SummerSlam, le estati da ricordare

Discuti qui di tutto quello che vuoi inerente al wrestling. Per la WWE è SPOILER (e quindi va segnalato accuratamente) tutto ciò che non sia stato ancora trasmesso da Sky Italia. Per le altre federazioni è SPOILER quanto non sia stato ancora trasmesso in TV negli USA.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Servatis a Maleficum ha scritto: 21/07/2022, 9:39 Tra l'altro, lo stint di Jeff Hardy in WWE finì poco dopo la sconfitta contro CM Punk, sempre per i suoi "soliti" problemi. Tornò in TNA nella famosa puntata del 4 gennaio, per poi vincere il titolo 9 mesi dopo a Bound For Glory.

Nel 2010, Supercena seppellì il Nexus, che non si riprese mai da quella sconfitta.

Colò, noti comunque che l'importanza di Summerslam è andata pian piano a calare?
Sì, grazie a questa rassegna uno si rende conto che anno per anno lo show diventa meno importante. E sarà sempre più così negli anni 10.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2011
- L'estate del Punk. Il bulletto di Chicago torna dalle sue vacanze autoimposte per rivendicare il titolo Wwe e difenderlo contro il campione ad interim Cena, nella rivincita del match di MITB eletto feticcio di tutti gli smart più estremi. La sfida è anche più bella della precedente, con meno botch e una storia più lineare e definita, e raccoglierebbe un voto altissimo se non fosse per un finale sporco dove Punk esegue la GTS e l'arbitro speciale Triple H non si accorge che Cena aveva un piede sulle corde durante il conto di 3.
- Ma il vero momento da ricordare sta nel post match, dove il mitico Kevin Nash fa il suo ritorno dopo il Royal Rumble per attaccare Punk e stenderlo con la Jacknife Powerbomb, rendendolo così vulnerabile all'incasso del detentore del MITB, Alberto Del Rio. Punk incolperà un ignaro Triple H per l'intervento del suo vecchio amico, ma il vero motivo risulterà il disprezzo di Nash nei confronti di un wrestler così piccolo, debole e arrogante che teneva in ostaggio il titolo Wwe. Un po' tutti i veri fan erano dello stesso avviso del buon Diesel.
- Il match per il World Title fra Christian e Randy Orton è uno dei tanti gioielli della loro rivalità: divertente, spettacolare e dotato di uno storytelling sopraffino, che cita mirabilmente i momenti clou di tutte le loro sfide precedenti. Dopo il Killswitch di Christian, Orton passa al comando e massacra il rivale con una serie di mosse pesantissime, per poi finirlo con una RKO al volo sui gradoni d'acciaio. Randy è di nuovo campione, ma occhio a chi dovrà affrontare il mese successivo...
- Il suo sfidante sarà il leggendario Mark Henry, che in quell'estate si trovava nella miglior forma della sua carriera e avrebbe raccolto tutto ciò che non gli era stato dato in 15 anni di militanza. Neanche uno Sheamus fortissimo, appena turnato face, basta a contrastarlo o ad evitare di essere annichilito da una carica attraverso una barricata d'acciaio, senza riuscire a rientrare sul ring entro il conto di 10.

Summer Slam 2012
- Dopo 8 anni di esilio, il ciclone Lesnar torna ad abbattersi sulla Wwe, e i suoi effetti perdurano fino ai nostri giorni. Il main event è un vero e proprio dream match, un first time ever fra The Beast e un Triple H sempre poco disposto al sacrificio. L'incontro parte lento e fatica a prendere quota, ma una volta ingranata la marcia entusiasma come pochi: Lesnar è un assoluto mostro, resiste al Pedigree, ne subisce un altro ma ancora prima del conteggio riesce ad applicare la Kimura Lock, con tanta violenza da rompere il braccio di Triple H.
- Un altra prestazione da fenomeno è quella di Big Show nel Triple Threat contro CM Punk (un campione che stava lentamente turnando heel) e John Cena. Il gigante è talmente dominante che i due avversari, pur odiandosi a vicenda, sono costretti tutto il tempo a fare gioco di squadra contro di lui. Entrambi applicano le rispettive submission contemporaneamente e fanno cedere Show, ma il vincitore non è chiaro: la GM AJ Lee fa ripartire il tutto ed è Punk a prevalere di rapina, rubando il pin a Cena come un vero cattivo.
- Non rimane nella memoria invece la contesa per il World Title fra il campione face Sheamus e Alberto Del Rio, protagonisti di una fin troppo lunga serie di match dominata dall'irlandese: anche in questo caso il Celtic Warrior ottiene la vittoria ma in modo sporco, allontanando con furbizia il piede di Del Rio dalle corde dopo avere eseguito la Irish Curse. Un finale debole per un incontro senza colpi fuori dall'ordinario.
- Un interessante match di apertura è quello fra Dolph Ziggler, fresco vincitore del MITB, e un Jericho che a questo punto della carriera dovrebbe elevare i giovani, ma pensa più a fare i propri interessi. Incontro equilibrato, combattuto colpo su colpo, con scambi rispettivi di finisher e trademark moves: Y2J dimostra però un repertorio più vasto, tirando fuori al momento giusto la Walls of Jericho decisiva.
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Servatis a Maleficum
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da Servatis a Maleficum »

Nash in realtà era tornato alla Royal Rumble, distruggendo tra l'altro i piani per la reunion della main Event mafia.

Summerslam 2011 mi fece rosicare parecchio, soprattutto per Christian vs Orton: da quel match, l'Instant Classic non tornò più nei piani alti, se non sporadicamente.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2013
- Gli smart al potere. Per la prima volta i meganerd di internet hanno pieno controllo su risultati e gestioni, e lo usano per imporre a forza i loro preferiti, non importa quanto tremendi e inadatti essi siano. Il primo a trarne vantaggio è il loro guru Daniel Bryan, scelto da Cena stesso come proprio sfidante per il titolo Wwe. Il match è incredibilmente intenso e combattuto, anche se macchiato da un infortunio al gomito del bostoniano che lo limita al 10% delle potenzialità. Cena si rifiuta di cedere alle submission, e così Bryan inventa per l'occasione una finisher di impatto, il Busaiku Knee, che stordisce il campione il tempo necessario per il conto di 3.
- Nel post match l'arbitro speciale Triple H festeggia insieme a Bryan, dimostrando di essere un dirigente aperto ai cambiamenti. Ma è tutta una finta: arriva il detentore del MITB Randy Orton e HHH stende a tradimento il campione col Pedigree, facendogli perdere il titolo appena conquistato. Si tratta dell'inizio di una lunga storyline volta ad imporre sempre più Faccia di capra come top face della federazione.
- Nell'altra contesa di richiamo, un Punk da poco riturnato face affronta il grande Brock Lesnar in un No DQ. Non dovrebbe esserci confronto ma The Beast è indebolito dalle sediate di Punk e va più volte vicino alla sconfitta quando le sue finisher vengono rovesciate o counterate. Alla fine Heyman deve scomodarsi in prima persona per salvare il suo protetto e permettergli di eseguire la F-5 vincente. Si tratta del miglior match di Lesnar dal suo ritorno, ma anche di quello che lo ha visto più vulnerabile: un cambiamento è necessario.
- Anche il World Title match vede in azione un idolo smart, Christian, contro il campione Alberto del Rio. L'incontro risulta piacevole, come quasi tutti quelli del Captain Charisma, e giocato tutto sul lavoro al braccio da parte di Del Rio, che prima incassa una Spesr e poi capitalizza con la Cross Armbreaker su Christian dolorante. Sembra un ppv quasi perfetto per gli hardcore fan, ma i buyrates saranno tanto disastrosi da spingere la Wwe a cambiare del tutto strategia per l'anno successivo.

Summer Slam 2014
- L'anno della restaurazione. Punk e Bryan sono spariti dalla Wwe, dimostrandosi non adatti a reggere il peso delle responsabilità. Il nuovo uomo immagine non può essere che qualcuno dalla stazza abbastanza massiccia per sostenere la carica: Brock Lesnar, che sconfigge il campione Wwe John Cena in quello che può essere definito il più grande squash di tutti i tempi. Sedici German Suplex, ripetuti uno dopo l'altro per annullare le resistenze del bostoniano, che poi viene sadicamente finito con l'F-5. Fresco conquistatore della Streak, The Beast ha riguadagnato tutta la credibilità perduta e si candida a campione più dominante dei tempi moderni.
- Allo stesso tempo, inizia a emergere l'uomo destinato a soppiantarlo come leader della federazione: Roman Reigns, che affronta Randy Orton nel suo primo match singolo dopo lo scioglimento dello Shield. Nonostante il ritmo compassato, la sua prova è molto convincente e la sua vittoria (con tanto di uscita dalla RKO) convincerà i dirigenti a puntare con tutte le forze su di lui.
- La rivalità che stava mettendo a ferro e a fuoco la Wwe era quella fra gli altri due ex-Shield Dean Ambrose e Seth Rollins, diventati acerrimi nemici dopo il tradimento da parte di The Architect. In questo ppv si sfidano in un Lumberjack match tanto intenso e caotico da essere considerato uno dei migliori esempi della stipulazione: come in quasi tutti i loro confronti è Rollins a trovare un modo per vincere di rapina, confermando le doti da heel che lo renderanno uno dei più odiati del futuro.
- Per la prima volta, un match femminile è trattato come una legittima sfida di cartello del ppv: la boss malvagia Stephanie McMahon torna dopo molti anni in azione per combattere Brie Bella, top face della Women Division. La sfida è molto sopra le aspettative, con Brie che si guadagna le ovazioni dell'arena prendendo in prestito le mosse del marito Daniel Bryan: sarebbe lei a vincere con la Yes! Lock, se l'interferenza di Triple H e poi il tradimento della sorella Nikki non mettessero Steph in condizione di eseguire il Pedigree decisivo.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2015
- Sempre più Brock. Ancora una volta il main event di Summer Slam è una sfida senza titoli in palio fra due grandi rivali: Undertaker e Brock Lesnar, che si danno battaglia nella rivincita di Wm 30. Il match è epico e appassionante, di livello più alto di quello dello Showcase of the Immortals, ma stecca nel finale: il timekeeper vede Taker cedere alla Kimura Lock e suona la campana, ma l'arbitro lo smentisce, e la confusione permette al becchino di sferrare un colpo basso su The Beast e poi di fargli perdere i sensi con la Hell's Gate. Undertaker esce ancora col pugno alzato in quella che sarà la sua ultima partecipazione allo show dell'estate.
- Nell'altro match di cartello, un John Cena alla caccia del suo sedicesimo titolo affronta Seth Rollins campione al soldo dell'Authority. La contesa è un concentrato di puro spettacolo, con entrambi i wrestler in forma strepitosa e autori di sequenze mirabolanti; anche qui però un finale sporco abbassa la valutazione, quando il guest host Jon Stewart, desideroso che il record di Ric Flair non venga eguagliato, colpisce a tradimento il bostoniano con una sediata e permette a Rollins di schienarlo dopo un Pedigree sulla sedia.
- Dall'inizio dell'anno Roman Reigns soffriva già delle prime contestazioni internettiane, e il migliore rimedio per farlo tifare sembrava rimetterlo in coppia col popolare Dean Ambrose: i loro avversari sono il temibile duo di Luke Harper e Bray Wyatt, già avviato (dopo le vittorie nei S. Slam precedenti contro Kane e Chris Jericho) ad uscire sconfitto in ogni feud che conti qualcosa. Una combinazione delle finisher degli ex membri dello Shield basta a mettere fuori gioco l'ex Husky Harris per il conto di 3.
- Nel resto della card, da segnalare il convincente esordio nel wrestling di "Green Arrow" Stephen Amell contro "Stardust" Cody Rhodes e Wade Barrett, un Elimination match fra 3 terzetti di Divas che è il primo passo dell'autoimposta Women's Revolution, e una sorprendente affermazione pulita di Sheamus sul sempre presente Randy Orton dopo 2 Brogue Kick consecutivi.

Summer Slam 2016
- Schema vincente non si cambia. Un Lesnar sempre più volto della federazione si prende ancora il main event per il suo primo confronto con l'Apex Predator Randy Orton. La contesa non è spettacolare ma di una violenza brutale: The Beast esce dalla bellezza di 2 RKO e countera il Punt Kick con la F-5, ma Orton si salva dal 3 all'ultimo istante. A questo punto Brock perde la testa e apre la fronte di Randy con pugni e gomitate micidiali, facendo sgorgare il sangue come una fontana, e costringendo l'arbitro a stoppare l'incontro per KO tecnico.
- Il gioiello del ppv è un first-time ever fra John Cena e AJ Styles, ricordato negli anni a venire come classico istantaneo: una battaglia epica fra maestri della disciplina, con finisher e big moves a getto continuo, dove Cena raccoglie una sconfitta pulita non riuscendo a chiudere i giochi con la Super AA e cadendo vittima di Styles Clash e Phenomenal Forearm. Impallidisce a confronto il match per il titolo Wwe fra l'eterno midcarder Dolph Ziggler e Dean Ambrose, che porta a casa la vittoria col Dirty Deeds dopo 15 minuti a bassa intensità.
- La caduta in disgrazia di Reigns per una violazione del Wellness Program lascia un vuoto di potere al top, e a trarne vantaggio è un piccolo cruiser come Finn Balor, promosso da poche settimane da NXT. Nel match per il titolo Universale contro Seth Rollins, Finn in versione Demon subisce un infortunio alla spalla dopo una Powerbomb su una barricata, ma riesce a stringere i denti e uscirne vincitore nonostante tutto. L'avere insistito non saggiamente in condizioni tanto precarie lo costringerà però a rendere vacante la cintura il giorno successivo.
- Si abbassa la posizione di Reigns all'interno della card ma si alza il suo apprezzamento da parte dei fan, in una rivalità contro Rusev odiato detentore del titolo USA. La contesa non parte mai e prima di iniziare si trasforma in una rissa selvaggia, dove Roman fa polpette del malcapitato bulgaro. Da notare nel resto del ppv l'ennesimo atto della lunga rivalità fra Charlotte Flair e Sasha Banks, con la prima sempre vincente nelle grandi occasioni, mentre alla Boss sono riservate affermazioni minori nell'ambito di Raw.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da Giac G »

Ho finito di vedere l'edizione del 96 e Sid era super over, ma in quel momento era heel o face? Alle Series molto pubblico tifa per lui quando sconfisse Micheals ma si vedeva chiaramente che era heel, ma nel match con Bulldog non mi è stato chiaro.

Buon ppv in generale, bello il concept del match tra Taker e Makind con il primo voltafaccia di Bearer, main event un pò troppo arzigogolato, forse per non far uscire male Vader con una sconfitta pulita e anche in questo caso non riesco a capire l'arbitro cosa faccia perché dopo la SCM di Micheals non finisca il conteggio visto che non ho notato reazioni di Vader.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Giac G ha scritto: 24/07/2022, 13:54 Ho finito di vedere l'edizione del 96 e Sid era super over, ma in quel momento era heel o face? Alle Series molto pubblico tifa per lui quando sconfisse Micheals ma si vedeva chiaramente che era heel, ma nel match con Bulldog non mi è stato chiaro.
Sid a S. Slam 96 era face al 100%. Era tornato a sorpresa il mese prima per sostituire Ultimate Warrior come partner di Michaels.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2017
- Dalle stalle alle stelle. Per 9/10 la peggior edizione di sempre, con match brutti, noiosi, dai risultati sbagliati. Il peggio assoluto lo offre quella farsa di wrestler chiamato Nakamura, che cerca di togliere il titolo Wwe a Jinder Mahal fin lì autore di un sorprendente regno da heel vecchia scuola. Attacchi di una finzione e debolezza sconcertanti, ritmo da esibizione balneare, pubblico morto e finale piatto dove l'indiano capitalizza una distrazione fornitagli dai fratelli Singh. Ma questo sarà solo l'inizio dei danni fatti dall'inadatto giapponese.
-John Cena, ormai regredito al ruolo di part-timer, fa il suo gradito ritorno... per affossare un Baron Corbin già umiliato dal fallito incasso del MITB. Non si capisce perchè il bostoniano sia così generoso con gente vecchia che non bisogno di ulteriore gloria (Punk Bryan, Styles) ma si ponga come ostacolo insormontabile per giovani davvero da lanciare. Il match è lento, termina al primo tentativo di finisher e Cena non si impegna neanche per renderlo interessante.
. Il resto della card non è meglio: Il Demone Balor squasha un Bray Wyatt completamente allo sbando, Orton fulmina Rusev in 10 secondi, Rollins si riunisce ad Ambrose e turna face senza grandi motivazioni per togliere i titoli di coppia a ottimi campioni come Sheamus e Cesaro. Perfino la fantastica Naomi perde il suo titolo femminile, seppure a vantaggio della sempre sottovalutata Natalya.
- Ciò che separa lo show da una netta insufficienza è un main event FANTASMAGORICO, dove il solito Lesnar difende il titolo Universale da sfidanti del calibro di Roman Reigns, Braun Strowman e Samoa Joe. Strowman è l'MVP del match e si dimostra non solo il miglior big man in circolazione ma pure l'uomo su cui puntare nel futuro: fomentanti come pochi i primi minuti dove schianta The Beast col suo Running Powerslam per due volte attraverso due tavoli dei commentatori. Dopo 21 minuti di azione a rotta di collo, l'invincibile Brock riesce però a recuperare le forze e sorprendere Reigns con l'F-5, in quello che risulta l'autentico MOTY del 2017.

Summer Slam 2018
- Un'edizione fuori dagli schemi: 2 finali per squalifica in incontri titolati e addirittura 3 squash match nella stessa card (Strowman su Owens, il solito Demone Balor sul povero Corbin, Ronda Rousey su Alexa Bliss per il titolo). Ma a posteriori il ppv passerà alla storia per il Triple Threat femminile: non tanto per l'incontro, dove Charlotte schiena a tradimento Becky Lynch, ma per il post-match dove l'irlandese effettua il suo turn heel attaccando la Flair fra gli applausi scroscianti del pubblico. E' l'inizio della sua run dominante come volto della divisione femminile, e l'esempio di come gli smartoni risultino dannosi quando tifano chi non dovrebbero.
- Un altro match di cartello è quello fra un Daniel Bryan tornato miracolosamente dal ritiro, e il suo storico rivale The Miz. I nerd che avevano eletto loro nuovo feticcio la Lynch, abbandonano Bryan non riservandogli neanche la centesima parte del tifo a cui era abituato. Oltre a beccarsi le preferenze dei fan, The Miz si aggiudica anche la vittoria in una sfida dal finale sporco ma dallo storytelling sopraffino.
- Il match per il titolo Wwe vede il detentore AJ Styles competere per la prima volta in una rivalità personale e non piattamente sportiva, contro un subdolo Samoa Joe che insinua di voler diventare il nuovo padre dei suoi figli: i due wrestler riescono a rendere molto bene l'odio che li separa e darebbero vita al più intenso incontro della serata, se non fosse per un finale cheap dove Styles si fa squalificare per volere infierire a sediate contro il nemico.
- Nel main event Roman Reigns corona il suo estenuante inseguimento all'Universal Championship, ponendo termine al regno da record di Lesnar, Il pubblico però non lo ha in particolare simpatia, e spera nell'incasso del MITB da parte di Strowman al termine della contesa. Purtroppo il Monster Among Man vierne messo KO da Brock e non ha la forza per reclamare la sua title-shot, anche se la distrazione permette a Roman di colpire The Beast con una Spear out of nowhere per il conto di 3. Un finale per nulla epico in una sfida partita molto bene, dove la consacrazione del vero Best in the World è ancora chissà per quanto rimandata.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2019
- L'affronto supremo. Giunge infine il giorno in cui Lesnar subisce una sconfitta netta e senza attenuanti, ad opera di un underdog versione Superman che parte infortunato alle costole dallo stesso Brock. Certo la condotta di gara di Seth Rollins è perfetta, le tecniche per counterare la F-5 scientifiche e i 3 Curb Stomp di fila micidiali, ma nessuno al mondo prende sul serio questo risultato, il più inspiegabile nella carriera di Lesnar. Rollins corona il sogno di diventare campione Universale da face, ma il pubblico è stanco di queste imprese forzate e nutre odio e risentimento verso di lui, tanto da avergli affibbiato da inizio anno il soprannome di Merdaiolo.
- L'altro gran match di cartello del ppv è una delle poche sfide femminili giocate su epicità e starpower: il ritorno alle competizioni singole di Trish Stratus dopo la bellezza di 13 anni, per affrontare la già mitica Charlotte Flair. Il precedente ritiro di Trish, con la vittoria del titolo subito reso vacante, aveva lasciato l'amaro in bocca e così la Stratus fa di tutto per elevare l'avversaria, mettendo a segno tutto il suo repertorio di finisher per poi soccombere pulito alla Figure-8. Un addio coi fiocchi per una delle Divas più acclamate di sempre.
- Chi fermerà la Kofimania? Prosegue il regno di Kofi Kingston che sfida il suo più acerrimo e storico detrattore, Randy Orton, in un match all'insegna del cattivo sangue e terminato in una doppia squalifica. Non si schioda dalla cintura di Raw una Becky Lynch sempre più volto della Women Division, e pronta ad aggiungere Natalya al novero delle sue vittime.
- Squash in piena regola ma super divertente è quello di Goldberg contro il malcapitato Dolph Ziggler, letteralmente macellato dalle Spear e dalle mosse di potenza di Da Man. Ma ad esaltare il pubblico più di ogni altra cosa è l'esordio di The Fiend, il nuovo personaggio con cui un Bray Wyatt assente da un anno si vendica di Finn Balor e riguadagna il tifo e la figosità da tempo perduti.

Summer Slam 2020
- Le nozze coi fichi secchi. Il pubblico è assente dalle arene e la Wwe non è interessata a fare le cose in grande, evitando di richiamare part-timer e celebrità. Il main event può però contare su un supercampione come Braun Strowman, in lotta contro The Fiend in un Falls Count Anywhere ad altissima intensità. Braun cerca di danneggiare l'avversario rimuovendo la copertura del ring ma l'idea gli si ritorce contro, quando l'ax Wyatt lo schianta sulle assi di legno con ben due Sister Abigail. Il post-match vede l'acclamato ritorno di Roman Reigns, a casa dal pre-Wm, che attacca con ferocia entrambi i contendenti: il primo segno del turn che lo renderà l'heel più dominante del ventennio.
- Nel match per il titolo Wwe, il nuovo volto della compagnia Drew McIntyre affronta l'eterno Randy Orton nel primo atto di una delle rivalità più belle dell'anno. Una contesa ben narrata, ben combattuta e dal sapore insolito, dove nessuno dei combattenti riesce a mettere a segno la propria finisher, ed è lo scozzese a prevalere di rapina con una mossa ordinaria come la Backslide.
- Il feud più cruento del 2020 è senz'altro quello fra un Seth Rollins rigettato dal pubblico e Rey Misterio: dopo aver addirittura portato via un occhio al rivale, il Messia cerca di colpirlo dove fa più male sfidando il figlio Dominik, all'esordio assoluto su un ring. L'incontro è tutto giocato sulla disperazione della famiglia Misterio che assiste impotente al massacro del rampollo, ma Dominik dimostra insospettate doti combattive e va vicino alla vittoria con un Frog Splash, prima di cadere vittima dell'implacabile Curb Stomp.
- Becky Lynch è assente per maternità e le chiavi della Women Division vengono affidate a una ridicola e imbarazzante Asuka, che combatte la stessa sera per entrambi i titoli femminili. In quello di Sd non riesce a battere Bayley che regna incontrastata da quasi un anno, ma Sasha Banks si rivela troppo debole per impedirle di vincere la cintura di Raw. Più che alla glorificazione della nipponica, questo porterà al raffreddarsi dei rapporti fra le due amiche ex-Horsewomen, che presto si salteranno alla gola in un memorabile feud.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da Giac G »

Ho finito di vedere l'edizione del 97 ed è stata a mio parere buona ma nulla di trascendentale. Concordo nel dare la palma del miglior match della serata a Mankind vs HHH nella gabbia.

Invece a me il match tra Austin e Owen Hart non ha preso, sicuramente ben lottato fino al grave errore di Owen ma sarà che non sono mai stato fan di nessuno dei due ma il match non ha detto granché, fino al finale dove devo comunque apprezzare Austin per tutta la forza che ci ha messo per provare a far qualcosa dopo un tale colpo alla testa e al collo.

Main event discreto ma nulla più, avrei evitato personalmente le interferenze di Bearer e di Owen e Pillman. Superiorità di Undertaker che viene mostrata nel corso del match anche se è appunto il canadese ad uscire vincitore grazie alla sediata involontaria di HBK.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Summer Slam 2021
- Nemico pubblico numero 1. Reigns è il campione heel inscalfibile e inattaccabile, e per annientarlo la Wwe è costretta a richiamare quel Cena già killer di tutti i big men wepowerhouse in circolazione. Questa volta John sa di non poter reggere alla lunga la potenza del samoano e punta a sorprenderlo decine di volte con rollup improvvisi. Dopo una prima metà lentissima e deludente, il match parte coi fuochi d'artificio e vede il bostoniano mettere in campo tutte le sue risorse, compra la Super AA dal paletto: Reigns resiste a tutto ed è abile a reagire com una combinazione di due Superman Punk e una Spear per l'incontestabile vittoria.
- Nell'altro match per un titolo mondiale, un Bobby Lashley finalmente al top dopo anni di gavetta affronta la sfida più dura: quella del leggendario Goldberg. L'incontro non è la solita carrellata di finisher ma un match vero, con una psicologia e tante mosse differenti, che si prolunga per 10 minuti senza mostrare evidenti segni di stanchezza. Il punto di svolta è una scorrettezza di MVP che da fuori colpisce Bill con il suo bastone, infortunandolo al ginocchio e costringendolo alla sconfitta per KO tecnico dopo i devastanti attacchi dell'All Mighty.
- Il match della serata è però quello fra il redivivo Edge e Seth Rollins: eccellente per emozioni, storytelling e psicologia, con La Rated R Superstar che cerca di evitare ripetutamente il Curb Stomp pericoloso per il suo fragile collo. Neanche la Spear basta per tenere giù Rollins e così la contesa si trasforma in un'esibizione di tecnica: sono necessarie ben 3 submission di seguito, la Edgeucator, la Crossface e un'inedita Rear Naked Choke, perchè Edge faccia cedere il tenace avversario.
- Tuto buono? No, perchè il ppv comprende anche il peggior match dell'anno, quello dove la neomamma Becky Lynch si presenta a sorpresa, ottiene una title-shot che non le spettava e batte in 10 secondi quella Bianca Belair che la Wwe aveva cercato con ogni mezzo di consacrare. E' da quì che i fan inizieranno a fischiare The Man e il suo egoismo, e vederla come una figura dannosa per questo sport.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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E così finisce questa favolosa rassegna, unica in tutto il wrestling web italiano.
Se tenete al forum andate a pubblicizzare questo topic su tutte le pagine Facebook e social dedicate alla Wwe: la gente accorrerà per leggere qualvosa di ben fatto e non prenderà per buone le cagate di qualche influencer.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da AL Snow »

Complimenti per il lavoro è stato un piacere leggerla, potresti anche impaginartela meglio e farci un articolo nel sito
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da Colosso »

AL Snow ha scritto: 27/07/2022, 9:22 Complimenti per il lavoro è stato un piacere leggerla, potresti anche impaginartela meglio e farci un articolo nel sito
Sì ci avevo pensato, magari in seguito la propongo.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

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Colosso ha scritto: 19/07/2022, 0:13Summer Slam 2005
Il match che divise il web.
Scelgo questo, più di Lesnar vs The Rock del 2002. Vidi il match in diretta assieme ad un blindmark di Michaels e comprai successivamente pure il DVD del ppv, fu una bella estate. I fan di Michaels poi polemizzarono anche per il mancato rematch oltre che per il presunto overselling perculatorio se non ricordo male.
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Re: SummerSlam, le estati da ricordare

Messaggio da Colosso »

LesnarMania Bis ha scritto: 05/10/2022, 23:39
Colosso ha scritto: 19/07/2022, 0:13Summer Slam 2005
Il match che divise il web.
Scelgo questo, più di Lesnar vs The Rock del 2002. Vidi il match in diretta assieme ad un blindmark di Michaels e comprai successivamente pure il DVD del ppv, fu una bella estate. I fan di Michaels poi polemizzarono anche per il mancato rematch oltre che per il presunto overselling perculatorio se non ricordo male.
Io non ho mai creduto all'overselling, almeno non in funzione perculatoria. Il Michaels heel degli anni 90 faceva sempre così quando si trovava contro avversari molto più grossi e potenti. Trovo esagerata solo la reazione dopo il big boot (cade, si rialza e fa una mezza giravolta su se stesso).
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