scrivevo che la base della piramide si sta restringendo sempre di più...su un forum il fenomeno può anche passare inosservato perché l'attenzione dei fan è naturalmente rivolta verso il vertice della piramide, non sulla base...si parla di grandi nomi, di Wrestlemania, di starpower...
Ma, senza base, il vertice non può stare in piedi.
E il fenomeno di "restringimento" della base è irreversibile.
Curioso di sentire la vostra opinione. ;)
Il discorso lo condivido abbastanza, dopotutto fa davvero specie sapere (io l'ho scoperto ora col tuo post) che Kevin Steen doveva fare un secondo lavoro per mantenersi pur lottando in quella che di fatto è la terza forza oggi negli Stati Uniti, un tempo la terza forza era la ECW tanto per rendere l'idea. Ma poi anche su questo, c'è chi nelle news ha fatto pesante ironia su Hogan per aver detto di aver capito subito che Steen fosse abilissimo, ripeto quanto detto li, non è che l'abbia scoperto lui ma questo vi fa capire come certe compagnie come la Ring of Honor e in parte anche la stessa TNA, siano compagnie tuttosommato di nicchia, compagnie che con ogni probabilità pure molti addetti ai lavori seguono col contagocce, Steen non è arrivato nella WWE come una grande celebrità, è arrivato in punta di piedi partendo a NXT, uno con oltre 10 anni di attività alle spalle non certo un cretino, molti fans vengono a dirti....eh beh sì quanto fatto con la ROH non conta?? Certo che conta ma lo conoscono in pochi, Hogan di certo non seguiva la ROH ma quanti la seguono all'interno della WWE? Triple H per voi sta tutto il tempo libero a guardarsi i match delle compagnie minori? Avranno chi lo farà per loro e segnalerà i talenti con potenziale come del resto avviene anche nei vari sport suppongo, diciamo che Hogan non ha scoperto proprio l'acqua calda ma almeno quella tiepida.
L'esempio che ho portato è comunque chiaro e si collega a quanto detto da Nicola, le piccole compagnie non hanno i mezzi necessari per poter imporsi su un certo tipo di mercato, inoltre aggiungo una cosa, nonostante la WWE non voglia essere considerata parte del wrestling business, che lo voglia o no è lei il traino per tutto il movimento, non succede ma succedesse che domani scoppiasse una nuova golden age con un ritrovato e aggressivo interesse per il wrestling grazie alla WWE, ne sarebbe la sola a beneficiarne? Assolutamente no ne beneficerebbe tutto il movimento almeno in nord america, abbiamo avuto un eclatante caso in Italia. A metà degli anni 2000 c'è stato un boom come non capitava da anni e pure le piccole compagnie made in Italy ne hanno beneficiato alla grande, ricordo a Bergamo ad uno show della ICW oltre 2500 persone se non sbaglio era il 2005 o il 2006, questo perchè la WWE andava forte in tv dubito che la gente fosse li perchè conoscesse i vari atleti italiani.
Magari ho divagato e sono andato un pò fuori tema comunque sia l'attuale situazione non credo dispiaccia poi molto alla WWE, da sempre impegnata a monopolizzare ogni possibile movimento indipendente
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Hollywood83 »

Mr. Mackey ha scritto:
andreawarrior ha scritto:Una cosa possiamo dirla...

mi sembra che gli unici rimasti a seguire il wrestling, siano gli amanti della nicchia, i classici smart

"conta solo la bella lotta, non importa quanto pesi e quanto carisma hai e non me ne frega niente dei risultati, però se non vince chi dico io, faccio bordello", altrimenti non si spiegherebbe come possano essere over Cesaro, Neville e Sami Zayn.... e non si spiegherebbe nemmeno il recente successo di Daniel Bryan, che in qualsiasi altra epoca dal 1900 al 2003, avrebbe fatto il jobber senza neanche la musica d'ingresso, non solo in WWE, ma in qualsiasi altro territorio...
questi discorsi io li ho già smontati diverse volte e lo farò per l'ennesima volta

il wrestling resta negli USA cmq un sport molto seguito, non solo dagli amanti di nicchia, in europa fa ottimi ascolti, ed è entrato su mercati dove prima era completamente assente. In Ungheria per esempio 10 anni fa nessuno conosceva nulla, adesso danno pezzi di RAW in prima serata su canali importanti.

ma il crollo del ratings secondo te è spiegabile con il push di gente della indie veramente? :D Il crollo del rating (negli USA) tiene come principale causa il mutamento PG, lo sputtanamento della logica e la assoluta banalizzazione di ogni forma di character.

riguardo il discorso di Nicola, calcolate anche il fatto che gli americani (credo, eh) per parecchio tempo (tipo fino metà anni 80) in diverse zone credevano che il wrestling fosse reale veramente. Ovvio che il reale attira più pubblico del finto. Guardate il documentario dei Von Erich, dove è ben spiegato come i fan local di David credevano tutti che stesse combattendo sul serio, fino ad arrivare ad offrire soldi x l'allenamento :D

poi vabbe, il solito discorso contro Dragon ormai l'ho si conosce a memoria. Peccato che anche stavolta non c'è nulla di vero, lo stesso Nicola ti può dire come tantissimi wrestler con caratteristiche simili abbiano sfondato nel wrestling prima di lui.
secondo me semplicemente non genera più interesse, indipendentemente da chi ottenga un push. Non è questione di gente delle indie....cioè chissenefrega alla fine la piccola compagnia indipendente dopotutto rappresenta la gavetta, il farsi le ossa prima di approdare davanti a platee ben più consistenti con dirette tv nazionali o addirittura su scala globale nel caso delle ppv (ma anche di Raw visto che diversi paesi lo trasmettono live), personalmente sarei solo felice se pescassero di più dalle indie anzichè crearsi qualcosa in casa da zero. Tuttavia NXT è basilare, inoltre non scordiamoci una cosa, un'altra major in america non esiste, prima di Sting lo scorso anno Goldberg è stato forse l'ultimo grande debutto a cui abbiamo assistito in termini di impatto immediato, e parliamo ormai già del 2003. Vedere debuttare un wrestler proveniente dalla rivale WCW dava sempre qualcosa, il debutto di Chris Jericho ad esempio è uno dei più grandi momenti della storia di Raw. Kevin Owens è straordinario ma se avesse debuttato direttamente nel main roster anzichè farsi un nome ad NXT? Secondo me il responso iniziale sarebbe stato di quasi indifferenza e ripeto, non sto screditando il mondo indie visto che torno ancora a dire, nella WWE chi arriva sarebbe bello arrivasse da una gavetta rispettabile (su questo sono abbastanza vecchia scuola) ma di certo il suo debutto diretto emozionerebbe pochissima gente, pure gente come James Storm e Samoa Joe stanno ad NXT un motivo ci sarà.
Torno poi sulla frase con cui ho aperto il post, il pro wrestling non genera più interesse e concordo con te sul pg, aggiungo anche il modo in cui viene sfruttata internet da parte del fan medio, è il degenero, c'è chi da ogni singola cosa per scontata e se viene sorpreso si incazza pure:-)
Ma poi parliamoci chiaro...cosa resta da fare? La WWE, traino unico del wrestling su scala forse mondiale, ha proposto la prima grande rivoluzione con l'avvento dell'Hulkamania dal gennaio 1984 creando di fatto un format che è andato avanti fino ad oggi, c'è stata poi la Rock'n wrestling connection con MTV, l'idea di portare in scena le varie celebrità, situazione che ancora oggi viene riproposta, c'è stato un periodo di transizione con la New Generation per poi, prendendo spunto da ciò che stava avvenendo a Philadelphia mettere in piedi l'attitude, sia con una questione di contenuti espliciti ma anche con storyline più intense e imprevedibili (il tutto dovuto anche ad una produzione tv che, causa la guerra con la WCW, è aumentata a dismisura).......senza mantenere i toni degli anni d'oro di quel periodo tutto questo è durato, più o meno, fino al 2007 poi dopo la faccenda Benoit siamo piombati in sta roba in cui ci troviamo oggi, roba frutto anche di ciò che è la società attorno a noi in cui la WWE a torto o ragione si rispecchia da sempre. Gli anni migliori della WWE sono sempre coincisi con una rivoluzione, dall'84 e dalla fine del 1997....ripeto, adesso che ci si può inventare?
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da andreawarrior »

Granata io non ho detto che il calo dei ratings è colpa delle indies, ho solo citato dei wrestlers casualmente delle indies, gente a cui manca carisma e/fisico, che oggi è comunque over e che non avrebbe avuto successo in nessun altra epoca... Cesaro è over ma non ha carisma, Sami Zayn è un uomo normale che se la mattina vai a pagare le bollette, ne vedi 300 come lui, Neville non ha carisma, eppure oggi sono over, quindi deduco che gli unici fans rimasti oggi, sono i fanatici dell'esiste solo la tecnica, che in passato sono sempre stati una nicchia di scarsa importanza...

Tu mi dici che di wrestlers di massimo successo come Daniel Bryan ce ne sono sempre stati, ma quando? tu sei rimasto a metà 800, perchè già da fine 800 i pesi leggeri come uomini di punta sono stati sostituiti dai pesi massimi, in pratica da Tom Jenkins in poi.

Ma io non ho detto che nelle indies non ci sia nessuno che possa essere uomo simbolo in una major, anzi Samoa Joe, Kevin Owens e altri lo sarebbero potuti essere anche in altre epoche.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da cheating »

Cesaro non ha carisma però c'è Reigns nel main event, va over in un attimo ma se va over è perché il pubblico è fanatico per la sua testa, no perché ha effettivi meriti e ha qualità. Stessa cosa per Neville, se riesce a portarsi il pubblico sulle sue spalle in un match per il titolo WWE contro Rollins vuol dire che quel pubblico è fanatico no perché ha qualità oggettive che riesce a catturare lo spettatore.

Zayn è una persona normalissima, l'utilità di questa informazione mi sfugge, boh, io vedo un lottatore di grande livello, no perché vorrei sottolineare che stiamo parlando di wrestling non di "America's Next Top Model".

Daniel Bryan è il più grande successo da tempi non sospetti, quindi i milioni di fan che l'han supportato son fanatici, non gente che finalmente vede il wrestling in una maniera sensata, che ha trovato in Bryan un lottatore per cui tifare. Va beh.

Per Nicola, il tuo discorso faccio un po' fatica a capirlo (nel senso che capisco quello che dici ma non capisco dove vuoi andare a parare).
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da cheating »

Hollywood83 ha scritto:Gli anni migliori della WWE sono sempre coincisi con una rivoluzione, dall'84 e dalla fine del 1997....ripeto, adesso che ci si può inventare?
Discorso talmente facile quanto irrealizzabile. Creare un'alternativa alla WWE che possa portare la WWE a "svegliarsi" dal sonno.

Infatti è più facile a dirsi che a farsi. Ci vogliono tutta una serie di concause già dette e ridette.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da andreawarrior »

cheating ha scritto:Cesaro non ha carisma però c'è Reigns nel main event, va over in un attimo ma se va over è perché il pubblico è fanatico per la sua testa, no perché ha effettivi meriti e ha qualità. Stessa cosa per Neville, se riesce a portarsi il pubblico sulle sue spalle in un match per il titolo WWE contro Rollins vuol dire che quel pubblico è fanatico no perché ha qualità oggettive che riesce a catturare lo spettatore.

Zayn è una persona normalissima, l'utilità di questa informazione mi sfugge, boh, io vedo un lottatore di grande livello, no perché vorrei sottolineare che stiamo parlando di wrestling non di "America's Next Top Model".
.
Neanche Reigns infatti merita di essere un top wrestler.

Cesaro e Neville sono over per come combattono, ma in altre epoche non bastava lottare bene per essere over, infatti Dick Hutton nel 1957 - 58 - 59 ha vinto il titolo NWA, rischiando di farla fallire, perchè lottava benissimo, ma era noioso.

Sami Zayn persona normale, ti sfugge il problema... evidentemente non conosci il termine LOOK DA SUPERSTAR, che è sempre stato alla base del successo di ogni wrestler, dato che per sfondare bisogna bucare lo schermo, essere unici e riconoscibili a prima vista...
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Hollywood83 »

sisi guarda non ho assolutamente detto sia facile eh anzi :)
alla fine è suffciente rendersi conto di cosa era la WWE nei due periodi storici appena citati. Nel 1983/84 Vince jr. era da poco al timone, aveva fame, voleva che la sua visione prendesse forma, sicuramente si facevano il mazzo ma fra chi era nel suo giro c'era un entusiasmo pazzesco e per quanto riguarda il resto del wrestling business credimi che, rileggendo cose dlel'epoca (ad esempio la prima biografia di Hogan) capivi che l'aria era elettrica, non si capiva dove volesse arrivare, avevano di fatto mandato a fare in culo il concetto di territorialità, gradualmente vi era anche in atto un cambio di mentalità fra gli stessi wrestlers, iniziavano a capire i vantaggi dell'avere magari sul ring una celebrità cosa che ai tempi era mal sopportata dai veterani.
Nel 1997 la WWE economicamente se la passava male, la WCW la stava schiacciando, addirittura Vince disse chiaro a Bret Hart di valutare l'offerta di Bischoff visto che lui non era in quel momento in grado di offrire un contrattato tanto vantaggioso, sotto pressione hanno avuto il coraggio di dare una sterzata decisa al loro prodotto con i risultati che poi abbiamo visto.
Oggi le condizioni che tu giustamente dici dovrebbero esserci non ci sono nella maniera più assoluta e francamente credo che alla WWE di questa cosa ne siano assolutamente felici. I fans un pò meno
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Hollywood83 »

andreawarrior ha scritto:
cheating ha scritto:Cesaro non ha carisma però c'è Reigns nel main event, va over in un attimo ma se va over è perché il pubblico è fanatico per la sua testa, no perché ha effettivi meriti e ha qualità. Stessa cosa per Neville, se riesce a portarsi il pubblico sulle sue spalle in un match per il titolo WWE contro Rollins vuol dire che quel pubblico è fanatico no perché ha qualità oggettive che riesce a catturare lo spettatore.

Zayn è una persona normalissima, l'utilità di questa informazione mi sfugge, boh, io vedo un lottatore di grande livello, no perché vorrei sottolineare che stiamo parlando di wrestling non di "America's Next Top Model".
.
Neanche Reigns infatti merita di essere un top wrestler.

Cesaro e Neville sono over per come combattono, ma in altre epoche non bastava lottare bene per essere over, infatti Dick Hutton nel 1957 - 58 - 59 ha vinto il titolo NWA, rischiando di farla fallire, perchè lottava benissimo, ma era noioso.

Sami Zayn persona normale, ti sfugge il problema... evidentemente non conosci il termine LOOK DA SUPERSTAR, che è sempre stato alla base del successo di ogni wrestler, dato che per sfondare bisogna bucare lo schermo, essere unici e riconoscibili a prima vista...

questo ragazzi è verissimo, posso capire che dal punto di vista delle abilità in ring vi siano atleti strepitosi ma il concetto di WWE superstars è un'altra cosa. Figuriamoci poi se si parla di star di primissimo piano, qualcuno in tempi recenti avrebbe detto a Dolph Ziggler "nel pro wrestling il wrestling è la cosa meno importante"....giusto? Sbagliato? Secondo me è un Ni visto che comunque, che tu sia un atleta spettacolare o un atleta normale devi comunque sapere ciò che fai visto che da te dipende la salute del tuo avversario e viceversa però è chiaro che puoi avere un parco mosse infinito ma se non sai interagire con la folla, non sai stare davanti ad una telecamera ..... questo mondo non fa per te.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da Jagger »

Io non sottovaluterei nemmeno il fattore della concorrenza esterna, parlando del wrestling nordamericano. Cos'è il wrestling? E' un ibrido fra sport e spettacolo, cosa che ormai sanno anche i bambini di 9 anni e che in passato non era così scontata, come è stato giustamente messo in risalto. Ma non è solo questione di "vero che attira di più", è anche questione di alternative: chi può attirare uno sport-spettacolo? Gli appassionati di sport, gli appassionati di spettacolo, gli appassionati di sport E spettacolo (che per ovvi motivi sono in netta minoranza rispetto alle altre due categorie).
Ora, se io rientro fra le prime due categorie rispetto al passato ho una quantità imbarazzante di scelte, di opzioni a mia disposizione. Se mi piace lo sport perché dovrei darmi al wrestling quando c'è la UFC o la boxe, anche senza scomodare sport d'altro tipo come il basket o il football? Se invece mi piace lo spettacolo, perché dovrei darmi al wrestling quando ho a disposizione una quantità praticamente illimitata di telefilm che toccano tutte le tematiche possibili ed immaginabili e che sono per forza di cose narrativamente molto più liberi di una disciplina che per sua natura è legata a certe meccaniche e a certi cliché, se non altro perché tutto deve finire a "io, te, PPV, meniamoci"?
Di conseguenza gli appassionati di sport e quelli di spettacolo giustamente se ne vanno altrove, lasciando solo i puristi della disciplina. Oggi molto più che in passato la scelta a disposizione dell'americano medio è praticamente sconfinata, la concorrenza è agguerritissima e nonostante questo i ratings di Raw sono comunque migliori di molti telefilm di media fascia, motivo per cui ad USA Network sono ben felici di ospitare anche Smackdown. Certo, per le federazioni minori che non hanno nemmeno il beneficio della copertura televisiva o che ce l'hanno in canali d'infima fascia (come TNA e ROH) la situazione è giocoforza critica, visto che non solo le alternative non mancano ma anche la reperibilità è piuttosto difficile, con tutti i problemi del caso dal punto di vista della continuity degli eventi, per esempio.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da DontBlame »

Destinato a morire è decisamente esagerato: ci sono troppe, davvero troppe federazioni in giro, e come popolarità è ormai ad ottimi livelli in generale.
Qualcosa condivido, tipo il fatto che questi si spacchino le ossa senza avere un sindacato dietro, ma l'intero post iniziale è troppo pessimista: basta solo vedere il boom in Inghilterra, con federazioni buone/ottime come PROGRESS e ICW.
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da cheating »

Cesaro e Neville sono over per come combattono
Dovrebbe essere un merito.
ma in altre epoche non bastava lottare bene per essere over, infatti Dick Hutton nel 1957 - 58 - 59 ha vinto il titolo NWA, rischiando di farla fallire, perchè lottava benissimo, ma era noioso.
Altre epoche, per l'appunto. Epoche diverse, gusti che si evolvono. Non c'è la formula giusta. Se si pensa che una persona possa sfondare nel wrestling avendo delle caratteristiche limitate, beh, ci sono le due road to wrestlemania che sono lì sullo sfondo.
Sami Zayn persona normale, ti sfugge il problema... evidentemente non conosci il termine LOOK DA SUPERSTAR, che è sempre stato alla base del successo di ogni wrestler, dato che per sfondare bisogna bucare lo schermo, essere unici e riconoscibili a prima vista...
Ma questo sempre secondo i tuoi canoni. Se vanno over qual'è il problema? Se tu nel wrestling hai come primaria importanza il fisico di un lottatore e non quello che riescono a portare in termini effettivi allo show, ahimè non ci posso far nulla.
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cheating
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da cheating »

Jagger ha scritto:Io non sottovaluterei nemmeno il fattore della concorrenza esterna, parlando del wrestling nordamericano. Cos'è il wrestling? E' un ibrido fra sport e spettacolo, cosa che ormai sanno anche i bambini di 9 anni e che in passato non era così scontata, come è stato giustamente messo in risalto. Ma non è solo questione di "vero che attira di più", è anche questione di alternative: chi può attirare uno sport-spettacolo? Gli appassionati di sport, gli appassionati di spettacolo, gli appassionati di sport E spettacolo (che per ovvi motivi sono in netta minoranza rispetto alle altre due categorie).
Ora, se io rientro fra le prime due categorie rispetto al passato ho una quantità imbarazzante di scelte, di opzioni a mia disposizione. Se mi piace lo sport perché dovrei darmi al wrestling quando c'è la UFC o la boxe, anche senza scomodare sport d'altro tipo come il basket o il football? Se invece mi piace lo spettacolo, perché dovrei darmi al wrestling quando ho a disposizione una quantità praticamente illimitata di telefilm che toccano tutte le tematiche possibili ed immaginabili e che sono per forza di cose narrativamente molto più liberi di una disciplina che per sua natura è legata a certe meccaniche e a certi cliché, se non altro perché tutto deve finire a "io, te, PPV, meniamoci"?
Di conseguenza gli appassionati di sport e quelli di spettacolo giustamente se ne vanno altrove, lasciando solo i puristi della disciplina. Oggi molto più che in passato la scelta a disposizione dell'americano medio è praticamente sconfinata, la concorrenza è agguerritissima e nonostante questo i ratings di Raw sono comunque migliori di molti telefilm di media fascia, motivo per cui ad USA Network sono ben felici di ospitare anche Smackdown. Certo, per le federazioni minori che non hanno nemmeno il beneficio della copertura televisiva o che ce l'hanno in canali d'infima fascia (come TNA e ROH) la situazione è giocoforza critica, visto che non solo le alternative non mancano ma anche la reperibilità è piuttosto difficile, con tutti i problemi del caso dal punto di vista della continuity degli eventi, per esempio.
Ecco, volendo toccare alcuni punti del tuo discorso, proprio per le problematiche che portano l'essere uno sport/spettacolo, è un prodotto che necessita ciclicamente di innovazione.
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andreawarrior
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Re: Perché il Pro Wrestling è destinato a morire

Messaggio da andreawarrior »

Il problema è che sono over, solo perchè è rimasta un'unica tipologia di fans a seguire il wrestling, quella che vuole solo del bel lottato e se ne frega del resto, ma se si accontenteranno solo quelli, non si recupereranno mai le altre tipologie di fans, che sono molto più numerose e il wrestling resterà sempre roba di nicchia come adesso.
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