Sanremo 2021 e Eurofestival
Inviato: 09/03/2021, 16:02
Anche se con ritardo ecco un commento sul Sanremo appena cocluso
Anche quest'anno nonostante tutto Sanremo è partito, lascio da parte tutte le polemiche sul come e perchè venga fatto e tralascio la discussione sullo show in se di cui guardo pochissimo, preferisco concentrarmi sulle canzoni.
Dopo un primo ascolto dei live e delle versioni studio mi sembra un'edizione molto standard, mi aspettavo qualcosa in più visti i tanti giovani coinvolti invece pochi si distinguono nonostante non ci siano nemmeno troppe cadute verso il basso.
-Aiello: quello che ho ascoltato meno attentamente e di cui non credo di conoscere nemmeno una canzone passata ma sembrerebbe proprio essere il peggiore sia come canzone che come interpretazione ma sospendo il giudizio definitivo
-Annalisa: brano orecchiabile e ben fatto, sarà una delle canzoni che sicuramente ascolteremo di più finito il festival, candidata al podio ma nulla di nuovo rispetto al suo repertorio, lei comunque ci mette del suo quindi brava.
-Arisa: solita bella voce brano scritto bene ma che non fa centro come “la Notte” che voleva chiaramente replicare
-Bugo: l’eterno incompreso, è il padre di tutta la generazione indie e ne incarna davvero l’essenza secondo me è sopra a ¾ di loro. Questo però non è il suo ambiente nonostante una bella canzone, che ricalca comunque tutto il suo album dello scorso anno, il suo modo di interpretare è quanto di più lontano dai gusti sanremesi. Ma dopo tanta ombra si merita un briciolo di fama
-Colapesce e Dimartino: tra i tanti indie loro sono sicuramente tra i migliori e riescono anche a far breccia in un modo che non mi sarei aspettato a priori. Canzone elegante, scritta bene, orecchiabile senza esser banale, per me sono la vera rivelazione e tra i pochi che hanno portato qualcosa di interessante.
-Coma Cose: Altra bella sorpresa, tra i testi più belli del festival canzone meno immediata dei colleghi qui sopra
-Ermal Meta: Non si può dire sia brutta ma è la sua solita canzone con un testo più debole rispetto ad altre edizioni, che è stato il problema fondamentale di questo festival per tanti.
-Extraliscio&Toffolo: Niente di cosi originale o innovativo ma tanto mestiere e una ventata di aria fresca. Si vede e si sente che è gente che calca i palchi da tanto tempo.
-Fasma: canzone da 15nni senza nessuna pretesa
-Michelin&Fedez: Cigno nero parte terza, stesso copione delle due collaborazioni precedenti ed anche quella meno riuscita
-Renga: Continua la sua discesa e stavolta nemmeno la voce lo salva
-Fulminacci: non lo conoscevo bene ma sembra proprio uno di quegli indie interscambiabili tra loro, tutto mediocrità.
-Gaia: Dopo X-factor Amici, poteva uscirne peggio invece si è costruita un bel personaggio che si farà il suo pubblico, la canzone non è niente male ma non è nemmeno forte come il singolo estivo
-Ghemon: Senza seguirlo assiduamente ho sempre apprezzato le sue canzoni e il suo stile, qui fa forse il passo più lungo della gamba. La sua canzone ha anche una bella sonorità ma non approfondisce il suo R&B (se cosi vogliamo provare ad incasellarlo) suona un po' finto e forzato.
-Gio Evan: Stesso discorso di Fulminacci, il testo non è nemmeno brutto anzi, ma queste canzoni dopo ormai anni vanno sempre tutte più o meno nella stessa direzione.
-Irama: Mi è sembrato un incrocio tra Massimo di Cataldo e Giorgio Vanni, però funziona per quello che deve essere, e lui alla fine canta bene e tiene bene il palco. Che io non ascolterò mai volontariamente un suo album è un altro discorso
-La rappresentante di lista: non mi hanno mai convinto e non lo fa nemmeno ora, banale finto sofisticato. Questo brano in particolare mi ricorda i Matia Bazar post-Ruggiero
-Lo Stato Sociale: sempre simpatici ma stavolta il giochino funziona meno, potevano approfittarne per far qualcosa di più serio visto che ne sono capaci
-Madame: è un talento, la canzone non è fortissima ma la interpreta con intensità rara
-Malika Ayane: ennesimo senso di deja-vu con meno forza di questo festival
-Maneskin: Ok la canzone non sarà un’opera d’arte ma alla loro età hanno coraggio a portare un arrangiamento simile nel momento in cui il rock è totalmente fuori moda e sarà anche più spettacolo che sostanza ma sanno rendere tutto molto bene sul palco
-Max Gazze: Stesso discorso fatto per altri, una canzone che sembra di averla già sentita. Rimane comunque un bel lavoro con un testo non banale.
-Noemi: nulla di male nulla di bene canzoncina innocua che sentiremo per un po'in radio
-Orietta Berti: In un festival particolarmente giovane dovevano inserire qualche richiamo al passato, lei fa il suo, la canzone non ha nulla di interessante ma nonostante l’età sfodera un’interpretazione super.
-Random: nessuno spunto di interesse
-Willie Peyote: non male ma mi aspettavo un po' di più da lui che sa fare sia ottime canzoni commerciali che testi di cantautorato rap di un certo spessore come ha dimostrato nell’ultimo album.
Tra i giovani niente da segnalare se non Davide Shorty che presenta forse il miglior brano dell’edizione
Anche quest'anno nonostante tutto Sanremo è partito, lascio da parte tutte le polemiche sul come e perchè venga fatto e tralascio la discussione sullo show in se di cui guardo pochissimo, preferisco concentrarmi sulle canzoni.
Dopo un primo ascolto dei live e delle versioni studio mi sembra un'edizione molto standard, mi aspettavo qualcosa in più visti i tanti giovani coinvolti invece pochi si distinguono nonostante non ci siano nemmeno troppe cadute verso il basso.
-Aiello: quello che ho ascoltato meno attentamente e di cui non credo di conoscere nemmeno una canzone passata ma sembrerebbe proprio essere il peggiore sia come canzone che come interpretazione ma sospendo il giudizio definitivo
-Annalisa: brano orecchiabile e ben fatto, sarà una delle canzoni che sicuramente ascolteremo di più finito il festival, candidata al podio ma nulla di nuovo rispetto al suo repertorio, lei comunque ci mette del suo quindi brava.
-Arisa: solita bella voce brano scritto bene ma che non fa centro come “la Notte” che voleva chiaramente replicare
-Bugo: l’eterno incompreso, è il padre di tutta la generazione indie e ne incarna davvero l’essenza secondo me è sopra a ¾ di loro. Questo però non è il suo ambiente nonostante una bella canzone, che ricalca comunque tutto il suo album dello scorso anno, il suo modo di interpretare è quanto di più lontano dai gusti sanremesi. Ma dopo tanta ombra si merita un briciolo di fama
-Colapesce e Dimartino: tra i tanti indie loro sono sicuramente tra i migliori e riescono anche a far breccia in un modo che non mi sarei aspettato a priori. Canzone elegante, scritta bene, orecchiabile senza esser banale, per me sono la vera rivelazione e tra i pochi che hanno portato qualcosa di interessante.
-Coma Cose: Altra bella sorpresa, tra i testi più belli del festival canzone meno immediata dei colleghi qui sopra
-Ermal Meta: Non si può dire sia brutta ma è la sua solita canzone con un testo più debole rispetto ad altre edizioni, che è stato il problema fondamentale di questo festival per tanti.
-Extraliscio&Toffolo: Niente di cosi originale o innovativo ma tanto mestiere e una ventata di aria fresca. Si vede e si sente che è gente che calca i palchi da tanto tempo.
-Fasma: canzone da 15nni senza nessuna pretesa
-Michelin&Fedez: Cigno nero parte terza, stesso copione delle due collaborazioni precedenti ed anche quella meno riuscita
-Renga: Continua la sua discesa e stavolta nemmeno la voce lo salva
-Fulminacci: non lo conoscevo bene ma sembra proprio uno di quegli indie interscambiabili tra loro, tutto mediocrità.
-Gaia: Dopo X-factor Amici, poteva uscirne peggio invece si è costruita un bel personaggio che si farà il suo pubblico, la canzone non è niente male ma non è nemmeno forte come il singolo estivo
-Ghemon: Senza seguirlo assiduamente ho sempre apprezzato le sue canzoni e il suo stile, qui fa forse il passo più lungo della gamba. La sua canzone ha anche una bella sonorità ma non approfondisce il suo R&B (se cosi vogliamo provare ad incasellarlo) suona un po' finto e forzato.
-Gio Evan: Stesso discorso di Fulminacci, il testo non è nemmeno brutto anzi, ma queste canzoni dopo ormai anni vanno sempre tutte più o meno nella stessa direzione.
-Irama: Mi è sembrato un incrocio tra Massimo di Cataldo e Giorgio Vanni, però funziona per quello che deve essere, e lui alla fine canta bene e tiene bene il palco. Che io non ascolterò mai volontariamente un suo album è un altro discorso
-La rappresentante di lista: non mi hanno mai convinto e non lo fa nemmeno ora, banale finto sofisticato. Questo brano in particolare mi ricorda i Matia Bazar post-Ruggiero
-Lo Stato Sociale: sempre simpatici ma stavolta il giochino funziona meno, potevano approfittarne per far qualcosa di più serio visto che ne sono capaci
-Madame: è un talento, la canzone non è fortissima ma la interpreta con intensità rara
-Malika Ayane: ennesimo senso di deja-vu con meno forza di questo festival
-Maneskin: Ok la canzone non sarà un’opera d’arte ma alla loro età hanno coraggio a portare un arrangiamento simile nel momento in cui il rock è totalmente fuori moda e sarà anche più spettacolo che sostanza ma sanno rendere tutto molto bene sul palco
-Max Gazze: Stesso discorso fatto per altri, una canzone che sembra di averla già sentita. Rimane comunque un bel lavoro con un testo non banale.
-Noemi: nulla di male nulla di bene canzoncina innocua che sentiremo per un po'in radio
-Orietta Berti: In un festival particolarmente giovane dovevano inserire qualche richiamo al passato, lei fa il suo, la canzone non ha nulla di interessante ma nonostante l’età sfodera un’interpretazione super.
-Random: nessuno spunto di interesse
-Willie Peyote: non male ma mi aspettavo un po' di più da lui che sa fare sia ottime canzoni commerciali che testi di cantautorato rap di un certo spessore come ha dimostrato nell’ultimo album.
Tra i giovani niente da segnalare se non Davide Shorty che presenta forse il miglior brano dell’edizione