Sociologia, fenomenologia e dintorni
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Sociologia, fenomenologia e dintorni
Come ben saprete, il discusso topic sui livelli è andato misteriosamente sparendo. Detto ciò, approfitto per aprire un topic sulla sociologia generale (non solo sulle relazioni uomo-donna) il che è una mia passione. Sono fermamente convinto che i saggi di oggi siano poca cosa: analisi superficiali, banalità, luoghi comuni e nel migliore dei casi prestiti (per non dire plagi) di pensieri classici, per quanto rivisitati. Insomma, mi interessa tutto il branco, da una parta a livello macro (va bene cosi? non va bene cosi? bisogna cambiare?) e quella micro (stesse domande rivolte). Cosi come la fenomenologia, che possiamo qua distaccare dalla sociologia.
io darei la parola a voi, su cosa vi piacerebbe discutere? cosa c'è che vi andrebbe di approfondire, capire, ecc? ovviamente non c'è una verità esatta, non ambisco a formulare teorie perfette, mi diverto semplicemente escogitare teorie che verosimilmente hanno qualche riscontro con la realtà, e vi invito anche a voi.
io darei la parola a voi, su cosa vi piacerebbe discutere? cosa c'è che vi andrebbe di approfondire, capire, ecc? ovviamente non c'è una verità esatta, non ambisco a formulare teorie perfette, mi diverto semplicemente escogitare teorie che verosimilmente hanno qualche riscontro con la realtà, e vi invito anche a voi.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
vi butto li una domanda, riguardo l'amicizia: più si va avanti con l'età, più le amicizie rischiano di nascere forzate, o comunque meno spontanee: frase questa che potete condividere?
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
sicuramente, citando alla buona Stephen King, non si avranno mai amici, nella vita, come quelli che si avevano a 10-15 anni, però io non saprei onestamente dirti...in quanto sono uno abbastanza asociale, però nel mio piccolo le amicizie che ho fatto dopo i 27-28 anni alla fine si sono rivelate meno serie e profonde e anche più pallose di quelle fate, ad esempio, tra i 20 e i 25. Forse più forzate, meno spontanee, ma magari è dovuto al fatto che crescendo si ha meno energia e voglia di fare.Mr. Mackey ha scritto:vi butto li una domanda, riguardo l'amicizia: più si va avanti con l'età, più le amicizie rischiano di nascere forzate, o comunque meno spontanee: frase questa che potete condividere?
Però ad esempio mio fratello che è molto socievole le amicizie riesce a farle anche a 30 anni...da quello che ho notato in lui, che è fidanzato, è che molte frequentazioni avvengono per accontentare il partner (cioè loro due, a vicenda, si sforzano di uscire e farsi amici gli amici del fidanzato/a per una questione di redistribuzione degli impegni...non so se mi sono spiegato bene ...... )
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
La mia esperienza è che fino ai 24/25 anni ho avuto sicuramente più amicizie e frequentazioni ma ne ho anche perse parecchie per strada. Ora le occasioni di fare nuove conoscenze sono diminuite, lavoro impegni vari.., e una buona fetta del poco tempo libero lo dedico alla mia compagna.
Quello che noto però è che i rapporti che ho instaurato negli ultimi anni sono tutt'altro che forzati probabilmente perchè non ho il tempo materiale di dedicarmi ad amicizie superficiali.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
io mi sono accorto che più andavo avanti con il tempo, più le amicizie erano nate per una sorta di esigenza sociale e dunque meno spontaneamente. Non a caso i miei migliori amici sono ancora i compagni delle medie & superiori, nonostante la distanza d'anni. Invece, tipo dai 20 anni in poi, processo poi estremizzato dai 25-30 anni, le amicizie che ho fatto erano tutte quasi un compromesso per fare qualcosa, non so se riuscite capire il discorso. Magari avevamo anche molto hobby in comune, pero non c'era mai una gran confidenza.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
E oggi invece? Frequenti questi amici per esigenze di fidanzate o cmq li frequenti lo stesso al di la di tutto?Mr. Mackey ha scritto:io mi sono accorto che più andavo avanti con il tempo, più le amicizie erano nate per una sorta di esigenza sociale e dunque meno spontaneamente. Non a caso i miei migliori amici sono ancora i compagni delle medie & superiori, nonostante la distanza d'anni. Invece, tipo dai 20 anni in poi, processo poi estremizzato dai 25-30 anni, le amicizie che ho fatto erano tutte quasi un compromesso per fare qualcosa, non so se riuscite capire il discorso. Magari avevamo anche molto hobby in comune, pero non c'era mai una gran confidenza.
Ti trovi ancora male con loro o i rapporti sono migliorati?
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
ma magari arrivare al punto di frequentare per esigenze di fidanzataironmaiden ha scritto:E oggi invece? Frequenti questi amici per esigenze di fidanzate o cmq li frequenti lo stesso al di la di tutto?Mr. Mackey ha scritto:io mi sono accorto che più andavo avanti con il tempo, più le amicizie erano nate per una sorta di esigenza sociale e dunque meno spontaneamente. Non a caso i miei migliori amici sono ancora i compagni delle medie & superiori, nonostante la distanza d'anni. Invece, tipo dai 20 anni in poi, processo poi estremizzato dai 25-30 anni, le amicizie che ho fatto erano tutte quasi un compromesso per fare qualcosa, non so se riuscite capire il discorso. Magari avevamo anche molto hobby in comune, pero non c'era mai una gran confidenza.
Ti trovi ancora male con loro o i rapporti sono migliorati?
si, ogni tanto frequento gruppi, ma giusto per uscire. In realtà più siamo in un gruppi di amici più mi sento alienato o associale, finchè il gruppo è composto da 4-5 persone sono pure molto a mio agio. Ma per dire, una cosa che ho sempre odiato sono stati questi cenoni con 20-30 persone, tutti che parlano sopra l'altro.
Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
I cenoni con 20/30 persone mi ricordano quei capodanno di merda. Su questo la penso come te.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Io poi tra i 20-30 anni ero quasi ossessionato da questo continuo cercare di socializzare con gente nuova, pero erano quasi sempre mezze amicizie, mi ritrovavo sempre con il non aver nulla da dire, non mi trovavo a mio agio, ecc... non riuscivo mai creare quel comfort & sicurezza che c'avevo tra i 10-20 anni, cioè l'età di formazione pre-lavoro. Il che è paradossale, perchè con il tempo sono diventato sicuramente più colto e saggio, pero poi nella pratica questo non si rifletteva mai.
con il senno in poi, avrei lasciato stare queste amicizie forzate, e avrei rafforzato il rapporto con quei pochi, 4-5 amici con cui mi conosco da tempi delle medie. Pero appunto, già quel cercare di rafforzare suona poco naturale per un rapporto di amicizia. Mah
con il senno in poi, avrei lasciato stare queste amicizie forzate, e avrei rafforzato il rapporto con quei pochi, 4-5 amici con cui mi conosco da tempi delle medie. Pero appunto, già quel cercare di rafforzare suona poco naturale per un rapporto di amicizia. Mah
Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Io invece al liceo facevo molta fatica a socializzare fuori dal mio gruppo di amici che era comunque discreto e per buona parte è ancora molto unito nonostante si viva tutti distanti, non che fossi io asociale proprio non riuscivo a trovarmi fuori da quell'ambiente protetto.
Nel periodo universitario invece complice anche il fatto di vivere fuori casa e avendo a portata di mano probabilmente persone più affini a me per interessi ho coltivato un gran numero di amicizie più o meno superficiali alcune anche molto importanti in quel periodo. Separando le strade però solo pochissime hanno retto nel tempo.
Mi associo anche io all'odio per le cene e le feste da 20-30 persone anche se conosco quasi tutti.
Ancora peggio se per caso a cene cosi conosco solo poche persone, ritorna fuori il mio disagio liceale.
Nel periodo universitario invece complice anche il fatto di vivere fuori casa e avendo a portata di mano probabilmente persone più affini a me per interessi ho coltivato un gran numero di amicizie più o meno superficiali alcune anche molto importanti in quel periodo. Separando le strade però solo pochissime hanno retto nel tempo.
Mi associo anche io all'odio per le cene e le feste da 20-30 persone anche se conosco quasi tutti.
Ancora peggio se per caso a cene cosi conosco solo poche persone, ritorna fuori il mio disagio liceale.
Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Concordo hai detto una cosa serissima.AndyLewis ha scritto:La mia esperienza è che fino ai 24/25 anni ho avuto sicuramente più amicizie e frequentazioni ma ne ho anche perse parecchie per strada. Ora le occasioni di fare nuove conoscenze sono diminuite, lavoro impegni vari.., e una buona fetta del poco tempo libero lo dedico alla mia compagna.
Quello che noto però è che i rapporti che ho instaurato negli ultimi anni sono tutt'altro che forzati probabilmente perchè non ho il tempo materiale di dedicarmi ad amicizie superficiali.
Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Perchè non l'hai approfondita probabilmente, per quello non é nata una confindenza.Mr. Mackey ha scritto:io mi sono accorto che più andavo avanti con il tempo, più le amicizie erano nate per una sorta di esigenza sociale e dunque meno spontaneamente. Non a caso i miei migliori amici sono ancora i compagni delle medie & superiori, nonostante la distanza d'anni. Invece, tipo dai 20 anni in poi, processo poi estremizzato dai 25-30 anni, le amicizie che ho fatto erano tutte quasi un compromesso per fare qualcosa, non so se riuscite capire il discorso. Magari avevamo anche molto hobby in comune, pero non c'era mai una gran confidenza.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
ma sai, spesso non c'era neanche richiesta, cioè a me non mi facevano domande, ed io per conto mio difficilmente vado sul personale con gente che conosco malapena. Poi si, io ero sicuramente poco propositivo, ma in generale erano proprio amicizie di circostanza.RCLIB ha scritto:Perchè non l'hai approfondita probabilmente, per quello non é nata una confindenza.Mr. Mackey ha scritto:io mi sono accorto che più andavo avanti con il tempo, più le amicizie erano nate per una sorta di esigenza sociale e dunque meno spontaneamente. Non a caso i miei migliori amici sono ancora i compagni delle medie & superiori, nonostante la distanza d'anni. Invece, tipo dai 20 anni in poi, processo poi estremizzato dai 25-30 anni, le amicizie che ho fatto erano tutte quasi un compromesso per fare qualcosa, non so se riuscite capire il discorso. Magari avevamo anche molto hobby in comune, pero non c'era mai una gran confidenza.
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
IN DEFINITIVA MI SA CHE è UNA DELLE COSE PIù SOGGETTIVE DEL MONDO...DIPENDE MOLTISSIMO DAL NOSTRO ATTEGGIAMENTO, MA ANCHE DALLE PERSONE CHE SI INCONTRANO...A VOLTE BISOGNA ESSERE FORTUNATI PURE NEL GENERE DI PERSONE CHE SI HA LA SORTE DI INCROCIARE NELLA PROPRIA VITA... (IO AD ESEMPIO CON LE RAGAZZE PENSO DI AVERE UN KARMA TOTALMENTE NEGATIVO, PERò NON POSSO ESCLUDERE CHE NON SIA DEL TUTTO COLPA MIA...ANZI...DICIAMO CHE TUTTA LA MIA AURA E IL MIO KARMA PROBABILMENTE MI FANNO ATTRARRE QUESTO GENERE DI PERSONE...E MANCO CI CREDO AL KARMA...LOL)
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Sia lodato tale post
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Teo_Shield ha scritto:Sia lodato tale post
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Il fenomeno dell'Hikikomori, da me conosciuto grazie al mio anime-romanzo-manga (si ho tutto di quest'opera ) Welcome to the N.H.K. che consiglio a tutti, sta diventando comune anche fuori dal Giappone.
Ecco, prendendolo molto alla lontana, vi è mai capitato di vivere dei periodi da reclusi volontari, o semi-reclusi, senza avere la voglia o la forza o il desiderio di uscire di casa o di fare alcunché al di fuori della normale amministrazione (del tipo uscire per fare la spesa-lavorare-studiare o cose inevitabili e stop).
Ecco, prendendolo molto alla lontana, vi è mai capitato di vivere dei periodi da reclusi volontari, o semi-reclusi, senza avere la voglia o la forza o il desiderio di uscire di casa o di fare alcunché al di fuori della normale amministrazione (del tipo uscire per fare la spesa-lavorare-studiare o cose inevitabili e stop).
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Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Penso succeda a molte più persone di quanto si creda.ironmaiden ha scritto:Il fenomeno dell'Hikikomori, da me conosciuto grazie al mio anime-romanzo-manga (si ho tutto di quest'opera ) Welcome to the N.H.K. che consiglio a tutti, sta diventando comune anche fuori dal Giappone.
Ecco, prendendolo molto alla lontana, vi è mai capitato di vivere dei periodi da reclusi volontari, o semi-reclusi, senza avere la voglia o la forza o il desiderio di uscire di casa o di fare alcunché al di fuori della normale amministrazione (del tipo uscire per fare la spesa-lavorare-studiare o cose inevitabili e stop).
Re: Sociologia, fenomenologia e dintorni
Mi è capitata una cosa del genere quando anni fa dovetti affrontare una serie assurda di lutti familiari concentrati in neanche un paio d'anni. Il colpo di grazia me lo diede la scomparsa improvvisa di mio zio e per qualche settimana mollai tutto, compresa la scuola rischiando l'anno, xke volevo solo stare per i fatti miei e lo sconforto unito ad un senso di impotenza ed inutilitá prese il sopravvento.ironmaiden ha scritto:Il fenomeno dell'Hikikomori, da me conosciuto grazie al mio anime-romanzo-manga (si ho tutto di quest'opera ) Welcome to the N.H.K. che consiglio a tutti, sta diventando comune anche fuori dal Giappone.
Ecco, prendendolo molto alla lontana, vi è mai capitato di vivere dei periodi da reclusi volontari, o semi-reclusi, senza avere la voglia o la forza o il desiderio di uscire di casa o di fare alcunché al di fuori della normale amministrazione (del tipo uscire per fare la spesa-lavorare-studiare o cose inevitabili e stop).
Poi grazie all'insistenza dei miei amici piu cari e della mia ragazza, riuscii ad uscire da quel periodaccio.