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E' miope dire che lo stalinismo sia la sola degenerazione del comunismo, quando questa ideologia ha fatto disastri in tutti i paesi in cui è andata al potere: Cina, Corea del Nord, Vietnam, Cambogia, Cuba...
Comunismo significa repressione feroce, tirannia, pazzia, terrore, milioni di morti e lo sradicamento di ogni credenza individuale. Si uccidevano parenti a sangue freddo e senza rimorsi solo perchè non volevano rinunciare alla fede cristiana.
Per me si dovrebbe istituire il reato di apologia del comunismo, affinchè la gente non continui a perpetuare gli stessi errori di sempre.

Colosso ha scritto:Comunismo significa repressione feroce, tirannia, pazzia, terrore, milioni di morti e lo sradicamento di ogni credenza individuale. Si uccidevano parenti a sangue freddo e senza rimorsi solo perchè non volevano rinunciare alla fede cristiana.

mi dici esattamente in quale pagina de Il Capitale è scritto tutto questo?

grazie


per il resto, è la solita manfrina dei fascisti contemporanei che, per sminuire e giustificare le atrocità causate in italia nel XX secolo dalla loro ideologia, cercano di tirare in ballo in tutti i modi un altro estremismo avvenuto però a migliaia di km da qui, con cui la memoria storica e sociale italiana non ha nulla a che vedere

mi ricordano tanto il personaggio comico di caterina guzzanti ("la militante di casapound") che ad ogni critica rispondeva con "...e le foibe?!?!?!"

Che il comunismo abbia causato molti più morti del fascismo e anche del nazismo, è un triste dato di fatto. (A me fanno schifo tutte le estremizzazioni sia di destra che di sinistra).

Qui in Italia il comunismo è visto quasi con simpatia, perchè tra i partigiani che ci hanno liberato dal fascismo, molti erano comunisti, ma l'intento dei partigiani comunisti era quello di sostituire la dittatura fascista con una dittatura comunista, poi per fortuna nostra non è andata così.

andreawarrior ha scritto:Che il comunismo abbia causato molti più morti del fascismo e anche del nazismo, è un triste dato di fatto. (A me fanno schifo tutte le estremizzazioni sia di destra che di sinistra).

Qui in Italia il comunismo è visto quasi con simpatia, perchè tra i partigiani che ci hanno liberato dal fascismo, molti erano comunisti, ma l'intento dei partigiani comunisti era quello di sostituire la dittatura fascista con una dittatura comunista, poi per fortuna nostra non è andata così.

sarebbe stato impossibile per i partigiani rossi sostituire la dittatura fascista con una filosovietica per il semplice fatto che l'italia, così come tutte le nazioni sconfitte (germania, giappone ecc ecc...), era sotto il controllo, diretto o meno, delle varie potenze vincitrici (giusto per dire, ancora oggi gli Usa hanno una serie di basi militari nella penisola, note e meno note, frutto degli accordi del secondo dopoguerra)

al massimo i partigiani rossi potevano avere come obiettivo quello di sedersi al tavolo di USA & co, ma loro per primi sapevano che una dittatura filosovietica sarebbe stata completamente irrealizzabile

L'Italia dopo la guerra avrebbe potuto diventare uno dei tanti paesi filocomunisti succubi dell'URSS. In fondo ne avevamo uno che confinava proprio con noi, ovvero la Jugoslavia.

Colosso ha scritto:L'Italia dopo la guerra avrebbe potuto diventare uno dei tanti paesi filocomunisti succubi dell'URSS. In fondo ne avevamo uno che confinava proprio con noi, ovvero la Jugoslavia.

come già detto prima, era impossibile

gli Usa monitoravano attentamente la situazione italiana, sia dall'esterno che dall'interno, quindi sarebbe stato impossibile a prescindere un qualsivoglia appoggio filosovietico, al contrario della Jugoslavia, che non faceva parte dell'Asse e che quindi poteva muoversi molto più liberamente

E allora come mai gli USA permisero ai russi di prendersi il controllo di mezza Germania?

Frà l'impegno è ammirevole ma non so quanto sia utile discutere di politica col buon Colosso, è più o meno come giocare a scacchi con un pollo, non è che gliene frega niente delle regole.

Il solo equiparare un movimento politico senza nessuna base ideologica, nato quindi esclusivamente come strumento di potere, a un movimento con una base ideologica e filosofica estremamente forte significa non aver capito di cosa si parla o, più probabilmente, non avere nessun interesse reale nella discussione.

Colosso ha scritto:E allora come mai gli USA permisero ai russi di prendersi il controllo di mezza Germania?

perchè forse i russi avevano vinto la guerra?
perchè forse la spartizione della germania venne decisa di comune accordo tra tutte le potenze vincitrici?

non so... dall'alto della tua ignoranza, ti viene in mente altro?

Colosso ha scritto:E allora come mai gli USA permisero ai russi di prendersi il controllo di mezza Germania?

1° domanda nel caso di una guerra cosa accadeva? pensi davvero che agli americani lasciassero che i loro "figli" si sacrificassero ancora?
2° uno dei patti di yalta qual'era? quello di dividere l'europa in base all'influenza paese per paese... dopo, ipocritamente come al solito, hanno fatto i piangina

"Non c'è opinione tanto assurda che qualche filosofo non possa esprimerla"

Credo che il primo passo verso l'emancipazione della società moderna sia distinguere l'ideologia dalla politica.

Perché fare politica non è altro che gestire la "cosa pubblica", aldilà della connotazione linguistica che poi viene a crearsi che associa la repubblica a tale sistema.
Intendo dire che a gestire la cosa pubblica, per quanto mi riguarda, può essere anche un organizzazione statale diversa dalla repubblica, purché tale gestione sia "giusta".

Ma chi lo stabilisce se una gestione è giusta o meno? Se a beneficiarne è la maggior parte? Se è la minor parte? Se sono taluni? Se sono talaltri?

Sicché è praticamente impossibile rendere felici tutti, allora si opta per renderne felici la maggior parte, ciò quantomeno è il criterio ritenuto più giusto. È la famosa Democrazia.

Le decisioni devono essere prese da tutti, e non da un unica persona, perché il potere rende ubriachi, e spesso ciechi. E non si può rischiare che una persona orba governi un paese. Gli estremismi che prevedono la figura di un unica entità giuridica a governare un paese, quindi, risultano per me "ingiuste".

Ma neppure si può pretendere che si imponga l'uguaglianza, che deve essere ricercata dal popolo, che deve accettarla e condividerla, non deve "subirla". E qui si innesta il concetto, seppur martoriato oggi, della meritocrazia. Quindi qualsiasi ideologia che proponga l'appiattimento delle proprietà è delle aspettative economiche del popolo, per me, è ingiusta.

Ma, nonostante la democrazia sia in vigore da quasi 80 anni, non si è venuti a capo dei vari problemi sociali ed economici che attanagliano questo paese (e non solo). Ergo, la democrazia, seppure è la più giusta, non è la più funzionale.

Come ebbe a dire Carmelo Bene, noto pensatore del 900,la democrazia "non risolve la vita", perché non fa altro che "duplicare" i problemi, in quanto a essere presa in considerazione non è l'esistenza del singolo, ma della comunità con i relativi problemi. Quindi il problema tuo diventa anche mio, e viceversa.

La democrazia è quella forma di governo in base alla quale "il popolo viene preso a calci nel culo dal popolo, su mandato del popolo". Qualsiasi forma di governo, qualsiasi organizzazione politica, qualsiasi architettura statale sino ad oggi, non risolve i problemi, in quanto presuppone l'esistenza di una società, e quindi di una collettivizzazione dei problemi, e una diffusione delle responsabilità morali ed economiche.

La miglior forma di governo è il solismo, e il cancro della società è l'economia, che costringe i popoli ad unirsi per risolvere il dilemma, aumentando i grattacapi e riducendo le libertà personali.

Antoinelucàs ha scritto:Credo che il primo passo verso l'emancipazione della società moderna sia distinguere l'ideologia dalla politica.

Perché fare politica non è altro che gestire la "cosa pubblica", aldilà della connotazione linguistica che poi viene a crearsi che associa la repubblica a tale sistema.
Intendo dire che a gestire la cosa pubblica, per quanto mi riguarda, può essere anche un organizzazione statale diversa dalla repubblica, purché tale gestione sia "giusta".

Ma chi lo stabilisce se una gestione è giusta o meno? Se a beneficiarne è la maggior parte? Se è la minor parte? Se sono taluni? Se sono talaltri?

Sicché è praticamente impossibile rendere felici tutti, allora si opta per renderne felici la maggior parte, ciò quantomeno è il criterio ritenuto più giusto. È la famosa Democrazia.

Le decisioni devono essere prese da tutti, e non da un unica persona, perché il potere rende ubriachi, e spesso ciechi. E non si può rischiare che una persona orba governi un paese. Gli estremismi che prevedono la figura di un unica entità giuridica a governare un paese, quindi, risultano per me "ingiuste".

Ma neppure si può pretendere che si imponga l'uguaglianza, che deve essere ricercata dal popolo, che deve accettarla e condividerla, non deve "subirla". E qui si innesta il concetto, seppur martoriato oggi, della meritocrazia. Quindi qualsiasi ideologia che proponga l'appiattimento delle proprietà è delle aspettative economiche del popolo, per me, è ingiusta.

Ma, nonostante la democrazia sia in vigore da quasi 80 anni, non si è venuti a capo dei vari problemi sociali ed economici che attanagliano questo paese (e non solo). Ergo, la democrazia, seppure è la più giusta, non è la più funzionale.

Come ebbe a dire Carmelo Bene, noto pensatore del 900,la democrazia "non risolve la vita", perché non fa altro che "duplicare" i problemi, in quanto a essere presa in considerazione non è l'esistenza del singolo, ma della comunità con i relativi problemi. Quindi il problema tuo diventa anche mio, e viceversa.

La democrazia è quella forma di governo in base alla quale "il popolo viene preso a calci nel culo dal popolo, su mandato del popolo". Qualsiasi forma di governo, qualsiasi organizzazione politica, qualsiasi architettura statale sino ad oggi, non risolve i problemi, in quanto presuppone l'esistenza di una società, e quindi di una collettivizzazione dei problemi, e una diffusione delle responsabilità morali ed economiche.

La miglior forma di governo è il solismo, e il cancro della società è l'economia, che costringe i popoli ad unirsi per riuscire ad uscirne, aumentano le grane e riducendo le libertà personali.

hai espresso un parere davvero molto stimolante e che da davvero da pensare, un'ottica cui non avevo mai pensato prima, soprattutto la prima affermazione.

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hai espresso un parere davvero molto stimolante e che da davvero da pensare, un'ottica cui non avevo mai pensato prima, soprattutto la prima affermazione.[/quote]

Ti ringrazio

Ho visto il topic aggiornato e l'ho aperto sperando in un po' di flame, invece era solo spam di robe a caso. Delusione.

BeforEvolution ha scritto: ↑13/01/2021, 23:16 Ho visto il topic aggiornato e l'ho aperto sperando in un po' di flame, invece era solo spam di robe a caso. Delusione.

Vedi che però il flame ti piace? Cercherò di farne di più allora.

Il comunismo è sbagliato tanto quanto il corporate welfare che è tanto in voga negli usa