Cmq vorrei ricordare che con Hogan la Tna ha ottenuto i migliori ratings della sua storia, non solo quelli di un singolo episodio ma pure quelli di un anno intero:
http://bleacherreport.com/articles/1006 ... ny-history
Il vero problema è stata la perdita del contratto televisivo con Spike, ma quella è stata una diretta conseguenza dell'addio di Hogan, perchè il nuovo manager diventò Vince Russo con cui l'emittente non voleva più avere niente a che fare.
In sostanza, se Hogan fosse rimasto oggi avremo ancora Impact su Spike.
Cosa lascia la TNA?
Re: Cosa lascia la TNA?
Come tu faccia ad avere queste certezze mi affascina sempre, ovviamente se non fossi ormai convinto che il 90% dei tuoi post sono trolling.Colosso ha scritto:In sostanza, se Hogan fosse rimasto oggi avremo ancora Impact su Spike.
Diciamo che, come detto da altri, Hogan (e Bischoff, mai dimenticarlo) hanno avuto sicuramente la colpa di aver portato una federazione che aveva ormai ritagliato il proprio spazio ed il proprio pubblico, a snaturarsi per una folle idea di competere con la WWE, quando era palese dalla storia pregressa che la TNA aveva una dimensione ben precisa, poco malleabile.
Piuttosto, Hogan e Bischoff hanno creato un enorme buco nero finanziario (cosa inconfutabile anche per te, Colo) prendendo decisioni avvallate da una dirigenza persino meno adatta del dinamico duo al ruolo che ricopriva.
I due hanno sicuramente scelto interpreti inadeguati per motivi personalistici e poco legati allo sviluppo di Impact (Nasty Boyz, Bubba The Love Sponge, il figlio di Bischoff e Wes Brisco, Val Venis..), spesso hanno scelto per sè stessi ruoli di primo piano anche quando palesemente inadeguati (Hogan vs. Sting), o per i propri sodali al posto degli Originals (Jeff Hardy su tutti, in condizioni ben più che inadeguate).
Chiaramente gran parte delle colpe sono della dirigenza che ha lasciato loro carta bianca, ma sostenere che la gestione di Hogan e Bischoff sia mai stata positiva per la TNA è rendersi troppo ridicoli anche per i peggiori tra i tuoi standard, Colo.
Re: Cosa lascia la TNA?
Ma prima di protestare dovresti leggere l'articolo che ho postato.
Lì addirittura il fatto di avere portato Impact fuori da Orlando è citato come uno dei maggiori meriti di Hogan. Ricordo bene prima del 2010 gli inviti dei fan a "far uscire fuori da quel buco la Tna".
L'acquisizione di talenti come Hardy, Rvd o lo stesso Flair fu un colpo enorme dovuto esclusivamente all'influenza di Hogan.
Più che altro adesso si dice "la Tna avrebbe dovuto accontentarsi di restare una piccola indy, e forse avrebbe potuto sopravvivere", ma gli intenti non erano questi: dall'arrivo di Angle in poi stavano provando a diventare una major, e Hogan doveva far fare il salto di qualità definitivo. L'eliminazione dell'orribile ring a 6 lati fu una mossa necessaria per far capire che da lì in avanti non si stava vedendo uno show di secondo piano ma una federazione di primo livello.
Lì addirittura il fatto di avere portato Impact fuori da Orlando è citato come uno dei maggiori meriti di Hogan. Ricordo bene prima del 2010 gli inviti dei fan a "far uscire fuori da quel buco la Tna".
L'acquisizione di talenti come Hardy, Rvd o lo stesso Flair fu un colpo enorme dovuto esclusivamente all'influenza di Hogan.
Più che altro adesso si dice "la Tna avrebbe dovuto accontentarsi di restare una piccola indy, e forse avrebbe potuto sopravvivere", ma gli intenti non erano questi: dall'arrivo di Angle in poi stavano provando a diventare una major, e Hogan doveva far fare il salto di qualità definitivo. L'eliminazione dell'orribile ring a 6 lati fu una mossa necessaria per far capire che da lì in avanti non si stava vedendo uno show di secondo piano ma una federazione di primo livello.
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Re: Cosa lascia la TNA?
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Re: Cosa lascia la TNA?
Tutti i maggiori esempi di aziende di successo parte da un semplicissimo mantra: mai snaturare le caratteristiche del proprio prodotto, soprattutto se queste definiscono chi sei tu, chi è il tuo pubblico oltre a chi è il tuo prodotto.Colosso ha scritto:Ma prima di protestare dovresti leggere l'articolo che ho postato.
Lì addirittura il fatto di avere portato Impact fuori da Orlando è citato come uno dei maggiori meriti di Hogan. Ricordo bene prima del 2010 gli inviti dei fan a "far uscire fuori da quel buco la Tna".
L'acquisizione di talenti come Hardy, Rvd o lo stesso Flair fu un colpo enorme dovuto esclusivamente all'influenza di Hogan.
Più che altro adesso si dice "la Tna avrebbe dovuto accontentarsi di restare una piccola indy, e forse avrebbe potuto sopravvivere", ma gli intenti non erano questi: dall'arrivo di Angle in poi stavano provando a diventare una major, e Hogan doveva far fare il salto di qualità definitivo. L'eliminazione dell'orribile ring a 6 lati fu una mossa necessaria per far capire che da lì in avanti non si stava vedendo uno show di secondo piano ma una federazione di primo livello.
La Tna prese Angle perchè permise loro di fare il "salto di qualità", avendo un nome di assoluto richiamo da far interagire con i propri Originals.
Non credo che qualcuno sano di mente possa pensare di poter competere con la WWE, allora come adesso.
Il ring a sei lati,poi, è sempre stato solamente un simbolo, niente più di quello.
Il vero problema fu snaturare il prodotto, cosa che Hogan fece sin dall'inizio.
Mi vuoi forse dire qual è l'enorme crescita di popolarità che ha garantito Val Venis all'esordio che sconfigge Christopher Daniels? O il grande colpo fatto grazie all'influenza di Hogan che è stato avere i Nasty Boyz o Bubba the Love Sponge? O Jeff Hardy che "lotta" (e uso il termine molto liberamente) contro Sting sotto l'influenza di chissà quali sostanze?
La verità è che Hogan e Bischoff ebbero a disposizione un enorme budget (non dimentichiamoci che dietro i Carter c'è la Panda Energy, altro che McMahons) e lo hanno sprecato, lasciando una federazione sul lastrico: visto che questi fatti sono inconfutabili (e al netto del concorso di colpe della Carter, sia chiaro), dove sarebbero i successi di Hogan e Bischoff in quel periodo?
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Re: Cosa lascia la TNA?
Spese che poi fecero tirare indietro Spike, che non voleva pagare la sua parte di alcuni ingaggi