Titan Morgan ha scritto:
Mah, in realtà vedo che sia Roman Reigns che AJ Styles sono molto appetibili per i bambini. Li adorano.
Potrei sbagliarmi, per carità, ma Styles non mi sembra affatto appetibile per i bambini, anzi. Per dire, nel suo breve stint da top face ha funzionato molto di più in questo senso Sheamus, cioè agli show le prime file erano piene di bimbi che indossavano quelle orribili parrucche con i capelli rossi (
) e le voci bianche erano perennemente pronte a fare cori a suo favore, anche nei feud più noiosi tipo contro Del Rio. I supporter di Styles sono principalmente adulti, o al massimo teenager poseroni.
Reigns ni, nel senso che il personaggio può indubbiamente far presa su di loro ma di fatto non la fa come dovrebbe, cioè il supporto per Cena era tutt'altra cosa (anche per meriti del performer, per carità).
Ho vissuto in diretta l'era Attitude alla WWF e quella nWo alla WCW e ti garantisco che in quel periodo non venivano presentati personaggi per bambini "alla John Cena" o "alla Bayley", anzi, il prodotto veniva quasi sconsigliato ai minori di 14 anni (in modo un po' ipocrita, visto che vendevano pupazzetti e gadget vari di certo non rivolti ai quarantenni...), eppure rimaneva comunque appetibile anche per i bambini
Già, ma appunto nell'era Attitude le regole del gioco erano molto diverse, come abbiamo convenuto entrambi.
All'epoca era più semplice "catturare" i bambini perché i mezzi di comunicazione quelli erano. Se vai in TV su un canale con una buona visibilità hai buone possibilità di "catturare" l'audience più giovane anche solo "di passiva" perché quel programma lo guarda il papà (a cui magari poi rompono per il merchandise
). La necessità di produrre contenuti appositi per loro praticamente non c'era.
Col tempo la questione si è fatta sempre più difficile, per tutta una serie di fattori. Oggi se fai un programma che guarderebbe il papà non è assolutamente detto che lo guardi anche il figlio. Perché il figlio magari guarda qualcos'altro su un canale tematico dedicato, magari sta giocando alla Playstation, magari sta collezionando Pokémon col cellulare, e così via...
Oggi quel tipo di pubblico non lo catturi più passivamente. Se vuoi che le nuove generazioni ti seguano, devi rivolgerti alle nuove generazioni. E questo hanno provato a fare con Cena, con risultati deludenti.
Questo hanno provato a fare anche con le celebrità e i guest host, in quel caso rivolgendosi al pubblico degli occasionali e degli zapping addicted.
Ad oggi hanno semplicemente rinunciato, proprio perché evidentemente lo sforzo non vale la candela.
Riguardo a questo aspetto penso "il piano" fosse il seguente: sapendo che tra i fan di wrestling c'è una sacca di fedelissimo, ci creiamo una nuova generazione di fan grazie a Cena e ce li coltiviamo fino alla tomba.
Ed il ricambio generazione c'è stato, giacchè i bambini o ragazzini che hanno cominciato a seguire il wrestling in quel periodo sono i trentenni ed i quarantenni di oggi.
Ma fin qua ci siamo.
Il punto è che dopo di noi 30-40enni (mi ci metto dentro anch'io via, vado per i 30 ormai
) c'è sostanzialmente il vuoto. L'appetibilità del wrestling presso i Millennials è prossima allo zero, e stiamo parlando dell'attuale generazione di ventenni. Suvvia, quanti ne vediamo agli show di wrestling, non solo WWE? La stragrande maggioranza è di 30-40enni appunto, qualcuno magari più attempato, qualcuno magari bambino a seguito dei genitori... Ma di ventenni quanti se ne vedono?
Credo che la WWE in questo abbia ormai gettato la spugna, non ci provano nemmeno più a rivolgersi ai più giovani. O di catturare gli spettatori casuali (del resto con millantamila canali tematici e internet chi fa più zapping?). Quindi l'unica soluzione è richiudersi in se stessi, coccolare l'audience con fanservice spudorato, annientare ogni ipotesi di concorrenza per evitare di perdere quel poco che hai, e per l'espansione si punta all'estero.
Poi oh, magari il progetto AEW va in porto e siamo alle porte di una nuova golden age del wrestling, felicissimo di sbagliarmi in caso.