Nelle nostre zone sono stati ritrovati morti, giù per i fossi.
Lo sai perchè non c'è stata una Norimberga ? Perchè il governo centrali ha ceduto territori strategici, infischiandosene della vita di migliaia di persone.
Nelle nostre zone sono stati ritrovati morti, giù per i fossi.
Ecco qui mi interessa già di più torniamo on topic perchè di ripetere sempre le stesse cose sulla Dalmazia ci stanca anche.TacitusKilgore ha scritto: ↑27/04/2021, 12:07 Non capisco perché si debba festeggiare per forza, altrimenti si viene additati
Io l'ho festeggiato solo per convenienza all'epoca, visto che la scuola chiudeva. Ci sta non sentirla sua questa ricorrenza.
Allora chi lavora il 1 maggio, come viene definito?
Evidentemente ci teneva a far parte della Germania nazistaAL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 12:25Ecco qui mi interessa già di più torniamo on topic perchè di ripetere sempre le stesse cose sulla Dalmazia ci stanca anche.TacitusKilgore ha scritto: ↑27/04/2021, 12:07 Non capisco perché si debba festeggiare per forza, altrimenti si viene additati
Io l'ho festeggiato solo per convenienza all'epoca, visto che la scuola chiudeva. Ci sta non sentirla sua questa ricorrenza.
Allora chi lavora il 1 maggio, come viene definito?
Lasciamo perdere il primo maggio che non c'entra, dimmi...perchè non lo festeggi? perchè non lo senti? e nel caso la risposta fosse uno sfuggevole "non la sento" sei per caso contrario al fatto che sia festa nazionale?
Credo si riferisse ai libri scolastici fino alle superiori a sto punto se no non ha senso, di libri di storia che ne parlano ne esistono tantissimi di qualsiasi anno dal dopoguerra ed era trattato comunemente nei corsi universitari come argomento.
Tralasciano tante cose i libri scolastici. Le battaglie del pacifico vengono trattate poco e niente
Ed aggiungo che il ventennio fascista si sciolse nel 43. Da lì in poi ci fu guerra civile ed anche fratricida con membri delle famiglie che si denunciavano tra loro.Una favola a cui non crede più nessuno
Che ci sia stata una vasta ribellione popolare, una insurrezione di massa, un “popolo alla macchia” che ha abbattuto l’odiato tiranno è una favoletta oleografica a cui non crede più nessuno. Il contributo militare partigiano alla sconfitta del fascismo è stato del tutto trascurabile e comunque limitato alle fasi finali della guerra, quando le file della Resistenza si ingrossano di ex fascisti, opportunisti, delinquenti comuni, personaggi in cerca d’autore o di una pensione da ex-combattente. Quindi, se anche di “liberazione” si potesse parlare, questa sarebbe stata compiuta dagli eserciti alleati, non certo dai partigiani.
Si esatto, mi riferivo ai libri scolastici, che sono quelli che insegnano la storia.
Anche qui mescoli due discorsi diversi.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 14:03
Si esatto, mi riferivo ai libri scolastici, che sono quelli che insegnano la storia.
Poi uno si può fare una cultura personale, ma non è come studiare la storia a scuola.
L'inserimento nei libri di storia scolastici, nel programma nazionale, istituziona un fatto storico.
Concordo sul fatto che non si studi, ma è nel programma nazionale eh.AL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 15:16Anche qui mescoli due discorsi diversi.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 14:03
Si esatto, mi riferivo ai libri scolastici, che sono quelli che insegnano la storia.
Poi uno si può fare una cultura personale, ma non è come studiare la storia a scuola.
L'inserimento nei libri di storia scolastici, nel programma nazionale, istituziona un fatto storico.
C'è il discorso di istituzionalizzazione, ok è vero per tutta una serie di motivi di cui abbiamo già parlato
Per quanto riguarda la cultura di ognuno in verità ancora oggi le scuole si guardano bene di andare oltre la prima guerra mondiale, ci sarà sui libri ma gli insegnanti hanno ancora paura di arrivare a toccare seconda guerra mondiale per non parlare del dopoguerra se non in modo molto superficiale e sbrigativo ed i dirigenti scolastici ne sono ben contenti.
Per cui no QUESTA storia non si studia a scuola
Piuttosto che provare a fare quello che si informa con questi risultati umilianti era meglio dichiarare di esser fascista e che ti rode il culo a veder festeggiare chi vi ha sconfitti, davvero sono in imbarazzo per te. Ah sia chiaro non ti sto dando del fascista, ancora non ce lo hai detto questo, dico colo che ipoteticamente avresti fatto una figura migliore.TacitusKilgore ha scritto: ↑27/04/2021, 13:00 https://www.ilprimatonazionale.it/primo ... 21805/?amp
Ed aggiungo che il ventennio fascista si sciolse nel 43. Da lì in poi ci fu guerra civile ed anche fratricida con membri delle famiglie che si denunciavano tra loro.Una favola a cui non crede più nessuno
Che ci sia stata una vasta ribellione popolare, una insurrezione di massa, un “popolo alla macchia” che ha abbattuto l’odiato tiranno è una favoletta oleografica a cui non crede più nessuno. Il contributo militare partigiano alla sconfitta del fascismo è stato del tutto trascurabile e comunque limitato alle fasi finali della guerra, quando le file della Resistenza si ingrossano di ex fascisti, opportunisti, delinquenti comuni, personaggi in cerca d’autore o di una pensione da ex-combattente. Quindi, se anche di “liberazione” si potesse parlare, questa sarebbe stata compiuta dagli eserciti alleati, non certo dai partigiani.
Non a caso questa fantomatica resistenza non fu presa in considerazione nei trattati di pace visto che l'Italia perse dei territori.
Insomma è stata, come buona abitudine italiana, una gara a chi salta prima sul carro del vincitore.
Concordo sul fatto che non si studi, ma è nel programma nazionale eh.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:20
Anche qui mescoli due discorsi diversi.
C'è il discorso di istituzionalizzazione, ok è vero per tutta una serie di motivi di cui abbiamo già parlato
Per quanto riguarda la cultura di ognuno in verità ancora oggi le scuole si guardano bene di andare oltre la prima guerra mondiale, ci sarà sui libri ma gli insegnanti hanno ancora paura di arrivare a toccare seconda guerra mondiale per non parlare del dopoguerra se non in modo molto superficiale e sbrigativo ed i dirigenti scolastici ne sono ben contenti.
Per cui no QUESTA storia non si studia a scuola
Io intendo che la coscienza nazionale di quanto avvenuto in guerra e dopoguerra non si costruisce certo a scuola. Che alcune cose siano istituzionalizzate o meno non è li che si apprendono perchè la scuola non vuole rogne e si astiene da questo ruolo.AL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 15:24Concordo sul fatto che non si studi, ma è nel programma nazionale eh.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:20
Anche qui mescoli due discorsi diversi.
C'è il discorso di istituzionalizzazione, ok è vero per tutta una serie di motivi di cui abbiamo già parlato
Per quanto riguarda la cultura di ognuno in verità ancora oggi le scuole si guardano bene di andare oltre la prima guerra mondiale, ci sarà sui libri ma gli insegnanti hanno ancora paura di arrivare a toccare seconda guerra mondiale per non parlare del dopoguerra se non in modo molto superficiale e sbrigativo ed i dirigenti scolastici ne sono ben contenti.
Per cui no QUESTA storia non si studia a scuola
Ma perdonami, nel dopo guerra il contadino siciliano come faceva a conoscere ciò che stava accadendo in Istria ?Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:42Io intendo che la coscienza nazionale di quanto avvenuto in guerra e dopoguerra non si costruisce certo a scuola. Che alcune cose siano istituzionalizzate o meno non è li che si apprendono perchè la scuola non vuole rogne e si astiene da questo ruolo.AL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 15:24Concordo sul fatto che non si studi, ma è nel programma nazionale eh.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:20
Anche qui mescoli due discorsi diversi.
C'è il discorso di istituzionalizzazione, ok è vero per tutta una serie di motivi di cui abbiamo già parlato
Per quanto riguarda la cultura di ognuno in verità ancora oggi le scuole si guardano bene di andare oltre la prima guerra mondiale, ci sarà sui libri ma gli insegnanti hanno ancora paura di arrivare a toccare seconda guerra mondiale per non parlare del dopoguerra se non in modo molto superficiale e sbrigativo ed i dirigenti scolastici ne sono ben contenti.
Per cui no QUESTA storia non si studia a scuola
Per questo oggi possiamo assistere a manipolazioni o a gente che si beve ricostruzioni fallaci come quella di Kilgore.
Ma perdonami, nel dopo guerra il contadino siciliano come faceva a conoscere ciò che stava accadendo in Istria ?Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:42Io intendo che la coscienza nazionale di quanto avvenuto in guerra e dopoguerra non si costruisce certo a scuola. Che alcune cose siano istituzionalizzate o meno non è li che si apprendono perchè la scuola non vuole rogne e si astiene da questo ruolo.AL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 15:24Concordo sul fatto che non si studi, ma è nel programma nazionale eh.Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:20
Anche qui mescoli due discorsi diversi.
C'è il discorso di istituzionalizzazione, ok è vero per tutta una serie di motivi di cui abbiamo già parlato
Per quanto riguarda la cultura di ognuno in verità ancora oggi le scuole si guardano bene di andare oltre la prima guerra mondiale, ci sarà sui libri ma gli insegnanti hanno ancora paura di arrivare a toccare seconda guerra mondiale per non parlare del dopoguerra se non in modo molto superficiale e sbrigativo ed i dirigenti scolastici ne sono ben contenti.
Per cui no QUESTA storia non si studia a scuola
Per questo oggi possiamo assistere a manipolazioni o a gente che si beve ricostruzioni fallaci come quella di Kilgore.
Nel dopoguerra il contadino siciliano non andava nemmeno a scuola, ed in ogni caso ripeto per l'ennesima volta che non c'entra nulla col discorso che si sta facendo. Istituzionalizzato o meno il discorso istriano non conta nulla nella testa di oggi contrasta il 25 Aprile, è solo un pretesto strumentalizzato.AL Snow ha scritto: ↑27/04/2021, 16:00Ma perdonami, nel dopo guerra il contadino siciliano come faceva a conoscere ciò che stava accadendo in Istria ?Pupazza ha scritto: ↑27/04/2021, 15:42Io intendo che la coscienza nazionale di quanto avvenuto in guerra e dopoguerra non si costruisce certo a scuola. Che alcune cose siano istituzionalizzate o meno non è li che si apprendono perchè la scuola non vuole rogne e si astiene da questo ruolo.
Per questo oggi possiamo assistere a manipolazioni o a gente che si beve ricostruzioni fallaci come quella di Kilgore.
E' OVVIA la manipolazione dell'informazione operata dal governo di allora