Sociologia, fenomenologia e dintorni

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Colosso
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Colosso »

Dai ragazzi, avete già vinto il titolo per Feud of the Year l'anno scorso, adesso non rivangate le vecchie inimicizie.
Continuo a dire che non mi piace il riferimento a malattie mentali come insulto (scommetto che il prossimo epiteto sarà "mongoloide").
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Steam
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

best4busine$$ ha scritto:puoi ciucciavmi tanto l' uccello e tovnave Al Centvo spastici :eheheheheh:
Non parlare così che mi ecciti
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best4busine$$
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da best4busine$$ »

E quindi ? Cosa fai? Spari qualche altra fregnaccia sul sottoscritto che esiste solo nella tua Fantasia?

Gambe storte ? Piedi piatti? Denti storti?

Dai stupiscimi , che mi manca l' asilo , spastichetto :lol: :lol:

Che poi é proprio vero, UN Bambino stupido racconta sempre le bugie, Ecco qua UN esempio perfetto. Ad ogni post non fai altro che avvalorare quello che dico di te: RITARDATO.
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Mr. Mackey
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Mr. Mackey »

Ripropongo il topic per uno dei miei soliti sfoghi, stavolta diretta verso la massificazione dei rapporti sociali. (tra l'altro, conoscete qualche saggio che tratti l'argomento?)

Io sono una persona che da il meglio di sè quando ho la possibilità di stare insieme solo con una persona, due-massimo tre. Già i gruppi da 5 e più persone mi stanno sul ca**o, le pizzate aziendali con 40 persone poi sono il peggio. Dunque io cerco sempre di vedermi con una sola persona, oppure con un gruppo storico di 3-4 persone massimo. Ebbene, ho la sensazione che questo mio comportamento sempre più spesso venga visto come una stranezza. Ad oggi ci si muove tutti in gruppi di 10-15-20 persone, masse che vanno fare insieme l'aperitivo, apericena e altre minchiate del genere, la gente si parla addosso e non si capisce mai un ca**o, c'è sempre un povero emarginato che non riesce parlare e viene sempre trascurato, etc... però ormai tendenzialmente mi pare che sia regola fissa, ci si muove in gruppo oppure si sta a casa, in due al massimo ci si va solo tra fidanzati e sposi.

vi faccio due esempi recenti: ho scritto ad un mio grande amico che è rientrato a Torino dopo diversi anni di assenza, uno che non vedevo da molti anni. Immaginavo di prendere 2-3 birre insieme in santa pace, ma non so perchè lui ha sentito l'esigenza di coinvolgere altre persone che io neanche conoscevo. E così è diventato la solita merdata tra 10 persone con discussioni superficiali e poco interessanti.

altro esempio: attualmente mi vedo con una donna parecchio più giovane di me che vive vicino ad Oulx. Ora, quando lei viene a trovarmi ad Oulx è tutto perfetto, siamo in due da soli e stiamo benissimo. Ma quando vado trovarla io nel suo paese (cosa che infatti succede sempre con meno costanza) lei deve sempre essere circondata da mille amiche e amici del luogo, perchè? Non capisco, non può vederli quando io non ci sono? Immaginate un uomo di 46 anni in mezzo a ragazzi tra i 20-25 anni, mi sento più ridicolo del solito. Eppure tutte le volte che io la prego di vederci in intimità lei la vede come una cosa strana, una mia stranezza personale. E anche quando viene ad Oulx le sembra strano che io non sia circondato da amici miei, e mi fa sempre mille domande sul perchè, come se fosse un fatto curioso, pare che non riesca concepire il perchè io la voglio incontrare da sola, BOH.
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Colosso
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Colosso »

Mackey ho sempre pensato che tu in fondo fossi un gran figo con una vita sociale appagante. Alla fine il vero socialone di successo non è chi fa la figurina in gruppi di 30-40 persone ma chi fa il leader in gruppi ristretti e selezionati.
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Steam
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Direi che è più una questione di difesa identitaria e mancanza di empatia e immaginazione verso l'altro piuttosto che una questione di omologazione/massificazione, cioè quantomeno dovresti spiegare che intendi. Poi non capisco, ti si dovrebbe suggerire testi giusto per confermare tesi che hai già in testa?
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Mr. Mackey
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Mr. Mackey »

Grazie Colosso! Ma io non voglio essere il leader, mi piace solo partecipare a discussioni interessanti, chiaro poi per me che più siamo più ci sono le possibilità che vada tutto a vacca.

Steam, quello sui testi era solo una curiosità, io non ho un background sociologico, mi interessava dunque sapere se, chesso, nell'ambito della sociologia dei processi culturali si affrontava questo tema.

Io ricordo che 30-20 anni fa ci si muoveva per lo più in gruppi di 4-5 persone e le classiche feste con 100 invitati era considerato un evento speciale che poteva capitare 1 volta in 2 mesi. Adesso pare che sta roba si sia invertita, la gente ad oggi mi pare si muova in gruppi di 15-20 persone, invece è diventato da considerare come "evento speciale/fuori dall'ordinario" quando ci si vede in pochi.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Si continua a non capire perchè quello di oggi sia un processo di massificazione e quello di ieri no, ma immagino che prendere la posizione superiore sia più importante che interrogarsi veramente su ciò che accade.
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Mr. Mackey
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Mr. Mackey »

Steam ha scritto:che prendere la posizione superiore
hai avuto questa impressione? beh, nel caso non era assolutamente voluta, io al massimo passo per uno che si adatta male ai cambiamenti e stop.

Detto ciò, non capisco cosa tu non capisca. Quello che io sto evidenziando è un cambiamento quantitativo (ci si trova con più gente, in generale si ha più amici ma spesso sono conoscenze superficiali, etc) che secondo me producono per appunto anche un cambiamento qualitativo, almeno per me che mi adatto male.

Per me è ovvio che in 4 o in 5 ci si trova meglio e si comunica meglio rispetto ad un gruppo di 15-20 persone.
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Steam
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Vabbè ma allora non hai idea di che ca**o voglia dire "processo di massificazione", sta discussione è assurda.
Il contrario di un "processo di massificazione" è un processo di individualizzazione o di diversificazione, ma te contrapponi due processi di massificazione diversi, cioè l'andare fuori con poche persone o l'andare fuori con molte persone, per quale motivo il primo non dovrebbe essere un processo di massificazione se ammetti te stesso che questo era il modo di fare della massa?
Il concetto di processo di massificazione è nato in seno a una critica neo-romantica alla società di massa (Scuola di Francoforte) e perlopiù cercava di prendere una posizione superiore per l'individuo solitario, romantico e creativo contro, appunto, la società di massa.
Quindi hai citato questi processi di massificazione solo per prendere una posizione superiore e portare avanti, in modo contraddittorio, un tuo credo che pure è già di per sè massificato.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da BeforEvolution »

Figa Steam se sei pesante a volte.
Mackey ha fatto semplicemente uno sfogo sul fatto che quando esce con meno persone si trova meglio perché esce più la sua personalità, cosa che ovviamente succede meno quando sta nel gruppone, e tu tiri fuori la critica neo-romantica della Schule, dai su.
Voleva solo sapere se questa impressione l'hanno avuta anche altri, tutto qua.
Io personalmente 20 anni fa stavo a casa a giocare coi pupazzi, ma in generale preferisco molto di più uscire con poche persone perché è più probabile riuscire a fare discorsi seri e interessanti, mentre in tanti spesso si riduce tutto a small talk o cagate divertenti tanto per passare il tempo.
Non è banale, ci sarà gente che preferisce il contrario perché non ha voglia di affrontare argomenti più peso.
Almeno io l'ho vista così, poi è vero che lui scrive anche se qualcuno conosca qualche saggio in merito, ma lo mette tra parentesi e aggiunge "tra l'altro", dando secondo me a questa cosa un piano accessorio rispetto a quella che è una sua idea per vedere se qualcuno la condivideva o meno.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Certo che valutare la pesantezza di un intervento in un topic chiamato "Sociologia, fenomenologia e dintorni" è abbastanza ironico, semplicemente cerco di evitare che si faccia chiacchiera intellettualoide, che è tale nel momento in cui utilizzi parole come "processi di massificazione" a ca**o, come se quella terminologia non abbia una storia pregressa. Lui ha scritto "processi di massificazione" in un topic chiamato "Sociologia, fenomenologia e dintorni". La Scuola di Francoforte, un istituto di sociologia, ha parlato dei processi di massificazione. Questo è topic è chiamato "Sociologia, fenomenologia e dintorni".
Orcozzio se spari a vuoto oh.
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Mr. Mackey
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Mr. Mackey »

Si boh, non avevo pretese particolarmente ambiziose, giuste le osservazioni di Before che per tanto va ringraziato pure per l'ottima descrizione sintetica di quello che intendevo io per massificazione dei rapporti sociali, questa parte qua mi sembra particolarmente azzeccata
si riduce tutto a small talk o cagate divertenti tanto per passare il tempo
esatto! Tutte le volte che sono stato coinvolto in qualche "serata aziendale o associativa" ho avuto questa impressione. Zero contenuti, ondata di fesserie condivise, il classico personaggio carismatico che tira fuori un argomento di poco interesse per dibatterci sopra con i soliti luoghi comuni e tutto avvolto delle solite domande di circostanza.

E io che volevo evitare esattamente questo, ho cercato negli ultimi anni diverse volte ad organizzare una riunione tra vecchi amici (4-5 persone) della fu scuola superiore. Mi son beccato dell'elitista, addirittura accusato di voler creare kliq da parte di una mia ex compagna con la quale non parlavo da 25 anni, mah.

Steam, io capisco che tu sei un grande esperto di sociologia (sicuramente più di me) e che giustamente ti senti d'obbligo di intervenire per puntualizzare, cosa per tanto sacrosanta e utile, ma è anche vero che scrivo su un forum, non è che uno sta qua a pensarci mille volte su cosa scrivere. Ma giusto comunque l'intervento per aumentare il prestigio del forum.

Tra la scuola di Francoforte e la mia osservazione (senza ambizioni scientifiche ovviamente) però sono passati 60 anni, io sono del tutto estraneo al contesto marxista. Però per non ricorrere ad errori di ripetizione, invece di processi di massificazione potrei chiamare le mie osservazioni come, boh, massificazione del tempo libero?
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Vabbè ma mi stai pigliando per il culo allora. Oh ziobò, questa è la definizione di massificazione che ti appare immediatamente su google "La spersonalizzazione dell'individuo, perseguita per ovvi motivi dai regimi totalitari, oppure come diretta conseguenza della civiltà dei consumi.", questa quella di fianco da wikipedia "Con il termine massificazione si indica un fenomeno sociale e politico, tipico della contemporaneità, caratterizzato dall'annullamento dell'individuo e della sua singolarità, nella totalità della massa come aggregato variegato e informe". Ti pare che c'entri qualcosa con l'andare in giro in gruppi ampi piuttosto che piccoli? Ti pare che sta contrapposizione non sia già un aut-aut massificante e identificatorio?

Si sta parlando del nulla. Semplicemente le persone sono diverse, i contesti in cui crescono sono diversi, ecc. Ci sono persone che amano la chiacchiera, ci sono persone che amano la discussione, ci sono persone che pensano solo al divertimento. Io sono un tizio di provincia e sono sempre stato in gruppi piccoli, poi ci stanno quelli di provincia che vogliono fare quelli di città e organizzano party e quant'altro ma si sanno distreggiare qua e là, poi ci stanno i tizi di città già più abituati a conoscere un sacco di persone e posti, ecc. Ci stanno tendenze sociali che fanno virare solo verso una parte? Boh, può essere, ma di certo non è che mettendoli in aut-aut ti salvi dalla sua "massificazione". Per cosa poi? Per metterti in una posizione superiore del tipo con i suoi ideali a cui chiunque dovrebbe aderire, diobò.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da BeforEvolution »

Ho talmente sparato a vuoto che, come pensavo, ho intuito esattamente ciò che Mackey volesse dire col suo post, mentre tu hai fatto il fenomeno a ca**o di cane, come sempre. Stai calmo una buona volta, figa.
Per quanto riguarda la "massificazione" io penso che lui intenda il fatto che nei gruppi grossi, la gente tenda a annullare la propria personalità e a diventare più condiscendente semplicemente perché, vuoi perché non conosce bene gli altri, vuoi perché si vuole evitare a far polemica, si tolgono di mezzo argomenti scomodi e spinosi e si dice qualcosa per cui tutti possono convergere.
Chiaro che con 3 persone che uno conosce se mi si parla delle Sardine io tirerò fuori per bene la mia idea, se se ne parla a caso in un tavolo di 20 magari o non dico niente o dico solo qualcosa più abbozzato.
In un certo senso annulli la tua personalità, tutto qua, inutile che mi tiri fuori i regimi totalitari e la civiltà dei consumi.
Toglimi una curiosità, fai il kompagno anche alle feste con decine di persone o solo sui forum di wrestling?
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

Pensa sparare a vuoto una volta per poi rilanciare sparando un'altra volta a vuoto. Almeno Mackey che passa dai "processi di massificazione" alla "massificazione del tempo libero" è palesemente troll, Jon Snowflake invece manco con le definizione di wikipedia c'arriva che il punto non è l'astrusa teoria di Mackey ma l'utilizzo di Mackey stesso fin dall'inizio del termine "massificazione" che chiaramente c'entra una sega col discorso.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da TheKingEdoardo »

Effettivamente il termine "massificazione" indica ben altro, ha un significato ben preciso legato ad un contesto ben preciso, ma penso che Mackey lo abbia usato impropriamente e vabbè ci sta. Non creiamo discussioni tossiche, anche perchè il confronto tra l'impressione di Mackey (la forzata ricerca di gruppi numerosi ed eventuali conseguenze negative) e l'impressione di Steam (ci sono diversi contesti e pertanto non si può dare un giudizio di valore) può risultare molto interessante.

Effettivamente che il topic si chiami "Sociologia, fenomenologia e dintorni" non ha molto senso una volta che si leggono i messaggi al suo interno :D mi sembra più simpatico un bel "Le folli avventure di Mackey" oppure "Il Mondo di Mackey".

OT: Mackey scusa se non ti ho risposto riguardo all'interessante riflessione su Reynolds-Fisher ma con la sessione non ho tempo di fare nulla. Sti giorni faccio un paio di esami e magari riesco a darti una risposta decente sull'argomento che è pieno di spunti.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da BeforEvolution »

Mai una volta che hai l'umiltà di dire che parli a sproposito, babbo di minchia.
Edoardo, parli di discussioni tossiche da evitare, ma esattamente di cosa dovremmo parlare?
Di questa impressione che ha avuto Mackey quelle tre persone che sono intervenute qua han detto quello che pensavano, poi, come ogni discussione in questo forum, arriva quello che deve mostrare il ca**o grosso e la fa deragliare.
Colosso e Steam sono esattamente le due facce della stessa medaglia.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da Steam »

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Peccato che abbia fatto una sola domanda fin dal primo messaggio (e prima di questo aveva risposto solo Colosso) e bastava semplicemente rispondere a quella domanda, invece un rincoglionito continua con le sue strane teorie mentre un altro rincoglionito arriva per, come suo solito, inventarsi un caso per cui frignare.
Non cambiare mai, Jon
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TheKingEdoardo
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni

Messaggio da TheKingEdoardo »

Io capisco che i toni forti di Steam possano dare fastidio e secondo me Mackey è tutto tranne che un rincoglionito, però non ha fatto deragliare la discussione, semplicemente ha commentato l'uso (effettivamente improprio) del termine "massificazione" e le idee di Mackey. Alla fine un contributo alla discussione lo ha dato.

Daje ragas, evitiamo di fare altro chiasso che in questo forum di discussioni dannose ce ne stanno già abbastanza. Poi le storie di Mackey sono sempre fantastiche, non riempiamo il topic di insulti e altre cazzate.

Comunque, tornando alla discussione seria, anche io mi sono ritrovato in situazioni abbastanza pallose come Mackey, peró non tendo a fare di tutta l'erba un fascio. Forse anche perché il mio gruppo di nicchia composto da 4-5 persone con il quale parlare di argomenti di nicchia non è ancora stato "corrotto" dai tempi che corrono :D
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