Non ci sono dubbi, per molti anni il brand di NXT ha rappresentato una vera manna dal cielo per la WWE. Un prodotto fatto e costruito davvero bene. È altrettanto vero che ultimamente, il brand giallo/nero sta avendo delle difficoltà. Lo scontro degli ascolti TV del Mercoledì sera contro AEW Dynamite è stato impietoso, con la AEW che sta avendo puntualmente la meglio su NXT, quasi tutti i mercoledì.
Ma non è stato solo il continuo perdere questa sfida che ha fatto andare in crisi il prodotto di NXT. C’è anche dell’altro. Diversi talenti usciti da NXT e trasferiti nel main roster hanno fatto una fatica incredibile per andare bene. Kevin Owens, Finn Balor, Sami Zayn o Nakamura, solo per fare qualche esempio. Tutto questo ha ridimensionato parecchio il valore di NXT.
Certo, sulle gestioni di alcuni personaggi potremmo stare a discutere per tanto tempo, anche qui solo per fare degli esempi, Sami Zayn e Nakamura hanno subito delle gestioni schizofreniche da parte della WWE. Ma la fatica e le difficoltà che hanno trovato in questi anni e i problemi che stanno attraversando ancora adesso nel main roster, fa capire come tra NXT e il main roster ci sia un dislivello e una differenza notevole. Per fare un paragone, il gap è più o meno quello che troviamo tra la sezione primavera e la Serie A nel calcio italiano.
Finn Balor è un classico esempio. Uscito come prima scelta del Draft 2016, quando la WWE decise di nuovo di dividere il roster in Raw e Smackdown, Balor divenne il primo campione universale di Raw a SummerSlam 2016. Purtroppo dovette lasciare per infortunio il titolo vacante, e da lì è iniziato per lui un lungo calvario, culminato con il ritorno a NXT, dove è ancora l’attuale campione del brand, nonostante i numerosi problemi fisici.
È chiaro che a NXT qualcosa non va o non funziona più bene come prima. A Survivor Series 2019, l’inserimento di NXT aveva reso il PPV brillante e coinvolgente. Grazie anche all’effetto novità/sorpresa. L’idea era stata eccellente. Si parlava di un inserimento di NXT nei Draft, ma la proposta è stata accantonata. Da quel Survivor Series 2019, sembra essere passata un’eternità, vista la situazione attuale.
NXT produce sempre show interessanti, ma pare aver perso smalto, certezze e sicurezze. Ma che cosa sta succedendo? Alcuni dicono che ci sia troppa foga nel voler comptere con AEW Dynamite. Ma non è soltanto quello. La fatica che hanno trovato i wrestler nominati prima, ha ridimensionato molto NXT, dove i protagonisti sembrano fare meglio per la pressione minore che hanno rispetto a Raw o a Smackdown.
La realtà è che Finn Balor è il campione di NXT semplicemente perché la WWE non sapeva più dove piazzarlo. Nei giorni scorsi, Daniel Bryan ha detto una frase importante e che non può passare inosservata “Alla WWE servirebbe un territorio di sviluppo, NXT non lo è più”. Insomma, la situazione di NXT nel 2020 e’ precipitata improvvisamente senza che nessuno capisse realmente i motivi e senza porre un rimedio.
La presenza di Edge, nella puntata di NXT del mercoledì 3 febbraio non è bastata a far alzare gli ascolti, che sono rimasti bassi. Fa sempre piacere rivedere TakeOver e spettacoli come quelli di Vengeance, ma è chiaro che non basta. NXT come tanti aspetti della WWE, deve essere costruito in modo migliore, non vorrei che talenti come Karrion Kross e Damien Priest (solo per citare dei nomi, perché potremmo farne molti altri) poi nel main roster si perdessero subito come sta accadendo ad Andrade e a Keith Lee.
Uno dei meriti più importanti di NXT e di aver rivoluzionato la categoria femminile, grazie alle prime campionesse sfornate, ovvero Sasha Banks, Charlotte Flair, Becky Linch, Bayley e Asuka. Poi però è successo qualcosa, e ragazze come Lacey Evans e Niki Cross stanno faticando più del previsto nel main roster. Ora la speranza è riposta nella vincitrice del Royal Rumble match femminile, Bianca Belair, in Rhea Ripley e Shayna Baszler.
NXT deve ritornare ad essere un serbatoio di talenti, come Seth Rollins e Kevin Owens che nel main roster non devono poi soffrire la tensione del salto di qualità. Damien Priest che da pochissimo ha esordito a Raw, merita spazio e visibilità importanti, perché il talento c’è, e il ragazzo va sfruttato e gestito bene.
NXT deve tornare ad essere una fucina di talenti per la WWE e non può essere utilizzato solo per una battaglia persa contro Dynamite, puntando solo ad ottenere un risultato televisivo che finora pare lontano dal concretizzarsi.
ANGELO SORBELLO