Corbin e la decadenza del "wrestling moderno"
Inviato: 10/04/2020, 18:20
Guardandomi, pian piano, Wrestlemania, io che non seguo la WWE, ho iniziato a segnarmi le cose che non mi tornano. Una su tutte, per ora, a lato di piccoli errorini o cose legate a gusti personali, è una cosa "filosoficamente" lampante e che mi viene servita su di un piatto d'argento da King Corbin. Quindi non parlo di un grissino svolazzone (il ragazzo giocava a football), no, non è quella la polemica.
E' piuttosto un ragionamento sul fatto che nel wrestling moderno, spessissimo, le parole non sono importanti e non sono seguite da una coerenza di "fatti".
Io che non conosco la WWE, non so perché questo tale Corbin è stato (o si è auto chiamato) "king", ma da spettatore casuale, quando vedo un wrestler (quindi un artista di un'arte performativa), io mi aspetto di vedere ciò che c'è scritto sulla confezione.
E cosa c'è scritto sulla confezione di un "king" nella luuuuuunga storia del pro-wrestling americano? Andiamo a prendere i primi cinque "king" che io mi ricordi:
- Jerry "the king" Lawler
- "macho king" Randy Savage
- King Mabel
- The King of Hearts Owen Harts
- Harley "the king" Race
Vediamo, almeno per tre punti, cosa accomuna questi diversissimi artisti che hanno interpretato il ruolo del "re" nel wrestling:
1) Menosità/altezzosità a mille, percepibile da Km di distanza
2) Continuo punzecchiare avversario e pubblico durante il match per accrescere l'odio verso di sé
3) Continuo utilizzo di manovre non permesse (per farsi odiare)
Ecco, partendo dalla visione casuale di un atleta che la WWE vorrebbe presentarmi come "re", con tanto di corona, scettro e mantello.... io non capisco proprio cosa io stia guardando, mi pare una truffa, qualcosa che non ha senso. Durante tutto il match sembrava un vicino di casa (con la stazza), con la faccia da bravo ragazzo e che se ne sbatteva altamente di farmi capire perché io dovrei considerarlo un odioso "re" e dedicargli così 15 minuti del mio tempo a vedere la storia che mi vuole portare sul palco.
Ed è questo esempio, preso a esempio massimo, che mi porta a criticare il "wrestling moderno" e il suo continuo non sense. Un non sense che precede BEN prima la questione dei pesi, degli svolazzoni e delle mosse, ma è proprio una questione di SENSATEZZA PSICHICA in quello che si propone a chi ti viene a vedere.
Perché se voi andate a vedere un film con Vin Diesel in copertina, muscoloso, magari con delle immagini di esplosioni e delle macchine da urlo che saltano da palazzi, vi sedete al vostro posto, si spengono le luci e sullo schermo appare una seicento di fantozzi, con al volante Rovazzi...... potrebbe anche essere la sorpresa dell'anno, ma chi non conosce Rovazzi e si aspettava - PERCHE' COSI' ERA STATO PUBBLICIZZATO - Vin Diesel..... rimane confuso.
E questa confusione continua in decine di "piani" della costruzione dello show. Il wrestling moderno mi vuol far credere delle cose che poi non vedo sul ring. Mi attira verso il suo stand dicendomi che avrei visto la "donna barbuta" e invece ci trovo un cagnolino che sta sulle sue zampe e salta a tempo. Non è quello per il quale ho "creduto" e mi sono avvicinato. E non vedendo ciò che di semplice mi hanno promesso perdo la passione, il "gancio", per stare a vedere la volta prossima che succederà, tanto so perfettamente che, ANCORA PRIMA DELLE STORYLINE, ANCORA PRIMA DEGLI SVOLAZZONI, ciò che vedrò scritto sulla "confezione", non sarà vero.
Ti diranno che dalla rampa scenderà un "re" e ti daranno un ex giocatore di football americano, con la faccia PALESEMENTE da atleta di college, pulita, da bravo ragazzo che paga le tasse.... che, di natura, potrebbe tranquillamente interpretare solo "colui che porta il cane a pisciare mostrando alla vicina i bicipiti", ma che qualcuno (che sia la WWE, o la AEW, o IMPACT! o la ROH) ha deciso di chiamare "king" e crede che uno scettro e una corona basti a tenere incollato il pubblico a qualcosa che non ha senso.
King corbin, da ignorante della WWE, non ha senso proprio alle sue radici. Può farmi anche match a cinque stelle, ma se le radici non hanno senso... tutta la pianta non ha senso.
Questo wrestling moderno perciò, e qui finisco, non ha senso. Corbin in primis nel suo (non essere, né sembrare) un "re" e quindi, cosa che non deve mai accadere in uno spettacolo, turlopinando la buona fede di chi lo viene a vedere e che, non carpendo la magia, non tornerà.
E (se vi ricordate), la gente tornava per vedere Macho King o quel puzzone di Lawler.... invece qui... se ne vanno tutti.
Se ne vanno a ragione! Il wrestling moderno è un trucco di magia non riuscito uscito dalle mani di un mago ubriacone e che spaventa i suoi spettatori.
E' piuttosto un ragionamento sul fatto che nel wrestling moderno, spessissimo, le parole non sono importanti e non sono seguite da una coerenza di "fatti".
Io che non conosco la WWE, non so perché questo tale Corbin è stato (o si è auto chiamato) "king", ma da spettatore casuale, quando vedo un wrestler (quindi un artista di un'arte performativa), io mi aspetto di vedere ciò che c'è scritto sulla confezione.
E cosa c'è scritto sulla confezione di un "king" nella luuuuuunga storia del pro-wrestling americano? Andiamo a prendere i primi cinque "king" che io mi ricordi:
- Jerry "the king" Lawler
- "macho king" Randy Savage
- King Mabel
- The King of Hearts Owen Harts
- Harley "the king" Race
Vediamo, almeno per tre punti, cosa accomuna questi diversissimi artisti che hanno interpretato il ruolo del "re" nel wrestling:
1) Menosità/altezzosità a mille, percepibile da Km di distanza
2) Continuo punzecchiare avversario e pubblico durante il match per accrescere l'odio verso di sé
3) Continuo utilizzo di manovre non permesse (per farsi odiare)
Ecco, partendo dalla visione casuale di un atleta che la WWE vorrebbe presentarmi come "re", con tanto di corona, scettro e mantello.... io non capisco proprio cosa io stia guardando, mi pare una truffa, qualcosa che non ha senso. Durante tutto il match sembrava un vicino di casa (con la stazza), con la faccia da bravo ragazzo e che se ne sbatteva altamente di farmi capire perché io dovrei considerarlo un odioso "re" e dedicargli così 15 minuti del mio tempo a vedere la storia che mi vuole portare sul palco.
Ed è questo esempio, preso a esempio massimo, che mi porta a criticare il "wrestling moderno" e il suo continuo non sense. Un non sense che precede BEN prima la questione dei pesi, degli svolazzoni e delle mosse, ma è proprio una questione di SENSATEZZA PSICHICA in quello che si propone a chi ti viene a vedere.
Perché se voi andate a vedere un film con Vin Diesel in copertina, muscoloso, magari con delle immagini di esplosioni e delle macchine da urlo che saltano da palazzi, vi sedete al vostro posto, si spengono le luci e sullo schermo appare una seicento di fantozzi, con al volante Rovazzi...... potrebbe anche essere la sorpresa dell'anno, ma chi non conosce Rovazzi e si aspettava - PERCHE' COSI' ERA STATO PUBBLICIZZATO - Vin Diesel..... rimane confuso.
E questa confusione continua in decine di "piani" della costruzione dello show. Il wrestling moderno mi vuol far credere delle cose che poi non vedo sul ring. Mi attira verso il suo stand dicendomi che avrei visto la "donna barbuta" e invece ci trovo un cagnolino che sta sulle sue zampe e salta a tempo. Non è quello per il quale ho "creduto" e mi sono avvicinato. E non vedendo ciò che di semplice mi hanno promesso perdo la passione, il "gancio", per stare a vedere la volta prossima che succederà, tanto so perfettamente che, ANCORA PRIMA DELLE STORYLINE, ANCORA PRIMA DEGLI SVOLAZZONI, ciò che vedrò scritto sulla "confezione", non sarà vero.
Ti diranno che dalla rampa scenderà un "re" e ti daranno un ex giocatore di football americano, con la faccia PALESEMENTE da atleta di college, pulita, da bravo ragazzo che paga le tasse.... che, di natura, potrebbe tranquillamente interpretare solo "colui che porta il cane a pisciare mostrando alla vicina i bicipiti", ma che qualcuno (che sia la WWE, o la AEW, o IMPACT! o la ROH) ha deciso di chiamare "king" e crede che uno scettro e una corona basti a tenere incollato il pubblico a qualcosa che non ha senso.
King corbin, da ignorante della WWE, non ha senso proprio alle sue radici. Può farmi anche match a cinque stelle, ma se le radici non hanno senso... tutta la pianta non ha senso.
Questo wrestling moderno perciò, e qui finisco, non ha senso. Corbin in primis nel suo (non essere, né sembrare) un "re" e quindi, cosa che non deve mai accadere in uno spettacolo, turlopinando la buona fede di chi lo viene a vedere e che, non carpendo la magia, non tornerà.
E (se vi ricordate), la gente tornava per vedere Macho King o quel puzzone di Lawler.... invece qui... se ne vanno tutti.
Se ne vanno a ragione! Il wrestling moderno è un trucco di magia non riuscito uscito dalle mani di un mago ubriacone e che spaventa i suoi spettatori.